Chords for Caffè con Lode #1 - Un'altra Umanità
Tempo:
129 bpm
Chords used:
G
Em
C
D
E
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Adesso vi racconto come è nata un'altra canzone del Gerosso molto famosa,
Un'altra umanità.
Ciao, mi chiamo Valerio Cipri, detto anche Lode.
Sono uno dei componenti del Gerosso, uno di quelli che ha iniziato il Gerosso 54 [A] anni fa.
[E] Nel Gerosso ho suonato la chitarra per tanto tempo,
[A] e sono uno [F#m] scrittore e compositore, [D] più scrittore.
Il [A] Gerosso aveva ricevuto da Chiara Rubic [F#] una missione,
portare attraverso [E] la musica il messaggio dell'unità.
Una [F#] caratteristica nostra è [B] stata sempre di raccontare la nostra vita,
[F#m] quindi quello che noi raccontiamo nelle canzoni [B] sono [E] esperienze vissute.
Io mi ricordo che mi trovavo ospite da una famiglia amica mia a Chiavari,
[N] e una sera, era una sera come questa, in cui c'era il festival di Sanremo.
Ci siamo messi tutta la famiglia in salotto e abbiamo cominciato ad ascoltare le canzoni.
A un certo punto avevano invitato un personaggio
che doveva intrattenere le persone in una maniera comica, simpatica,
come relax della serata, uno molto bravo.
Solo che, non so per quale motivo, ha cominciato a divagare
e a parlare dell'amore fra l'uomo e donna
in una maniera che a me era sembrata molto volgare, molto brutta.
Cioè parlava dell'amore come una cosa sensuale, di rapporti strani.
Dicevo, ma questo non è l'amore che io conosco, che io vivo?
Cioè io so dell'amore del Vangelo che dà la vita per gli altri.
E allora mi sentivo sempre più scomodo, non solo,
ma lui andando avanti ha cominciato a dire qualche cosa di particolare,
anche di offensivo, verso qualche grande personaggio della Chiesa.
Ero arrabbiatissimo, anche perché mi dispiaceva,
c'erano le altre persone accanto che sentivano.
E mi ricordo quando ci siamo salutati, io sono andato a letto,
ma non riuscivo a dormire, perché dicevo, ma guarda,
con un microfono in mano, in Eurovisione,
si potevano dire tante cose belle,
dare qualche cosa di edificante alle persone,
invece si è dato un modo di far rivere, di ridere, di intrattenere,
che non è bello, non aiuta la gente a crescere.
E dico, ma io, questa umanità che lui ha descritto,
quest'amore che ha descritto,
poi l'umanità come se fossero tutti dei ladri,
gente che vuole arrivare ad avere dei posti,
schiacciando gli altri, non era bello.
E mi ricordo, dico, questa non è l'umanità che io conosco,
quella per cui io vivo.
Io credo che c'è un'umanità, il 99% di persone
che vivono in una maniera normale, semplice,
la vita di ogni giorno, con le fatiche di ogni giorno,
che nessuno vede, però che costruisce,
gente che si guadagna il pane con il proprio sudore,
gente che ama la verità, che ama la sincerità,
gente che sa perdonare.
Questa è l'umanità che mi fa sperare.
Io ci credo in questa umanità.
E poi vivo in un contesto,
anche con quelli del Gerrosso e con altri,
di gente che ha deciso di dare la propria vita per gli altri,
proprio per l'umanità, per costruire un mondo unito.
E dicevo, queste persone che vivono [G#] una battaglia senza armi,
[E] non usa armi, ma sa usare il cuore,
è la gente che crede nell'amore.
Questo costruisce l'umanità vera.
Io credo in questa umanità.
Mi sono alzato, mi [G] ricordo,
e ho cominciato a scrivere la canzone.
Ma non solo a scrivere, [Em] ma anche ho fatto la musica.
Verso le quattro di notte, passa,
[C] avevo scritto tutto, musiche e parole,
le ho messe da [D] parte,
le ho tenute da parte per quasi dieci anni.
[G] Non ne ho parlato più con nessuno.
Il mio credo è [Em] rimasto dentro di me,
ma ci credevo sempre di più.
