Chords for Fabrizio Grossi: "In studio con Vai, Gibbons, Lukather e Wylde"
Tempo:
62.4 bpm
Chords used:
F#
G#
G
A
F
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Start Jamming...
Wow, questa è una domanda che lascia spazio, anzi che porta via tanto tempo.
Una risposta a questa domanda potrebbe portare via tantissimo tempo.
Beh, cercando di essere abbastanza veloce e conciso, qualche cosina di particolare riguardando
tutti e la maggior parte dei chitarristi con cui ho lavorato.
Beh, diciamo, grande amico Steve Locater, la prima volta che ho registrato con lui era
tipo 20 anni fa, in uno studio di dove lui era coproprietario, a North Hollywood.
Aveva tre casse 4x12 della Rivera, a un volume pazzesco e in regia era una cosa indecente.
Abbiamo sfondato due paia di NS10.
Aveva un volume talmente esagerato sui playback dove i coni delle NS10 invece di essere concavi erano convessi.
Comunque, altro [A] disp
cioè, pazzo, tocco incredibile.
Corde piccole, tra l'altro, devo dire.
E un gusto incredibile.
Steve è la persona che ti può creare un take mentre sta ascoltando una canzone per
la prima volta e ci si muove un pochino intorno per capire la struttura armonica del pezzo.
Cioè, la musicalità di quell'uomo è [G#] incredibile.
Altro personaggio
beh, Steve Vai, mio padrino.
Grande, ho imparato moltissimo da Steve, non solo musicalmente ma su tante altre cose.
Lui è anche un altro di quelli con un gusto veramente particolare.
Attrezzatura
moltissima di questa gente usa la roba che usiamo tutti.
La differenza è [G] nelle mani, è in come pensi, non è nel microfono, nel preamplificatore,
nella chitarra toccata.
Sì, certo, l'attrezzatura serve ma
come si dice
è molto quello che hai da dire.
Steve anche lui, corde piccole, azione bassa.
E
gli ho visto usare tantissime cose a livello di amplificazione mentre chitarra
generalmente usa le sue Ivo, le sue Ibanez Jam o che cosa.
Ma
è il suo gusto nel combinare gli effetti che è molto particolare.
A livello di microfonatura abbastanza standard.
Quello che mi colpisce di Steve è che quando lui suona è uno dei musicisti che è forse
il più conscio di tutto quello che gli sta succedendo intorno.
Lui potrebbe creare uno spartito di tutti gli altri strumenti che gli stanno suonando
assieme durante una jam.
Non so come faccia.
Ovviamente ha un altro tipo di connessione.
Però è un pazzo.
Ed ha un suono
cioè suona non tanto come il suono della chitarra ma ha il suo suono
personale.
Gli fai sentire un pezzo sia che questo sia Yankie Rose sia che sia il ballo del Qua Qua
e gli viene
riesce a mettergli lo stampo suo.
Ovviamente la roba che lo ha reso [F#] famoso, la roba che ha scritto, è diciamo la parte
su cui si esprime meglio.
Altro personaggio con una connection particolare è Billy Gibbons.
Incredibile, anche lui.
Grande amico.
E' quello che mi ha fatto nascere tante
non tanto mi ha fatto nascere ma mi ha fatto
riscoprire tante passioni del passato.
Billy è un altro di quelli che non c'entra dove lo attacchi.
Che cosa sta suonando l'amplificatore?
Anche lui.
Corde piccole, azione bassa.
C'è un pattern qua che si ripete.
Lo so che a molta gente ci rimane male quando dici queste cose che si aspettano tutti quanti
che usano i [F] travi della metropolitana. No.
Corde piccole ma tanto gusto, tanta mano, tanta esperienza e tanto bel vocabolario.
Billy è un altro [G] di quelli che ha due note [G#] particolari.
Il suo modo di
la sua filosofia in studio è molto semplice.
Don't bore us, get us to the chorus.
Quindi non mi annoiare.
