Chords for Capire il ritmo - Differenze tra 4/4, 3/4, 6/8

Tempo:
68.6 bpm
Chords used:

G

Cm

Em

C

F

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Capire il ritmo - Differenze tra 4/4, 3/4, 6/8 chords
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Una delle domande che mi viene posta di più [D] dai miei allievi è come faccio a capire bene in che ritmo sto suonando?
Quindi [Am] quando vedo quelle [G] misteriose frazioni 4 quarti, 3 quarti, 6 ottavi, come devo suonare quando vedo quei numeri?
Qual è quindi la differenza nel suonare in un ritmo o in un altro?
In questo video [D] diviso in quattro punti vediamo come riconoscere i ritmi e come interpretare correttamente le suddivisioni ritmiche presenti negli spartiti.
Se anche voi vi siete chiesti che [Cm] differenza c'è tra un 3 quarti e un 6 ottavi, mettete subito un like e guardate il [C] video fino in fondo.
Per chi non mi conosce sono Stefano Rossi, [G] insegnante di chitarra, direttore della scuola di musica [F] dupi e a tempo perso mangio la pizza con gli [Bb] smarties.
Vi ricordo [Cm] che potete, come al solito, trovare il pdf di supporto a questa video lezione sul mio sito www.chitarradidattica.it, vi lascio il [C] link giù in descrizione.
Prima di cominciare rispondo al commento del giorno.
[Cm] Sigallo64 ha qualche piccolo problema con la rottura delle corde, a quanto pare [C] gli si spezzano molto facilmente anche dopo averle appena [F] cambiate.
Quando si rompe [Gm] ripetutamente una corda anche dopo averla [G] appena installata bisogna cercare qual è la causa, perché in [Bb] teoria non dovrebbero rompersi così facilmente.
[E] Dovete far caso al punto dove si rompe [F] la corda, che molto probabilmente sarà sempre quello, potrebbe essere vicino al capotasto, a metà, oppure [Cm] vicino al ponte.
A seconda di dove si [F] rompe dovete trovare quindi [Ab] il modo di ridurre un eventuale attrito che sia [Cm] generato magari da qualche impurità, che sia un tasto consumato, il capotasto [F] consumato o il ponte consumato.
Un [Ab] buon liutaio comunque [G] avrà sicuramente la risposta per voi.
Se avete qualche altra domanda scrivetemela giù nei commenti.
Nei prossimi video [C] infatti risponderò ogni volta a un commento tra i più interessanti.
E veniamo alla prima parte del video, ossia capire la pulsazione.
Per capire a fondo come funzionano i ritmi in musica dobbiamo capire la [Cm] differenza tra pulsazione ritmica e suddivisione.
La pulsazione è praticamente quello che ci [C] permette di tenere il tempo, cioè la serie di battiti regolari che scandiscono l'accento all'interno della battuta [Eb] del brano.
La suddivisione invece è [Ab] un aspetto un po' più intrinseco se [Fm] vogliamo, ed è [Cm] relativo a come si concepisce la musica all'interno di ciascuna pulsazione.
Detto ciò [G] possiamo quindi stabilire che quando la suddivisione di un determinato [Eb] tempo risulta essere binaria allora il tempo è [C] semplice.
Se invece la suddivisione risulta essere ternaria allora il tempo è composto.
Quindi suddivisione binaria divisa in due [F] movimenti, suddivisione ternaria divisa in tre movimenti.
Qualche esempio di tempo semplice può essere il due quarti, il tre [C] quarti oppure il quattro quarti e anche il tre ottavi.
Qualche esempio di tempo composto invece sarà il sei ottavi, il nove ottavi oppure [Dm] il dodici ottavi.
Un errore comune è quello di [Fm] considerare il tre ottavi un tempo composto anche se [G] almeno teoricamente non lo è.
Infatti se volessimo suddividere la sua [C] pulsazione otterremmo tre coppie di sedicesimi, contrariamente invece al sei ottavi dove lo suddividiamo in due gruppi da [F] tre ottavi ciascuno.
Comunque nella pratica quando si suona con un tempo piuttosto sostenuto, quindi abbastanza [Cm] velocemente,
diciamo che concepiamo il tre ottavi e addirittura a volte il tre quarti come se fossero tempi composti.
Specifico questo che sembra [G] controintuitivo per farvi capire come nella didattica teorica musicale
spesso si trovano delle situazioni particolari che poi ai fini pratici si [Cm] rivelano essere abbastanza superplue se non per una catalogazione.
Ma in ogni caso la conoscenza di questi aspetti della musica ci [D] rende in grado di saper [Eb] valutare meglio e di saper riconoscere [Cm] anche altri elementi che fanno parte proprio della musica stessa.
