Chords for Francesco Guccini - Parole (Live)
Tempo:
73.9 bpm
Chords used:
C
A
Am
G
Em
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[A]
Parole sono parole quante ormai ne adoperate e quante ancora lette e poi sentite?
[Am] A rapica trasmesse a mano [A] tesa, sussurrate, [Am] sputate a tanti giri, riverite.
[G] A date alla mattina, messe in abito da sera, all'osteria citabile e a [C] cortina e oh a Marghera!
[E] [A] Con gioia di parole ci riempiamo le vascelle e in aria le facciamo rimbalzare
e [Am] se le cento usate sono in fondo sempre quelle non è importante poi comunicare.
[G] E' come l'uomo solo che pischietta dal terrore ma vuole nel silenzio dire un [Em] suono, [C] far umore.
Mio [F] caro amore, [C] sei un po' come commessi viaggiatori
[Dm] con campionari di parole [A] e umori, [F#] a ripidi presenti e più al minuto.
[F] Amore muto, [Gm] beati letterari marinai, [D] così sul taciturno e [A] cerca guai, così [C] inventati e pieni di coraggio.
[A] Ma io non son quei marinai, parole in rima ne ho già dette e tanto [F#m] è strano ma le faccio dire
nostalgiche, [Am] incazzate quanto basta, maledette, ironiche, quel tanto per servire a grattarsi un po' l'aronia,
soffocati dal collare adatto per i [C] cani o per l'agonia del giullare.
Vuoi [A] andare sopra un palco per commesso all'emozione, chi non ha mai sognato di provare?
[Am] Sia chi ha capito tutto e tutto sa per professione da un orgasmo a scrivere o fischiare.
[G] Sia quelli che ti adorano fedeli e senza intoppi, che i santi non si scherzano, abbasso [C] il milan, non viva Coppi.
[F] Amore sappi, [Gm] beato chi ha le [Em] musiche importanti, l [G]'orchestra è luce viola e sviolinante, [Dm] non queste mie di fil di ferro e [C] spago.
Amore [F] vago, mi tocca con i miei due giri [Em] costanti, fai il make-up a metonimmi e [A] ranti,
che c'è da proprio l'età della [C] [Am] ragione.
C'è anche il basso!
[B] Eh, le chiacchiere [Cm] sono tante, se ne fan continuamente, è sempre bello darfi a talle tronde.
No, alt, alt, alt, [C] alt!
[Fm] [D] Torna a fare la scalata di basso, mi hai [C] distratto.
[G] [D#]
[E] Eh, sì, sono [Bm] tanti gli anni, ma se guardo ancora pochi, Voltaire non ci ha insegnato ancora niente.
È questo quel periodo in cui i [F#] giudizi si fan fiocchi oppure si lugisce veramente.
[F#m] E dire del topo solo la [A#m] strutturale me ne frego, i sia Voltaire mi dite, va beh, [C]
lo
me lo dico.
Eh, se pensate [Cm] questo, i vani loci di un anziano, lo ammetto, ammettiamoci d'accordo,
[C] conosco gente via gente che sa guardare lontano e alla maturità dicon sia sordo,
per i feri incoglioniti da [A#m] ogni parte [G] odiano parecchio la libertà e la chiamano [C] vagitio, ostie di un vecchio.
[F] Amore a specchio, è tanto bello [Em] urlare dagli scherbi, [Dm] che per terra farsi i [Em] pacchidermi,
nien per valurle il vuoto del [C] timore, qui sul mio [F] onore smetterei [G] di giocare con le [Em] parole,
ma è un mito antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.
[C]
[Am] [A] Eh, le chiacchere son tante, se ne fan continuamente, è tanto bello dar fiapo alle prombe,
[D] o il [Am] vino robe esotiche rimbombano nella mente, [D] esplodono parole come [Am] bombe.
[G] Pillacchere di fango, poesie dette sulla sedia, ghirlandi di semantiche, [C] gran tambo dei [D] mass media,
[A] privattito dal vivo, miti spot e cineforum, tol show magazine, trento e figueradi,
[D] telegiornale, [Am] spazi, nuovo gadget, fistaforum, vittismo, le tangenti, rock e stadio,
deviati, bombe, [G] agenti, buco, porto del destino, scazzato, forza Italia, [C] gran minestra, o dello spino.