Andiamo al dunque, andiamo al ritornello.
Un altro personaggio da cui ho imparato moltissimo, Leslie West.
Oh my god.
La gente qua in America dice
Leslie has a fat sound.
Fat, mini, grosso, ciccioso, grasso.
E io, mentre stavamo lavorando sul disco che io ho prodotto, The Unusual Suspect, di qualche
anno fa, dicevo Leslie you don't have a [F#] fat sound, you have an obese sound.
Penso che questo sia abbastanza [A] capibile come gioco.
E lui rideva moltissimo per questo.
Ma Leslie, il motivo suo anche lui, corde piccole, plettro leggero, è che suona ogni
nota come se fosse l'ultima nota in vita sua che deve suonare.
Per quello che ovviamente ha tanto da dire.
Un altro pazzissimo, Zach Wilde.
Lui è un pochino più convenzionale, diciamo, come attrezzatura e come modo di lavorare dietro.
Però è un personaggio che mette la sua personalità nel modo di suonare a un livello incredibile.
Mi ricordo che stava facendo una party o che cosa e aveva invitato di nascosto Steve Lucatore
a venire in studio.
Loro sono amici da tanto tempo.
Steve gli spunta alle spalle e quando Zach si è accorto che aveva di dietro Lucatore
e mette giù la chitarra, lui è stato così, oh, f**k me, non toccherò più questa pizza di c**o.
Un'altra volta, un'altra seconda fino a quando questo ragazzo è scomparso.
Della serie, senza tradurre le varie parolacce, non tocco più la chitarra finché questo
qua di dietro non se n'è andato.
Quindi noti, [F#] su un certo tipo di personaggi c'è tantissimo rispetto e tantissima ammirazione.
Questa è la roba [G#] forse più bella tra tutti questi vari personaggi.
E comunque tutti gli altri, da John Frusciante a Jerry Cantrell e tantissimi altri chitarristi
con cui ho lavorato, Stevie Salas e il mio socio in Super Sonic Blues Machine, Lance
Lopez, tutti quanti, non conta l'attrezzatura, non conta [F#] la chitarra, ma è [G] la mano e quello
che hai da [D] dire.
Una risposta a questa domanda potrebbe portare via tantissimo tempo.
Beh, cercando di essere abbastanza veloce e conciso, qualche cosina di particolare riguardando
tutti e la maggior parte dei chitarristi con cui ho lavorato.
Beh, diciamo, grande amico Steve Locater, la prima volta che ho registrato con lui era
tipo 20 anni fa, in uno studio di dove lui era coproprietario, a North Hollywood.
Aveva tre casse 4x12 della Rivera, a un volume pazzesco e in regia era una cosa indecente.
Abbiamo sfondato due paia di NS10.
Aveva un volume talmente esagerato sui playback dove i coni delle NS10 invece di essere concavi erano convessi.
Comunque, altro [A] disp
cioè, pazzo, tocco incredibile.
Corde piccole, tra l'altro, devo dire.
E un gusto incredibile.
Steve è la persona che ti può creare un take mentre sta ascoltando una canzone per
la prima volta e ci si muove un pochino intorno per capire la struttura armonica del pezzo.
Cioè, la musicalità di quell'uomo è [G#] incredibile.
Altro personaggio
beh, Steve Vai, mio padrino.
Grande, ho imparato moltissimo da Steve, non solo musicalmente ma su tante altre cose.
Lui è anche un altro di quelli con un gusto veramente particolare.
Attrezzatura
moltissima di questa gente usa la roba che usiamo tutti.
La differenza è [G] nelle mani, è in come pensi, non è nel microfono, nel preamplificatore,
nella chitarra toccata.
Sì, certo, l'attrezzatura serve ma
come si dice
è molto quello che hai da dire.
Steve anche lui, corde piccole, azione bassa.
E
gli ho visto usare tantissime cose a livello di amplificazione mentre chitarra
generalmente usa le sue Ivo, le sue Ibanez Jam o che cosa.