Dopo il [Ab] pippone teorico precedente andiamo [G] a sentire le differenze.
[Gm] Ora suonerà un accordo di Sol maggiore seguito da un accordo di Mi minore con un ritmo in [G] quattro quarti cambiando in ogni misura la battuta.
[Em]
[G] [Em]
[E] Come avete potuto sentire il quattro quarti è abbastanza intuitivo.
[G] Uno, due, tre e quattro.
Il tre quarti sarà dunque.
[Em] [G]
[Em] [Ab] Se invece volessimo fare un ritmo composto come il sei ottavi dovremmo cambiare anche leggermente [G] il movimento della mano.
Ora io faccio questo con i miei allievi per insegnare proprio un movimento diverso ma nulla ci costa anche fare tutto quanto con la pletrata verso il basso.
Il sei ottavi lo faccio fare così.
[Em] [G] [Em]
Come [N] avete potuto vedere ci sono due plettrate in giù di fila quelle che collegano un gruppo [G] di tre ottavi con l'altro.
Giù su giù, giù [Em] su giù, giù su giù, giù su giù.
Se avete qualche problema [G] nel tenere il ritmo in questo video che vi linko qui in alto a destra ho già [Cm] affrontato l'argomento e potete anche svolgere una specie di piccola autodiagnosi sui vostri problemi del ritmo.
Dateci un'occhiata.
Ora che abbiamo sentito il ritmo riusciamo anche a distinguere un ritmo da un altro?
Sentiamo questa introduzione.
[Em]
Se avete [B] riconosciuto il brano scrivetelo sotto nei commenti e sappiate che sta per uscire un video in cui parlerò esattamente di questa canzone.
Quindi se per caso siete interessati iscrivetevi al canale cliccando anche sulla campanellina.
Questo brano è in tre quarti o in sei ottavi?
Tutto sta nell'accento che ci diamo.
Se fosse in tre quarti suonerebbe [Em] così.
Se fosse in sei ottavi, come avete sentito l'accento è diverso.
Nel tre quarti è una volta ogni due ottavi.
Nel sei ottavi una volta ogni tre.
In questo caso il brano in [F] questione è in sei ottavi.
Anche se in ogni caso [C] potrebbe essere interpretabile anche in altri modi.
Diciamo che quando si arriva poi alla scrittura del brano, a meno [Cm] che non lo si sia scritto in precedenza,
si cerca di interpretare nel migliore dei modi quello che è poi l'esperienza musicale che siamo andati a comporre
in modo tale da renderla poi fruibile anche a chi dovesse leggere lo spazio.
Come facciamo dunque ad allenarci a tenere un certo ritmo?
Che sia a quattro quarti, tre quarti, sei ottavi
qualunque [Fm] ritmo.
Basta [Cm] fare molti esercizi con diverse combinazioni, sfruttando poi lo stesso ritmo,
ma [G] con combinazioni di note suonate, pause, stoppate
tutti quanti diversi.
[G]
[Em] [G]
[Em]
[G] [Em]
[G]
[Em]
[G] [Em]
[Em]
[G]
[Em] [G]
[E] [Em] [G]
[Em]
[G] [E]
[G]
[E] [Em] [G]
[Eb] Come avete visto la mia mano destra continuava comunque il [F] movimento anche se per caso poteva star ferma o non occorreva che suonasse.
Se per caso avete qualche problema col suono del vostro [Cm] accompagnamento,
in questo video ho [F] trattato molto [Ab] approfonditamente il problema dello strato.
Quindi andatevelo a [F] guardare.
[Cm] Chiaramente al di là di tutta quanta la teoria, la parte veramente importante è [Ab] continuare ad allenarci con tantissime esercizi.
E con tantissime combinazioni diverse di ritmi, proprio come abbiamo fatto adesso nell'ultima parte del [C] video.
Quindi non aspettate nemmeno un secondo, andate a scaricare subito il pdf allegato a questo video,
[Cm] così da poter utilizzare questi ultimi piccoli ritmi che vi ho proposto,
proprio per iniziare subito ad allenarvi a riconoscere un quattro quarti, da un tre quarti, da un sei [G] ottavi
almeno.
Provate a imitare [C] quello che ho suonato io in [Cm] questa parte, magari suonandoci sopra.
[G] Vedete se ci riuscite.
Spero che il [Cm] video vi sia piaciuto, se vi interessa migliorare la vostra tecnica chitarristica,
vi ricordo che se vi vendete i miei corsi sul sito Chitarra Facile trovate il link [Cm] in descrizione anche con il codice SCUO.
Seguitemi su Instagram se volete comunicare con me più velocemente,
e contattatemi sulla mail se avete bisogno di video [G] lezioni private.
Nell'attesa del prossimo [Cm] video vi lascio qui a destra un'altra video lezione,
e, per chi non [C] lo dovesse conoscere,
Key:  