[G] E un giorno mi hanno chiesto,
ma tu non hai fatto qualche canzone [Em] che parli di questo,
che parli dell [C]'umanità in una maniera nuova.
Dico, sì, l'avrei.
[D] Ho fatto sentire la canzone,
immediatamente il testo [G] è piaciuto molto,
la musica no.
[Em] Perché riflettevo un momento di rabbia,
e anche la musica [G] era arrabbiata,
e quindi non [Em] diceva quel credo in una maniera serena.
E allora mi [C] hanno chiesto,
fai la musica di nuovo,
vedi di farla in [D] una maniera più gioiosa.
Ci ho tentato,
non sono riuscito, semplicemente.
Ero [N] sempre legato a quell'esperienza di rabbia.
Però, siccome nel Giro Rosso è bello,
perché ognuno crede ai talenti degli altri,
tutto quello che ognuno fa ognuno la sente propria,
e allora ho chiesto a uno dei compositori,
dai, provaci tu,
io ti do il testo, prova a fare tu la musica.
E questo è stato Mite Balduzzi,
Balduzzi che ha preso il testo,
e dopo poco tempo ha fatto la musica.
Quando ce l'ha fatto sentire era incredibile,
[G] sembrava che la musica fosse nata per quella [Em] canzone,
con quelle parole.
Ed è diventato [C] il nostro cavallo di battaglia,
diciamo così.
[D] Ed è stato forte un giorno che abbiamo saputo
che proprio [G] questa canzone
è stata cantata da Utu [Em] e Tuzzi,
dopo la guerra che c'è stata, [G] fratricida,
nel Burundi, nel Ruanda,
è stata [Em] cantata dai due gruppi etnici
come canzone di [C] unità,
di amore l'uno verso l'altro,
per ricominciare.
[D] Questo ci ha dato una gioia immensa.
L'umanità è bella,
[G] l'umanità è fatta per [Em] amarsi,
l'umanità è fatta per essere una famiglia,
[G] e questo è il credo del Giro Rosso,
quello a cui tutti dobbiamo credere,
perché è il progetto di Dio sull'uomo.
[C]
[Am]
[F] [G]
[C]
[Am] [N]
Un'altra umanità.
Ciao, mi chiamo Valerio Cipri, detto anche Lode.
Sono uno dei componenti del Gerosso, uno di quelli che ha iniziato il Gerosso 54 [A] anni fa.
[E] Nel Gerosso ho suonato la chitarra per tanto tempo,
[A] e sono uno [F#m] scrittore e compositore, [D] più scrittore.
Il [A] Gerosso aveva ricevuto da Chiara Rubic [F#] una missione,
portare attraverso [E] la musica il messaggio dell'unità.
Una [F#] caratteristica nostra è [B] stata sempre di raccontare la nostra vita,
[F#m] quindi quello che noi raccontiamo nelle canzoni [B] sono [E] esperienze vissute.
Io mi ricordo che mi trovavo ospite da una famiglia amica mia a Chiavari,
[N] e una sera, era una sera come questa, in cui c'era il festival di Sanremo.
Ci siamo messi tutta la famiglia in salotto e abbiamo cominciato ad ascoltare le canzoni.
A un certo punto avevano invitato un personaggio
che doveva intrattenere le persone in una maniera comica, simpatica,
come relax della serata, uno molto bravo.
Solo che, non so per quale motivo, ha cominciato a divagare
e a parlare dell'amore fra l'uomo e donna
in una maniera che a me era sembrata molto volgare, molto brutta.
Cioè parlava dell'amore come una cosa sensuale, di rapporti strani.
Dicevo, ma questo non è l'amore che io conosco, che io vivo?
Cioè io so dell'amore del Vangelo che dà la vita per gli altri.
E allora mi sentivo sempre più scomodo, non solo,
ma lui andando avanti ha cominciato a dire qualche cosa di particolare,
anche di offensivo, verso qualche grande personaggio della Chiesa.
Ero arrabbiatissimo, anche perché mi dispiaceva,
c'erano le altre persone accanto che sentivano.
E mi ricordo quando ci siamo salutati, io sono andato a letto,
ma non riuscivo a dormire, perché dicevo, ma guarda,
con un microfono in mano, in Eurovisione,
si potevano dire tante cose belle,
dare qualche cosa di edificante alle persone,
invece si è dato un modo di far rivere, di ridere, di intrattenere,
che non è bello, non aiuta la gente a crescere.