Ma
è il suo gusto nel combinare gli effetti che è molto particolare.
A livello di microfonatura abbastanza standard.
Quello che mi colpisce di Steve è che quando lui suona è uno dei musicisti che è forse
il più conscio di tutto quello che gli sta succedendo intorno.
Lui potrebbe creare uno spartito di tutti gli altri strumenti che gli stanno suonando
assieme durante una jam.
Non so come faccia.
Ovviamente ha un altro tipo di connessione.
Però è un pazzo.
Ed ha un suono
cioè suona non tanto come il suono della chitarra ma ha il suo suono
personale.
Gli fai sentire un pezzo sia che questo sia Yankie Rose sia che sia il ballo del Qua Qua
e gli viene
riesce a mettergli lo stampo suo.
Ovviamente la roba che lo ha reso [F#] famoso, la roba che ha scritto, è diciamo la parte
su cui si esprime meglio.
Altro personaggio con una connection particolare è Billy Gibbons.
Incredibile, anche lui.
Grande amico.
E' quello che mi ha fatto nascere tante
non tanto mi ha fatto nascere ma mi ha fatto
riscoprire tante passioni del passato.
Billy è un altro di quelli che non c'entra dove lo attacchi.
Che cosa sta suonando l'amplificatore?
Anche lui.
Corde piccole, azione bassa.
C'è un pattern qua che si ripete.
Lo so che a molta gente ci rimane male quando dici queste cose che si aspettano tutti quanti
che usano i [F] travi della metropolitana. No.
Corde piccole ma tanto gusto, tanta mano, tanta esperienza e tanto bel vocabolario.
Billy è un altro [G] di quelli che ha due note [G#] particolari.
Il suo modo di
la sua filosofia in studio è molto semplice.
Don't bore us, get us to the chorus.
Quindi non mi annoiare.
Andiamo al dunque, andiamo al ritornello.
Un altro personaggio da cui ho imparato moltissimo, Leslie West.
Oh my god.
La gente qua in America dice
Leslie has a fat sound.
Fat, mini, grosso, ciccioso, grasso.
E io, mentre stavamo lavorando sul disco che io ho prodotto, The Unusual Suspect, di qualche
anno fa, dicevo Leslie you don't have a [F#] fat sound, you have an obese sound.
Penso che questo sia abbastanza [A] capibile come gioco.
E lui rideva moltissimo per questo.
Ma Leslie, il motivo suo anche lui, corde piccole, plettro leggero, è che suona ogni
nota come se fosse l'ultima nota in vita sua che deve suonare.
Per quello che ovviamente ha tanto da dire.
Un altro pazzissimo, Zach Wilde.
Lui è un pochino più convenzionale, diciamo, come attrezzatura e come modo di lavorare dietro.
Però è un personaggio che mette la sua personalità nel modo di suonare a un livello incredibile.
Mi ricordo che stava facendo una party o che cosa e aveva invitato di nascosto Steve Lucatore
a venire in studio.
Loro sono amici da tanto tempo.
Steve gli spunta alle spalle e quando Zach si è accorto che aveva di dietro Lucatore
e mette giù la chitarra, lui è stato così, oh, f**k me, non toccherò più questa pizza di c**o.
Un'altra volta, un'altra seconda fino a quando questo ragazzo è scomparso.
Della serie, senza tradurre le varie parolacce, non tocco più la chitarra finché questo
qua di dietro non se n'è andato.
Quindi noti, [F#] su un certo tipo di personaggi c'è tantissimo rispetto e tantissima ammirazione.
Questa è la roba [G#] forse più bella tra tutti questi vari personaggi.
E comunque tutti gli altri, da John Frusciante a Jerry Cantrell e tantissimi altri chitarristi
con cui ho lavorato, Stevie Salas e il mio socio in Super Sonic Blues Machine, Lance
Lopez, tutti quanti, non conta l'attrezzatura, non conta [F#] la chitarra, ma è [G] la mano e quello
che hai da [D] dire.