G
2131
Cm
13421113
Em
121
C
3211
F
134211111
G
2131
Cm
13421113
Em
121
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Una delle domande che mi viene posta di più [D] dai miei allievi è come faccio a capire bene in che ritmo sto suonando?
Quindi [Am] quando vedo quelle [G] misteriose frazioni 4 quarti, 3 quarti, 6 ottavi, come devo suonare quando vedo quei numeri?
Qual è quindi la differenza nel suonare in un ritmo o in un altro?
In questo video [D] diviso in quattro punti vediamo come riconoscere i ritmi e come interpretare correttamente le suddivisioni ritmiche presenti negli spartiti.
Se anche voi vi siete chiesti che [Cm] differenza c'è tra un 3 quarti e un 6 ottavi, mettete subito un like e guardate il [C] video fino in fondo.
Per chi non mi conosce sono Stefano Rossi, [G] insegnante di chitarra, direttore della scuola di musica [F] dupi e a tempo perso mangio la pizza con gli [Bb] smarties.
Vi ricordo [Cm] che potete, come al solito, trovare il pdf di supporto a questa video lezione sul mio sito www.chitarradidattica.it, vi lascio il [C] link giù in descrizione.
Prima di cominciare rispondo al commento del giorno.
[Cm] Sigallo64 ha qualche piccolo problema con la rottura delle corde, a quanto pare [C] gli si spezzano molto facilmente anche dopo averle appena [F] cambiate.
Quando si rompe [Gm] ripetutamente una corda anche dopo averla [G] appena installata bisogna cercare qual è la causa, perché in [Bb] teoria non dovrebbero rompersi così facilmente.
[E] Dovete far caso al punto dove si rompe [F] la corda, che molto probabilmente sarà sempre quello, potrebbe essere vicino al capotasto, a metà, oppure [Cm] vicino al ponte.
A seconda di dove si [F] rompe dovete trovare quindi [Ab] il modo di ridurre un eventuale attrito che sia [Cm] generato magari da qualche impurità, che sia un tasto consumato, il capotasto [F] consumato o il ponte consumato.
Un [Ab] buon liutaio comunque [G] avrà sicuramente la risposta per voi.
Se avete qualche altra domanda scrivetemela giù nei commenti.
Nei prossimi video [C] infatti risponderò ogni volta a un commento tra i più interessanti.
E veniamo alla prima parte del video, ossia capire la pulsazione.
Per capire a fondo come funzionano i ritmi in musica dobbiamo capire la [Cm] differenza tra pulsazione ritmica e suddivisione.
La pulsazione è praticamente quello che ci [C] permette di tenere il tempo, cioè la serie di battiti regolari che scandiscono l'accento all'interno della battuta [Eb] del brano.
La suddivisione invece è [Ab] un aspetto un po' più intrinseco se [Fm] vogliamo, ed è [Cm] relativo a come si concepisce la musica all'interno di ciascuna pulsazione.
Detto ciò [G] possiamo quindi stabilire che quando la suddivisione di un determinato [Eb] tempo risulta essere binaria allora il tempo è [C] semplice.
Se invece la suddivisione risulta essere ternaria allora il tempo è composto.
Quindi suddivisione binaria divisa in due [F] movimenti, suddivisione ternaria divisa in tre movimenti.
Qualche esempio di tempo semplice può essere il due quarti, il tre [C] quarti oppure il quattro quarti e anche il tre ottavi.
Qualche esempio di tempo composto invece sarà il sei ottavi, il nove ottavi oppure [Dm] il dodici ottavi.
Un errore comune è quello di [Fm] considerare il tre ottavi un tempo composto anche se [G] almeno teoricamente non lo è.
Infatti se volessimo suddividere la sua [C] pulsazione otterremmo tre coppie di sedicesimi, contrariamente invece al sei ottavi dove lo suddividiamo in due gruppi da [F] tre ottavi ciascuno.
Comunque nella pratica quando si suona con un tempo piuttosto sostenuto, quindi abbastanza [Cm] velocemente,
diciamo che concepiamo il tre ottavi e addirittura a volte il tre quarti come se fossero tempi composti.
Specifico questo che sembra [G] controintuitivo per farvi capire come nella didattica teorica musicale
spesso si trovano delle situazioni particolari che poi ai fini pratici si [Cm] rivelano essere abbastanza superplue se non per una catalogazione.
Ma in ogni caso la conoscenza di questi aspetti della musica ci [D] rende in grado di saper [Eb] valutare meglio e di saper riconoscere [Cm] anche altri elementi che fanno parte proprio della musica stessa.
Dopo il [Ab] pippone teorico precedente andiamo [G] a sentire le differenze.