Amore [F] mio, [G] lo so che a questo modo [Em] cerco guai, ma non sopporto questi [A] parolai,
non sta a dire che ci sono [G] anch'io.
Amore [F] mio, se il gioco è [Em] essere furbo e intelligente,
ti voglio presentare della gente, e non ci credi [C] se li vedrai.
[Am] [A]
[A] Ci sono sei nascosti dietro a pieghe di risate, che tirano giù i palazzi dei coglioni,
[Am] più sobri e più discreti, che fanno [D] meno puttanate di me, che metto in rima [Am] le canzoni.
Noi senza peroni, uccidati ad ogni [G] muro, si estancosi le cose dei [C] buffoni.
Se è [E] il futuro, non le ficino, sono quelli che [A] distinguono parole da parole,
e sanno scegliere fra Mercuzio e Mina, [Am] che quando i giocoglieri fra le [B] verità e le mode,
[D] i franti che sghignate la [G#] dottrina, che irridano i proverbi [F] e mercerando i sincantati,
[G] fra Mina e Mercuzio [C] sono parole, e non [E] sono frati.
[A] [Em] [A] [C#]
[C]
[A] [C]
[A]
[C] [G]
[A]
[D] [Am] [C#]
Parole sono parole quante ormai ne adoperate e quante ancora lette e poi sentite?
[Am] A rapica trasmesse a mano [A] tesa, sussurrate, [Am] sputate a tanti giri, riverite.
[G] A date alla mattina, messe in abito da sera, all'osteria citabile e a [C] cortina e oh a Marghera!
[E] [A] Con gioia di parole ci riempiamo le vascelle e in aria le facciamo rimbalzare
e [Am] se le cento usate sono in fondo sempre quelle non è importante poi comunicare.
[G] E' come l'uomo solo che pischietta dal terrore ma vuole nel silenzio dire un [Em] suono, [C] far umore.
Mio [F] caro amore, [C] sei un po' come commessi viaggiatori
[Dm] con campionari di parole [A] e umori, [F#] a ripidi presenti e più al minuto.
[F] Amore muto, [Gm] beati letterari marinai, [D] così sul taciturno e [A] cerca guai, così [C] inventati e pieni di coraggio.
[A] Ma io non son quei marinai, parole in rima ne ho già dette e tanto [F#m] è strano ma le faccio dire
nostalgiche, [Am] incazzate quanto basta, maledette, ironiche, quel tanto per servire a grattarsi un po' l'aronia,
soffocati dal collare adatto per i [C] cani o per l'agonia del giullare.
Vuoi [A] andare sopra un palco per commesso all'emozione, chi non ha mai sognato di provare?
[Am] Sia chi ha capito tutto e tutto sa per professione da un orgasmo a scrivere o fischiare.
[G] Sia quelli che ti adorano fedeli e senza intoppi, che i santi non si scherzano, abbasso [C] il milan, non viva Coppi.
[F] Amore sappi, [Gm] beato chi ha le [Em] musiche importanti, l [G]'orchestra è luce viola e sviolinante, [Dm] non queste mie di fil di ferro e [C] spago.
Amore [F] vago, mi tocca con i miei due giri [Em] costanti, fai il make-up a metonimmi e [A] ranti,
che c'è da proprio l'età della [C] [Am] ragione.
C'è anche il basso!
[B] Eh, le chiacchiere [Cm] sono tante, se ne fan continuamente, è sempre bello darfi a talle tronde.
No, alt, alt, alt, [C] alt!
[Fm] [D] Torna a fare la scalata di basso, mi hai [C] distratto.
[G] [D#]
[E] Eh, sì, sono [Bm] tanti gli anni, ma se guardo ancora pochi, Voltaire non ci ha insegnato ancora niente.
È questo quel periodo in cui i [F#] giudizi si fan fiocchi oppure si lugisce veramente.
[F#m] E dire del topo solo la [A#m] strutturale me ne frego, i sia Voltaire mi dite, va beh, [C]
lo
me lo dico.
Eh, se pensate [Cm] questo, i vani loci di un anziano, lo ammetto, ammettiamoci d'accordo,
[C] conosco gente via gente che sa guardare lontano e alla maturità dicon sia sordo,
per i feri incoglioniti da [A#m] ogni parte [G] odiano parecchio la libertà e la chiamano [C] vagitio, ostie di un vecchio.