E dico, ma io, questa umanità che lui ha descritto,
quest'amore che ha descritto,
poi l'umanità come se fossero tutti dei ladri,
gente che vuole arrivare ad avere dei posti,
schiacciando gli altri, non era bello.
E mi ricordo, dico, questa non è l'umanità che io conosco,
quella per cui io vivo.
Io credo che c'è un'umanità, il 99% di persone
che vivono in una maniera normale, semplice,
la vita di ogni giorno, con le fatiche di ogni giorno,
che nessuno vede, però che costruisce,
gente che si guadagna il pane con il proprio sudore,
gente che ama la verità, che ama la sincerità,
gente che sa perdonare.
Questa è l'umanità che mi fa sperare.
Io ci credo in questa umanità.
E poi vivo in un contesto,
anche con quelli del Gerrosso e con altri,
di gente che ha deciso di dare la propria vita per gli altri,
proprio per l'umanità, per costruire un mondo unito.
E dicevo, queste persone che vivono [G#] una battaglia senza armi,
[E] non usa armi, ma sa usare il cuore,
è la gente che crede nell'amore.
Questo costruisce l'umanità vera.
Io credo in questa umanità.
Mi sono alzato, mi [G] ricordo,
e ho cominciato a scrivere la canzone.
Ma non solo a scrivere, [Em] ma anche ho fatto la musica.
Verso le quattro di notte, passa,
[C] avevo scritto tutto, musiche e parole,
le ho messe da [D] parte,
le ho tenute da parte per quasi dieci anni.
[G] Non ne ho parlato più con nessuno.
Il mio credo è [Em] rimasto dentro di me,
ma ci credevo sempre di più.
[G] E un giorno mi hanno chiesto,
ma tu non hai fatto qualche canzone [Em] che parli di questo,
che parli dell [C]'umanità in una maniera nuova.
Dico, sì, l'avrei.
[D] Ho fatto sentire la canzone,
immediatamente il testo [G] è piaciuto molto,
la musica no.
[Em] Perché riflettevo un momento di rabbia,
e anche la musica [G] era arrabbiata,
e quindi non [Em] diceva quel credo in una maniera serena.
E allora mi [C] hanno chiesto,
fai la musica di nuovo,
vedi di farla in [D] una maniera più gioiosa.
Ci ho tentato,
non sono riuscito, semplicemente.
Ero [N] sempre legato a quell'esperienza di rabbia.
Però, siccome nel Giro Rosso è bello,
perché ognuno crede ai talenti degli altri,
tutto quello che ognuno fa ognuno la sente propria,
e allora ho chiesto a uno dei compositori,
dai, provaci tu,
io ti do il testo, prova a fare tu la musica.
E questo è stato Mite Balduzzi,
Balduzzi che ha preso il testo,
e dopo poco tempo ha fatto la musica.
Quando ce l'ha fatto sentire era incredibile,
[G] sembrava che la musica fosse nata per quella [Em] canzone,
con quelle parole.
Ed è diventato [C] il nostro cavallo di battaglia,
diciamo così.
[D] Ed è stato forte un giorno che abbiamo saputo
che proprio [G] questa canzone
è stata cantata da Utu [Em] e Tuzzi,
dopo la guerra che c'è stata, [G] fratricida,
nel Burundi, nel Ruanda,
è stata [Em] cantata dai due gruppi etnici
come canzone di [C] unità,
di amore l'uno verso l'altro,
per ricominciare.
[D] Questo ci ha dato una gioia immensa.
L'umanità è bella,
[G] l'umanità è fatta per [Em] amarsi,
l'umanità è fatta per essere una famiglia,
[G] e questo è il credo del Giro Rosso,
quello a cui tutti dobbiamo credere,
perché è il progetto di Dio sull'uomo.
[C]
[Am]
[F] [G]
[C]
[Am] [N]
Key:
G
Em
C
D
E
G
Em
C
_ _ Adesso vi racconto come è nata un'altra canzone del Gerosso molto famosa,
Un'altra umanità.
_ Ciao, mi chiamo Valerio Cipri, detto anche Lode.