Key:
F#
G#
G
A
F
F#
G#
G
Wow, questa è una domanda che lascia spazio, anzi che porta via tanto tempo.
Una risposta a questa domanda potrebbe portare via tantissimo tempo.
Beh, cercando di essere abbastanza veloce e conciso, qualche cosina di particolare riguardando
tutti e la maggior parte dei chitarristi con cui ho lavorato.
Beh, diciamo, grande amico Steve Locater, la prima volta che ho registrato con lui era
tipo 20 anni fa, in uno studio di dove lui era coproprietario, a North Hollywood.
Aveva tre casse 4x12 della Rivera, a un volume pazzesco e in regia era una cosa indecente.
Abbiamo sfondato due paia di NS10.
Aveva un volume talmente esagerato sui playback dove i coni delle NS10 invece di essere concavi erano convessi.
Comunque, altro [A] disp_
cioè, pazzo, tocco incredibile.
Corde piccole, tra l'altro, devo dire.
E un gusto incredibile.
Steve è la persona che ti può creare un take mentre sta ascoltando una canzone per
la prima volta e ci si muove un pochino intorno per capire la struttura armonica del pezzo.
Cioè, la musicalità di quell'uomo è [G#] incredibile.
Altro personaggio_
beh, Steve Vai, mio padrino.
Grande, ho imparato moltissimo da Steve, non solo musicalmente ma su tante altre cose.
Lui è anche un altro di quelli con un gusto veramente particolare.
_ Attrezzatura_
moltissima di questa gente usa la roba che usiamo tutti.
La differenza è [G] nelle mani, è in come pensi, non è nel microfono, nel preamplificatore,
nella chitarra toccata.
Sì, certo, l'attrezzatura serve ma_
come si dice_
è molto quello che hai da dire.
Steve anche lui, corde piccole, azione bassa.
E_
gli ho visto usare tantissime cose a livello di amplificazione mentre chitarra
generalmente usa le sue Ivo, le sue Ibanez Jam o che cosa.
_ Ma_
è il suo gusto nel combinare gli effetti che è molto particolare.
A livello di microfonatura abbastanza standard.
Quello che mi colpisce di Steve è che quando lui suona è uno dei musicisti che è forse
il più conscio di tutto quello che gli sta succedendo intorno.
Lui potrebbe creare uno spartito di tutti gli altri strumenti che gli stanno suonando
assieme durante una jam.
Non so come faccia.
Ovviamente ha un altro tipo di connessione.
Però è un pazzo.
Ed ha un suono_
cioè suona non tanto come il suono della chitarra ma ha il suo suono
personale.
Gli fai sentire un pezzo sia che questo sia Yankie Rose sia che sia il ballo del Qua Qua
e gli viene_
riesce a mettergli lo stampo suo.
Ovviamente la roba che lo ha reso [F#] famoso, la roba che ha scritto, è diciamo la parte
su cui si esprime meglio.
Altro personaggio con una connection particolare è Billy Gibbons.
Incredibile, anche lui.
Grande amico.
E' quello che mi ha fatto nascere tante_
non tanto mi ha fatto nascere ma mi ha fatto
riscoprire tante passioni del passato.
Billy è un altro di quelli che non c'entra dove lo attacchi.
Che cosa sta suonando l'amplificatore?
Anche lui.
Corde piccole, azione bassa.
C'è un pattern qua che si ripete.
Lo so che a molta gente ci rimane male quando dici queste cose che si aspettano tutti quanti
che usano i [F] travi della metropolitana. No.
Corde piccole ma tanto gusto, tanta mano, tanta esperienza e tanto bel vocabolario.
Billy è un altro [G] di quelli che ha due note [G#] particolari.
Il suo modo di_
la sua filosofia in studio è molto semplice.
Don't bore us, get us to the chorus.
Quindi non mi annoiare.
Andiamo al dunque, andiamo al ritornello.
Un altro personaggio da cui ho imparato moltissimo, Leslie West.