[F] Amore a specchio, è tanto bello [Em] urlare dagli scherbi, [Dm] che per terra farsi i [Em] pacchidermi,
nien per valurle il vuoto del [C] timore, qui sul mio [F] onore smetterei [G] di giocare con le [Em] parole,
ma è un mito antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.
[C]
[Am] [A] Eh, le chiacchere son tante, se ne fan continuamente, è tanto bello dar fiapo alle prombe,
[D] o il [Am] vino robe esotiche rimbombano nella mente, [D] esplodono parole come [Am] bombe.
[G] Pillacchere di fango, poesie dette sulla sedia, ghirlandi di semantiche, [C] gran tambo dei [D] mass media,
[A] privattito dal vivo, miti spot e cineforum, tol show magazine, trento e figueradi,
[D] telegiornale, [Am] spazi, nuovo gadget, fistaforum, vittismo, le tangenti, rock e stadio,
deviati, bombe, [G] agenti, buco, porto del destino, scazzato, forza Italia, [C] gran minestra, o dello spino.
Amore [F] mio, [G] lo so che a questo modo [Em] cerco guai, ma non sopporto questi [A] parolai,
non sta a dire che ci sono [G] anch'io.
Amore [F] mio, se il gioco è [Em] essere furbo e intelligente,
ti voglio presentare della gente, e non ci credi [C] se li vedrai.
[Am] [A]
[A] Ci sono sei nascosti dietro a pieghe di risate, che tirano giù i palazzi dei coglioni,
[Am] più sobri e più discreti, che fanno [D] meno puttanate di me, che metto in rima [Am] le canzoni.
Noi senza peroni, uccidati ad ogni [G] muro, si estancosi le cose dei [C] buffoni.
Se è [E] il futuro, non le ficino, sono quelli che [A] distinguono parole da parole,
e sanno scegliere fra Mercuzio e Mina, [Am] che quando i giocoglieri fra le [B] verità e le mode,
[D] i franti che sghignate la [G#] dottrina, che irridano i proverbi [F] e mercerando i sincantati,
[G] fra Mina e Mercuzio [C] sono parole, e non [E] sono frati.
[A] [Em] [A] [C#]
[C]
[A] [C]
[A]
[C] [G]
[A]
[D] [Am] [C#]
Key:
C
A
Am
G
Em
C
A
Am
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[A] _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ Parole sono parole quante ormai ne adoperate e quante ancora lette e poi sentite?
[Am] A rapica trasmesse a mano [A] tesa, sussurrate, [Am] sputate a tanti giri, riverite.
[G] A date alla mattina, messe in abito da sera, all'osteria citabile e a [C] cortina e oh a Marghera!
[E] [A] Con gioia di parole ci riempiamo le vascelle e in aria le facciamo rimbalzare
e [Am] se le cento usate sono in fondo sempre quelle non è importante poi comunicare.
[G] E' come l'uomo solo che pischietta dal terrore ma vuole nel silenzio dire un [Em] suono, [C] far umore.
Mio [F] caro amore, [C] sei un po' come commessi viaggiatori
[Dm] con campionari di parole [A] e umori, [F#] a ripidi presenti e più al minuto.
[F] Amore muto, [Gm] beati letterari marinai, [D] così sul taciturno e [A] cerca guai, così [C] inventati e pieni di coraggio.
_ _ [A] _ _ Ma io non son quei marinai, parole in rima ne ho già dette e tanto [F#m] è strano ma le faccio dire
nostalgiche, [Am] incazzate quanto basta, maledette, ironiche, quel tanto per servire a grattarsi un po' l'aronia,
soffocati dal collare adatto per i [C] cani o per l'agonia del giullare.
Vuoi [A] andare sopra un palco per commesso all'emozione, chi non ha mai sognato di provare?
[Am] Sia chi ha capito tutto e tutto sa per professione da un orgasmo a scrivere o fischiare.
[G] Sia quelli che ti adorano fedeli e senza intoppi, che i santi non si scherzano, abbasso [C] il milan, non viva Coppi.
[F] Amore sappi, [Gm] beato chi ha le [Em] musiche importanti, l [G]'orchestra è luce viola e sviolinante, [Dm] non queste mie di fil di ferro e [C] spago.