Sono uno dei componenti del Gerosso, uno di quelli che ha iniziato il Gerosso 54 [A] anni fa.
[E] Nel Gerosso ho suonato la chitarra per tanto tempo,
[A] e sono uno [F#m] scrittore e compositore, [D] più scrittore.
Il [A] Gerosso aveva ricevuto da Chiara Rubic [F#] una missione,
portare attraverso [E] la musica il messaggio dell'unità.
Una [F#] caratteristica nostra è [B] stata sempre di raccontare la nostra vita,
[F#m] quindi quello che noi raccontiamo nelle canzoni [B] sono [E] esperienze vissute. _ _ _
_ _ _ Io mi ricordo che mi trovavo _ ospite da una famiglia amica mia a Chiavari,
[N] e una sera, era una sera come questa, in cui c'era il festival di Sanremo.
Ci siamo messi tutta la famiglia in salotto e abbiamo cominciato ad ascoltare le canzoni.
A un certo punto avevano invitato un personaggio
_ che doveva intrattenere le persone in una maniera comica, simpatica,
come relax della serata, uno molto bravo. _
Solo che, non so per quale motivo, ha cominciato a divagare
e a parlare dell'amore fra l'uomo e donna
in una maniera che a me era sembrata molto volgare, molto brutta.
Cioè parlava dell'amore come una cosa _ _ sensuale, di rapporti strani.
_ Dicevo, ma questo non è l'amore che io conosco, che io vivo?
Cioè io so dell'amore del Vangelo che dà la vita per gli altri.
_ E allora mi sentivo sempre più scomodo, non solo,
ma lui andando avanti ha cominciato a dire qualche cosa di particolare,
anche di offensivo, verso qualche grande personaggio della Chiesa.
Ero _ arrabbiatissimo, anche perché mi dispiaceva,
c'erano le altre persone accanto che sentivano.
E mi ricordo quando ci siamo salutati, io sono andato a letto,
ma non riuscivo a dormire, perché dicevo, ma guarda,
con un microfono in mano, in Eurovisione,
si potevano dire tante cose belle,
dare qualche cosa di edificante alle persone,
invece si è dato un _ modo di far rivere, di ridere, di intrattenere,
_ che non è bello, non aiuta la gente a crescere.
_ E dico, ma io, questa umanità che lui ha descritto,
quest'amore che ha descritto,
poi l'umanità come se fossero tutti dei ladri,
gente che vuole _ arrivare ad avere dei posti,
schiacciando gli altri, _ non era bello. _
E mi ricordo, dico, questa non è l'umanità che io conosco,
quella per cui io vivo.
Io credo che c'è un'umanità, il 99% di _ persone
che vivono in una maniera normale, semplice,
la vita di ogni giorno, con le fatiche di ogni giorno,
che nessuno vede, però che costruisce,
gente che si guadagna il pane con il proprio sudore,
gente che ama la verità, che ama la sincerità,
gente che sa perdonare.
Questa è l'umanità che mi fa sperare.
Io ci credo in questa umanità.
E poi vivo in un contesto,
anche con quelli del Gerrosso e con altri,
di gente che ha deciso di dare la propria vita per gli altri,
proprio per l'umanità, per costruire un mondo unito.
E dicevo, queste persone che _ vivono [G#] una battaglia senza armi,
[E] non usa armi, ma sa usare il cuore,
è la gente che crede nell'amore.
Questo costruisce l'umanità vera.
Io credo in questa umanità.
_ Mi sono alzato, mi [G] ricordo,
e ho cominciato a scrivere la canzone.
Ma non solo a scrivere, [Em] ma anche ho fatto la musica.
Verso le quattro di notte, passa,
[C] avevo scritto tutto, musiche e parole,
le ho messe da [D] parte,
le ho tenute da parte per quasi dieci anni.
[G] Non ne ho parlato più con nessuno.
Il mio credo è [Em] rimasto dentro di me,
ma ci credevo sempre di più.
[G] E un giorno mi hanno chiesto,
ma tu non hai fatto qualche canzone [Em] che parli di questo,
che parli dell _ [C]'umanità in una maniera nuova.
Dico, sì, l'avrei.