Oh my god.
La gente qua in America dice_
Leslie has a fat sound.
Fat, mini, grosso, ciccioso, grasso.
E io, mentre stavamo lavorando sul disco che io ho prodotto, The Unusual Suspect, di qualche
anno fa, dicevo Leslie you don't have a [F#] fat sound, you have an obese sound.
Penso che questo sia abbastanza [A] _ capibile come gioco.
E lui rideva moltissimo per questo.
Ma Leslie, il motivo suo anche lui, corde piccole, plettro leggero, è che suona ogni
nota come se fosse l'ultima nota in vita sua che deve suonare.
Per quello che ovviamente ha tanto da dire.
Un altro pazzissimo, Zach Wilde.
Lui è un pochino più convenzionale, diciamo, come attrezzatura e come modo di lavorare dietro.
Però è un personaggio che mette la sua personalità nel modo di suonare a un livello incredibile.
Mi ricordo che stava facendo una party o che cosa e aveva invitato di nascosto Steve Lucatore
a venire in studio.
Loro sono amici da tanto tempo.
Steve gli spunta alle spalle e quando Zach si è accorto che aveva di dietro Lucatore
e mette giù la chitarra, lui è stato così, oh, f**k me, non toccherò più questa pizza di c**o.
Un'altra volta, un'altra seconda fino a quando questo ragazzo è scomparso.
Della serie, senza tradurre le varie parolacce, non tocco più la chitarra finché questo
qua di dietro non se n'è andato.
Quindi noti, [F#] su un certo tipo di personaggi c'è tantissimo rispetto e tantissima ammirazione.
Questa è la roba [G#] forse più bella tra tutti questi vari personaggi.
E comunque tutti gli altri, da John Frusciante a Jerry Cantrell e tantissimi altri chitarristi
con cui ho lavorato, Stevie Salas e il mio socio in Super Sonic Blues Machine, Lance
Lopez, tutti quanti, non conta l'attrezzatura, non conta [F#] la chitarra, ma è [G] la mano e quello
che hai da [D] dire. _ _ _ _ _ _
Una risposta a questa domanda potrebbe portare via tantissimo tempo.
Beh, cercando di essere abbastanza veloce e conciso, qualche cosina di particolare riguardando
tutti e la maggior parte dei chitarristi con cui ho lavorato.
Beh, diciamo, grande amico Steve Locater, la prima volta che ho registrato con lui era
tipo 20 anni fa, in uno studio di dove lui era coproprietario, a North Hollywood.
Aveva tre casse 4x12 della Rivera, a un volume pazzesco e in regia era una cosa indecente.
Abbiamo sfondato due paia di NS10.
Aveva un volume talmente esagerato sui playback dove i coni delle NS10 invece di essere concavi erano convessi.
Comunque, altro [A] disp_
cioè, pazzo, tocco incredibile.
Corde piccole, tra l'altro, devo dire.
E un gusto incredibile.
Steve è la persona che ti può creare un take mentre sta ascoltando una canzone per
la prima volta e ci si muove un pochino intorno per capire la struttura armonica del pezzo.
Cioè, la musicalità di quell'uomo è [G#] incredibile.
Altro personaggio_
beh, Steve Vai, mio padrino.
Grande, ho imparato moltissimo da Steve, non solo musicalmente ma su tante altre cose.
Lui è anche un altro di quelli con un gusto veramente particolare.
_ Attrezzatura_
moltissima di questa gente usa la roba che usiamo tutti.
La differenza è [G] nelle mani, è in come pensi, non è nel microfono, nel preamplificatore,
nella chitarra toccata.
Sì, certo, l'attrezzatura serve ma_
come si dice_
è molto quello che hai da dire.
Steve anche lui, corde piccole, azione bassa.
E_
gli ho visto usare tantissime cose a livello di amplificazione mentre chitarra
generalmente usa le sue Ivo, le sue Ibanez Jam o che cosa.
_ Ma_
è il suo gusto nel combinare gli effetti che è molto particolare.