Amore [F] vago, mi tocca con i miei due giri [Em] costanti, fai il make-up a metonimmi e [A] ranti,
che c'è da proprio l'età della [C] [Am] ragione.
_ C'è anche il basso!
[B] Eh, le chiacchiere [Cm] sono tante, se ne fan continuamente, è sempre bello darfi a talle tronde.
No, alt, alt, alt, [C] alt!
[Fm] _ _ [D] Torna a fare la scalata di basso, mi hai [C] distratto.
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[E] _ Eh, sì, sono [Bm] tanti gli anni, ma se guardo ancora pochi, Voltaire non ci ha insegnato ancora niente.
È questo quel periodo in cui i [F#] giudizi si fan fiocchi oppure si lugisce veramente.
[F#m] E dire del topo solo la [A#m] strutturale me ne frego, i sia Voltaire mi dite, va beh, [C]
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me lo dico.
Eh, se pensate [Cm] questo, i vani loci di un anziano, lo ammetto, ammettiamoci d'accordo,
[C] conosco gente via gente che sa guardare lontano e alla maturità dicon sia sordo,
per i feri incoglioniti da [A#m] ogni parte [G] odiano parecchio la libertà e la chiamano [C] vagitio, ostie di un vecchio.
[F] Amore a specchio, è tanto bello [Em] urlare dagli scherbi, [Dm] che per terra farsi i [Em] pacchidermi,
nien per valurle il vuoto del [C] timore, qui sul mio [F] onore smetterei [G] di giocare con le [Em] parole,
ma è un mito antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.
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[Am] _ [A] _ _ Eh, le chiacchere son tante, se ne fan continuamente, è tanto bello dar fiapo alle prombe,
[D] o il [Am] vino robe esotiche rimbombano nella mente, [D] esplodono parole come [Am] bombe.
[G] Pillacchere di fango, poesie dette sulla sedia, ghirlandi di semantiche, [C] gran tambo dei [D] mass media,
[A] privattito dal vivo, miti spot e cineforum, tol show magazine, trento e figueradi,
[D] telegiornale, [Am] spazi, nuovo gadget, fistaforum, vittismo, le tangenti, rock e stadio,
deviati, bombe, [G] agenti, buco, porto del destino, scazzato, forza Italia, [C] gran minestra, o dello spino.
Amore [F] mio, [G] lo so che a questo modo [Em] cerco guai, ma non sopporto questi [A] parolai,
non sta a dire che ci sono [G] anch'io.
Amore [F] mio, se il gioco è [Em] essere furbo e intelligente,
ti voglio presentare della gente, e non ci credi [C] se li vedrai.
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[A] Ci sono sei nascosti dietro a pieghe di risate, che tirano giù i palazzi dei coglioni,
[Am] più sobri e più discreti, che fanno [D] meno puttanate di me, che metto in rima [Am] le canzoni.
Noi senza peroni, uccidati ad ogni [G] muro, si estancosi le cose dei [C] buffoni.
Se è [E] il futuro, non le ficino, sono quelli che [A] distinguono parole da parole,
e sanno scegliere fra Mercuzio e Mina, [Am] che quando i giocoglieri fra le [B] verità e le mode,
[D] i franti che sghignate la [G#] dottrina, che irridano i proverbi [F] e mercerando i sincantati,
[G] fra Mina e Mercuzio [C] sono parole, e non [E] sono frati.
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_ _ _ Parole sono parole quante ormai ne adoperate e quante ancora lette e poi sentite?
[Am] A rapica trasmesse a mano [A] tesa, sussurrate, [Am] sputate a tanti giri, riverite.
[G] A date alla mattina, messe in abito da sera, all'osteria citabile e a [C] cortina e oh a Marghera!
[E] [A] Con gioia di parole ci riempiamo le vascelle e in aria le facciamo rimbalzare
e [Am] se le cento usate sono in fondo sempre quelle non è importante poi comunicare.
[G] E' come l'uomo solo che pischietta dal terrore ma vuole nel silenzio dire un [Em] suono, [C] far umore.
Mio [F] caro amore, [C] sei un po' come commessi viaggiatori
[Dm] con campionari di parole [A] e umori, [F#] a ripidi presenti e più al minuto.