[D] Ho fatto sentire la canzone,
immediatamente il testo [G] è piaciuto molto,
la musica no. _
[Em] Perché riflettevo un momento di rabbia,
e anche la musica [G] era arrabbiata,
e quindi non _ [Em] diceva quel credo in una maniera serena.
E allora mi [C] hanno chiesto,
fai la musica di nuovo,
vedi di farla in [D] una maniera più gioiosa.
Ci ho tentato,
non sono riuscito, _ semplicemente.
Ero [N] sempre legato a quell'esperienza di rabbia.
Però, siccome nel Giro Rosso è bello,
perché ognuno crede ai talenti degli altri,
tutto quello che ognuno fa ognuno la sente propria,
e allora ho chiesto a uno dei compositori,
dai, provaci tu,
io ti do il testo, prova a fare tu la musica.
E questo è stato Mite Balduzzi,
_ Balduzzi che ha preso il testo,
e dopo poco tempo ha fatto la musica.
Quando ce l'ha fatto sentire era incredibile,
[G] sembrava che la musica fosse nata per quella [Em] canzone,
con quelle parole.
Ed è diventato [C] il nostro cavallo di battaglia,
diciamo così.
[D] Ed è stato forte un giorno che abbiamo saputo
che proprio [G] questa canzone
è stata cantata da Utu [Em] e Tuzzi,
dopo la guerra che c'è stata, [G] fratricida,
nel Burundi, nel Ruanda,
è stata [Em] cantata dai due gruppi etnici
come canzone di [C] unità,
di amore l'uno verso l'altro,
per ricominciare.
[D] Questo ci ha dato una gioia immensa.
L'umanità è bella,
[G] _ l'umanità è fatta per [Em] amarsi,
l'umanità è fatta per essere una famiglia,
[G] e questo è il credo del Giro Rosso,
quello a cui tutti dobbiamo credere,
perché è il progetto di Dio sull'uomo.
_ [C] _ _ _ _ _ _ _
_ [Am] _ _ _ _ _ _ _
_ [F] _ _ _ _ [G] _ _ _
_ [C] _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
[Am] _ _ _ _ _ _ _ [N] _
Un'altra umanità.
_ Ciao, mi chiamo Valerio Cipri, detto anche Lode.
Sono uno dei componenti del Gerosso, uno di quelli che ha iniziato il Gerosso 54 [A] anni fa.
[E] Nel Gerosso ho suonato la chitarra per tanto tempo,
[A] e sono uno [F#m] scrittore e compositore, [D] più scrittore.
Il [A] Gerosso aveva ricevuto da Chiara Rubic [F#] una missione,
portare attraverso [E] la musica il messaggio dell'unità.
Una [F#] caratteristica nostra è [B] stata sempre di raccontare la nostra vita,
[F#m] quindi quello che noi raccontiamo nelle canzoni [B] sono [E] esperienze vissute. _ _ _
_ _ _ Io mi ricordo che mi trovavo _ ospite da una famiglia amica mia a Chiavari,
[N] e una sera, era una sera come questa, in cui c'era il festival di Sanremo.
Ci siamo messi tutta la famiglia in salotto e abbiamo cominciato ad ascoltare le canzoni.
A un certo punto avevano invitato un personaggio
_ che doveva intrattenere le persone in una maniera comica, simpatica,
come relax della serata, uno molto bravo. _
Solo che, non so per quale motivo, ha cominciato a divagare
e a parlare dell'amore fra l'uomo e donna
in una maniera che a me era sembrata molto volgare, molto brutta.
Cioè parlava dell'amore come una cosa _ _ sensuale, di rapporti strani.
_ Dicevo, ma questo non è l'amore che io conosco, che io vivo?
Cioè io so dell'amore del Vangelo che dà la vita per gli altri.
_ E allora mi sentivo sempre più scomodo, non solo,
ma lui andando avanti ha cominciato a dire qualche cosa di particolare,
anche di offensivo, verso qualche grande personaggio della Chiesa.
Ero _ arrabbiatissimo, anche perché mi dispiaceva,
c'erano le altre persone accanto che sentivano.
E mi ricordo quando ci siamo salutati, io sono andato a letto,
ma non riuscivo a dormire, perché dicevo, ma guarda,
con un microfono in mano, in Eurovisione,
si potevano dire tante cose belle,
dare qualche cosa di edificante alle persone,
invece si è dato un _ modo di far rivere, di ridere, di intrattenere,
_ che non è bello, non aiuta la gente a crescere.