[Gm] Ora suonerà un accordo di Sol maggiore seguito da un accordo di Mi minore con un ritmo in [G] quattro quarti cambiando in ogni misura la battuta.
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_ [E] Come avete potuto sentire il quattro quarti è abbastanza intuitivo.
[G] Uno, due, tre e quattro.
Il tre quarti sarà dunque.
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_ _ [Em] _ _ [Ab] Se invece volessimo fare un ritmo composto come il sei ottavi dovremmo cambiare anche leggermente [G] il movimento della mano.
Ora io faccio questo con i miei allievi per insegnare proprio un movimento diverso ma nulla ci costa anche fare tutto quanto con la pletrata verso il basso.
Il sei ottavi lo faccio fare così. _ _
_ [Em] _ _ _ [G] _ _ _ [Em] _
_ _ _ Come [N] avete potuto vedere ci sono due plettrate in giù di fila quelle che collegano un gruppo [G] di tre ottavi con l'altro.
Giù su giù, giù [Em] su giù, giù su giù, giù su giù.
Se avete qualche problema [G] nel tenere il ritmo in questo video che vi linko qui in alto a destra ho già [Cm] affrontato l'argomento e potete anche svolgere una specie di piccola autodiagnosi sui vostri problemi del ritmo.
Dateci un'occhiata.
Ora che abbiamo sentito il ritmo riusciamo anche a distinguere un ritmo da un altro?
Sentiamo questa introduzione.
[Em] _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ Se avete [B] riconosciuto il brano scrivetelo sotto nei commenti e sappiate che sta per uscire un video in cui parlerò esattamente di questa canzone.
Quindi se per caso siete interessati iscrivetevi al canale cliccando anche sulla campanellina.
Questo brano è in tre quarti o in sei ottavi?
Tutto sta nell'accento che ci diamo.
Se fosse in tre quarti suonerebbe [Em] così. _ _
_ _ _ _ Se fosse in sei ottavi, _ _ _ _ _ _ come avete sentito l'accento è diverso.
Nel tre quarti è una volta ogni due ottavi.
_ Nel sei ottavi una volta ogni tre.
_ _ In questo caso il brano in [F] questione è in sei ottavi.
Anche se in ogni caso [C] potrebbe essere interpretabile anche in altri modi.
Diciamo che quando si arriva poi alla scrittura del brano, a meno [Cm] che non lo si sia scritto in precedenza,
si cerca di interpretare nel migliore dei modi quello che è poi l'esperienza musicale che siamo andati a comporre
in modo tale da renderla poi fruibile anche a chi dovesse leggere lo spazio.
Come facciamo dunque ad allenarci a tenere un certo ritmo?
Che sia a quattro quarti, tre quarti, sei ottavi_
qualunque [Fm] ritmo.
Basta [Cm] fare molti esercizi con diverse combinazioni, sfruttando poi lo stesso ritmo,
ma [G] con combinazioni di note suonate, pause, stoppate_
tutti quanti diversi.
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[Em] _ _ _ _ _ _ [G] _ _
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[Eb] Come avete visto la mia mano destra continuava comunque il [F] movimento anche se per caso poteva star ferma o non occorreva che suonasse.
Se per caso avete qualche problema col suono del vostro [Cm] accompagnamento,
in questo video ho [F] trattato molto [Ab] approfonditamente il problema dello strato.
Quindi andatevelo a [F] guardare.
[Cm] Chiaramente al di là di tutta quanta la teoria, la parte veramente importante è [Ab] continuare ad allenarci con tantissime esercizi.
E con tantissime combinazioni diverse di ritmi, proprio come abbiamo fatto adesso nell'ultima parte del [C] video.
Quindi non aspettate nemmeno un secondo, andate a scaricare subito il pdf allegato a questo video,
[Cm] così da poter utilizzare questi ultimi piccoli ritmi che vi ho proposto,
proprio per iniziare subito ad allenarvi a riconoscere un quattro quarti, da un tre quarti, da un sei [G] ottavi_
almeno.
Provate a imitare [C] quello che ho suonato io in [Cm] questa parte, magari suonandoci sopra.
[G] Vedete se ci riuscite.
Spero che il [Cm] video vi sia piaciuto, se vi interessa migliorare la vostra tecnica chitarristica,
vi ricordo che se vi vendete i miei corsi sul sito Chitarra Facile trovate il link [Cm] in descrizione anche con il codice SCUO.
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Nell'attesa del prossimo [Cm] video vi lascio qui a destra un'altra video lezione,
e, per chi non [C] lo dovesse conoscere,