[F] Amore muto, [Gm] beati letterari marinai, [D] così sul taciturno e [A] cerca guai, così [C] inventati e pieni di coraggio.
_ _ [A] _ _ Ma io non son quei marinai, parole in rima ne ho già dette e tanto [F#m] è strano ma le faccio dire
nostalgiche, [Am] incazzate quanto basta, maledette, ironiche, quel tanto per servire a grattarsi un po' l'aronia,
soffocati dal collare adatto per i [C] cani o per l'agonia del giullare.
Vuoi [A] andare sopra un palco per commesso all'emozione, chi non ha mai sognato di provare?
[Am] Sia chi ha capito tutto e tutto sa per professione da un orgasmo a scrivere o fischiare.
[G] Sia quelli che ti adorano fedeli e senza intoppi, che i santi non si scherzano, abbasso [C] il milan, non viva Coppi.
[F] Amore sappi, [Gm] beato chi ha le [Em] musiche importanti, l [G]'orchestra è luce viola e sviolinante, [Dm] non queste mie di fil di ferro e [C] spago.
Amore [F] vago, mi tocca con i miei due giri [Em] costanti, fai il make-up a metonimmi e [A] ranti,
che c'è da proprio l'età della [C] [Am] ragione.
_ C'è anche il basso!
[B] Eh, le chiacchiere [Cm] sono tante, se ne fan continuamente, è sempre bello darfi a talle tronde.
No, alt, alt, alt, [C] alt!
[Fm] _ _ [D] Torna a fare la scalata di basso, mi hai [C] distratto.
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[E] _ Eh, sì, sono [Bm] tanti gli anni, ma se guardo ancora pochi, Voltaire non ci ha insegnato ancora niente.
È questo quel periodo in cui i [F#] giudizi si fan fiocchi oppure si lugisce veramente.
[F#m] E dire del topo solo la [A#m] strutturale me ne frego, i sia Voltaire mi dite, va beh, [C]
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me lo dico.
Eh, se pensate [Cm] questo, i vani loci di un anziano, lo ammetto, ammettiamoci d'accordo,
[C] conosco gente via gente che sa guardare lontano e alla maturità dicon sia sordo,
per i feri incoglioniti da [A#m] ogni parte [G] odiano parecchio la libertà e la chiamano [C] vagitio, ostie di un vecchio.
[F] Amore a specchio, è tanto bello [Em] urlare dagli scherbi, [Dm] che per terra farsi i [Em] pacchidermi,
nien per valurle il vuoto del [C] timore, qui sul mio [F] onore smetterei [G] di giocare con le [Em] parole,
ma è un mito antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.
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[D] o il [Am] vino robe esotiche rimbombano nella mente, [D] esplodono parole come [Am] bombe.
[G] Pillacchere di fango, poesie dette sulla sedia, ghirlandi di semantiche, [C] gran tambo dei [D] mass media,
[A] privattito dal vivo, miti spot e cineforum, tol show magazine, trento e figueradi,
[D] telegiornale, [Am] spazi, nuovo gadget, fistaforum, vittismo, le tangenti, rock e stadio,
deviati, bombe, [G] agenti, buco, porto del destino, scazzato, forza Italia, [C] gran minestra, o dello spino.
Amore [F] mio, [G] lo so che a questo modo [Em] cerco guai, ma non sopporto questi [A] parolai,
non sta a dire che ci sono [G] anch'io.
Amore [F] mio, se il gioco è [Em] essere furbo e intelligente,
ti voglio presentare della gente, e non ci credi [C] se li vedrai.
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[A] Ci sono sei nascosti dietro a pieghe di risate, che tirano giù i palazzi dei coglioni,
[Am] più sobri e più discreti, che fanno [D] meno puttanate di me, che metto in rima [Am] le canzoni.
Noi senza peroni, uccidati ad ogni [G] muro, si estancosi le cose dei [C] buffoni.
Se è [E] il futuro, non le ficino, sono quelli che [A] distinguono parole da parole,
e sanno scegliere fra Mercuzio e Mina, [Am] che quando i giocoglieri fra le [B] verità e le mode,
[D] i franti che sghignate la [G#] dottrina, che irridano i proverbi [F] e mercerando i sincantati,
[G] fra Mina e Mercuzio [C] sono parole, e non [E] sono frati.
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