A livello di microfonatura abbastanza standard.
Quello che mi colpisce di Steve è che quando lui suona è uno dei musicisti che è forse
il più conscio di tutto quello che gli sta succedendo intorno.
Lui potrebbe creare uno spartito di tutti gli altri strumenti che gli stanno suonando
assieme durante una jam.
Non so come faccia.
Ovviamente ha un altro tipo di connessione.
Però è un pazzo.
Ed ha un suono_
cioè suona non tanto come il suono della chitarra ma ha il suo suono
personale.
Gli fai sentire un pezzo sia che questo sia Yankie Rose sia che sia il ballo del Qua Qua
e gli viene_
riesce a mettergli lo stampo suo.
Ovviamente la roba che lo ha reso [F#] famoso, la roba che ha scritto, è diciamo la parte
su cui si esprime meglio.
Altro personaggio con una connection particolare è Billy Gibbons.
Incredibile, anche lui.
Grande amico.
E' quello che mi ha fatto nascere tante_
non tanto mi ha fatto nascere ma mi ha fatto
riscoprire tante passioni del passato.
Billy è un altro di quelli che non c'entra dove lo attacchi.
Che cosa sta suonando l'amplificatore?
Anche lui.
Corde piccole, azione bassa.
C'è un pattern qua che si ripete.
Lo so che a molta gente ci rimane male quando dici queste cose che si aspettano tutti quanti
che usano i [F] travi della metropolitana. No.
Corde piccole ma tanto gusto, tanta mano, tanta esperienza e tanto bel vocabolario.
Billy è un altro [G] di quelli che ha due note [G#] particolari.
Il suo modo di_
la sua filosofia in studio è molto semplice.
Don't bore us, get us to the chorus.
Quindi non mi annoiare.
Andiamo al dunque, andiamo al ritornello.
Un altro personaggio da cui ho imparato moltissimo, Leslie West.
Oh my god.
La gente qua in America dice_
Leslie has a fat sound.
Fat, mini, grosso, ciccioso, grasso.
E io, mentre stavamo lavorando sul disco che io ho prodotto, The Unusual Suspect, di qualche
anno fa, dicevo Leslie you don't have a [F#] fat sound, you have an obese sound.
Penso che questo sia abbastanza [A] _ capibile come gioco.
E lui rideva moltissimo per questo.
Ma Leslie, il motivo suo anche lui, corde piccole, plettro leggero, è che suona ogni
nota come se fosse l'ultima nota in vita sua che deve suonare.
Per quello che ovviamente ha tanto da dire.
Un altro pazzissimo, Zach Wilde.
Lui è un pochino più convenzionale, diciamo, come attrezzatura e come modo di lavorare dietro.
Però è un personaggio che mette la sua personalità nel modo di suonare a un livello incredibile.
Mi ricordo che stava facendo una party o che cosa e aveva invitato di nascosto Steve Lucatore
a venire in studio.
Loro sono amici da tanto tempo.
Steve gli spunta alle spalle e quando Zach si è accorto che aveva di dietro Lucatore
e mette giù la chitarra, lui è stato così, oh, f**k me, non toccherò più questa pizza di c**o.
Un'altra volta, un'altra seconda fino a quando questo ragazzo è scomparso.
Della serie, senza tradurre le varie parolacce, non tocco più la chitarra finché questo
qua di dietro non se n'è andato.
Quindi noti, [F#] su un certo tipo di personaggi c'è tantissimo rispetto e tantissima ammirazione.
Questa è la roba [G#] forse più bella tra tutti questi vari personaggi.
E comunque tutti gli altri, da John Frusciante a Jerry Cantrell e tantissimi altri chitarristi
con cui ho lavorato, Stevie Salas e il mio socio in Super Sonic Blues Machine, Lance
Lopez, tutti quanti, non conta l'attrezzatura, non conta [F#] la chitarra, ma è [G] la mano e quello
che hai da [D] dire. _ _ _ _ _ _