_ E dico, ma io, questa umanità che lui ha descritto,
quest'amore che ha descritto,
poi l'umanità come se fossero tutti dei ladri,
gente che vuole _ arrivare ad avere dei posti,
schiacciando gli altri, _ non era bello. _
E mi ricordo, dico, questa non è l'umanità che io conosco,
quella per cui io vivo.
Io credo che c'è un'umanità, il 99% di _ persone
che vivono in una maniera normale, semplice,
la vita di ogni giorno, con le fatiche di ogni giorno,
che nessuno vede, però che costruisce,
gente che si guadagna il pane con il proprio sudore,
gente che ama la verità, che ama la sincerità,
gente che sa perdonare.
Questa è l'umanità che mi fa sperare.
Io ci credo in questa umanità.
E poi vivo in un contesto,
anche con quelli del Gerrosso e con altri,
di gente che ha deciso di dare la propria vita per gli altri,
proprio per l'umanità, per costruire un mondo unito.
E dicevo, queste persone che _ vivono [G#] una battaglia senza armi,
[E] non usa armi, ma sa usare il cuore,
è la gente che crede nell'amore.
Questo costruisce l'umanità vera.
Io credo in questa umanità.
_ Mi sono alzato, mi [G] ricordo,
e ho cominciato a scrivere la canzone.
Ma non solo a scrivere, [Em] ma anche ho fatto la musica.
Verso le quattro di notte, passa,
[C] avevo scritto tutto, musiche e parole,
le ho messe da [D] parte,
le ho tenute da parte per quasi dieci anni.
[G] Non ne ho parlato più con nessuno.
Il mio credo è [Em] rimasto dentro di me,
ma ci credevo sempre di più.
[G] E un giorno mi hanno chiesto,
ma tu non hai fatto qualche canzone [Em] che parli di questo,
che parli dell _ [C]'umanità in una maniera nuova.
Dico, sì, l'avrei.
[D] Ho fatto sentire la canzone,
immediatamente il testo [G] è piaciuto molto,
la musica no. _
[Em] Perché riflettevo un momento di rabbia,
e anche la musica [G] era arrabbiata,
e quindi non _ [Em] diceva quel credo in una maniera serena.
E allora mi [C] hanno chiesto,
fai la musica di nuovo,
vedi di farla in [D] una maniera più gioiosa.
Ci ho tentato,
non sono riuscito, _ semplicemente.
Ero [N] sempre legato a quell'esperienza di rabbia.
Però, siccome nel Giro Rosso è bello,
perché ognuno crede ai talenti degli altri,
tutto quello che ognuno fa ognuno la sente propria,
e allora ho chiesto a uno dei compositori,
dai, provaci tu,
io ti do il testo, prova a fare tu la musica.
E questo è stato Mite Balduzzi,
_ Balduzzi che ha preso il testo,
e dopo poco tempo ha fatto la musica.
Quando ce l'ha fatto sentire era incredibile,
[G] sembrava che la musica fosse nata per quella [Em] canzone,
con quelle parole.
Ed è diventato [C] il nostro cavallo di battaglia,
diciamo così.
[D] Ed è stato forte un giorno che abbiamo saputo
che proprio [G] questa canzone
è stata cantata da Utu [Em] e Tuzzi,
dopo la guerra che c'è stata, [G] fratricida,
nel Burundi, nel Ruanda,
è stata [Em] cantata dai due gruppi etnici
come canzone di [C] unità,
di amore l'uno verso l'altro,
per ricominciare.
[D] Questo ci ha dato una gioia immensa.
L'umanità è bella,
[G] _ l'umanità è fatta per [Em] amarsi,
l'umanità è fatta per essere una famiglia,
[G] e questo è il credo del Giro Rosso,
quello a cui tutti dobbiamo credere,
perché è il progetto di Dio sull'uomo.
_ [C] _ _ _ _ _ _ _
_ [Am] _ _ _ _ _ _ _
_ [F] _ _ _ _ [G] _ _ _
_ [C] _ _ _ _ _ _ _
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[Am] _ _ _ _ _ _ _ [N] _