Chords for Giorgio Gaber - Introduzione i reduci (1 - CD1)
Tempo:
68.05 bpm
Chords used:
G
D
A
F#m
Bm
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret

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Oddio mio!
Out o in, this is the problem.
Fuori o dentro, question.
Oddio mio.
[G] Fuori o dentro.
È più facile dal di dentro riuscire a modificare l'ingranaggio primmente schiacciante del sistema e dell'incontrollata produzione
oppure dal di fuori disinseriti e ribelli essere di esempio per il sovvertimento e per il sabotaggio del lavoro?
Andate a lavorare!
[F#] [E] Mio zio questo, [G#]
[B] colonnello.
[D] Buono però, mi ha educato lui, brava persona.
Andate a lavorare!
I giovani non hanno voglia di lavorare!
È vero, non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Lui è un appassionato di proverbi.
Rosso di sera, [N] bel tempo.
A quelli meteorologici non gli piacciono.
Lui sa proverbi solo per l'onestà.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che le multinazionali nel regno dei cieli.
Variante, fantasioso per un colonnello.
Chissà cosa non inventa per la mia situazione.
[E] Tanto sta il compagno fuori che ci lascia lo zampino.
Oddio mio.
Sembrerà strano ma in casa mi hanno un po' contaminato con certe sane tradizioni.
Il lavoro nobilita l'uomo, si ruba un ago, poi un bue [D#] e si finisce per vendere la propria [E] madre.
Non è mica facile liberarsi dall'onestà.
Ma ora la pentola bolle.
Anche se quelle cose lì ce ne vuole per sbarazzarsene.
Ti entrano dentro da piccolo e tornano a terrorizzarti quando stai per rubare l'ago.
Che debolezza.
Per liberarsene si può solo contare sull'urgenza delle cose e sulla voglia di rovesciare tutto.
E ora la pentola bolle.
Tra poco solleverai il coperchio, il vaso di Pandora.
Ma per fortuna l'urgenza delle cose è enorme.
Non si può aspettare.
Bisogna vendere la propria madre.
[D] Altro che con l'anine.
[C]
[D] [G]
E allora è [A] venuta la voglia di [D] rompere tutto.
Le nostre famiglie, [A] gli armadi, le [G] chiese, i notai.
I [D] banchi di scuola, [A] i parenti, le [Bm] 128.
[G] Trasformare in [D] coraggio la rabbia che è [A] dentro di noi.
[G] E tutto che [D] saltava in aria [G] e c'era un senso [F#m] di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
E allora [C]
[D] è venuto il momento di organizzarsi.
Di avere una linea [A] e di unirsi intorno [G] a un'idea.
[D] Dalle scuole, ai quartieri, alle fabbriche per [Bm] confrontarsi.
[G] E decidere [D] insieme la lotta in [A] assemblea.
[G] E tutto che [D] sembrava pronto [G] per fare la [F#m] rivoluzione.
[G] Ma era una tua immagine [A] o soltanto una [D] bella intenzione.
[C]
[D] E allora è venuto il periodo dei lunghi discorsi.
Ripartire da zero [A] e occuparsi un [G] momento di noi.
[D] Affrontare la crisi, parlare, [Bm] parlare, sfogarsi.
[G] E guardarsi di [D] dentro per [A] sapere chi sei.
[G] E c'era l [D]'orgoglio di capire [G] e poi la [F#m] certezza di una svolta.
[G] Come se capire la [A] crisi voglia dire che [D] la crisi è risolta.
E allora ti torna la voglia di fare un'azione.
Ma ti sfugge di mano [A] e si unisca [G] ogni gesto che fai.
[D] La sola certezza che resta è la [Bm] tua confusione.
[G] Il vantaggio di [D] avere coscienza di [A] quello che sei.
[G] Ma il fatto di [D] avere la coscienza [G] che sei nella [F#m] merda più totale.
[G] È l'unica [A] sostanziale differenza da [D] un borghese normale.
E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti.
Come retucci, [A] laceri e stanchi, [G] come inutili eroi.
[D] Non le vende perdute per strada e le [Bm] fasce sui volti.
[G] Già vent'anni siamo [D] qui a raccontare ai [A] nipoti che noi.
[G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
[G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
[C] [G] [D] [F]
[N]
Out o in, this is the problem.
Fuori o dentro, question.
Oddio mio.
[G] Fuori o dentro.
È più facile dal di dentro riuscire a modificare l'ingranaggio primmente schiacciante del sistema e dell'incontrollata produzione
oppure dal di fuori disinseriti e ribelli essere di esempio per il sovvertimento e per il sabotaggio del lavoro?
Andate a lavorare!
[F#] [E] Mio zio questo, [G#]
[B] colonnello.
[D] Buono però, mi ha educato lui, brava persona.
Andate a lavorare!
I giovani non hanno voglia di lavorare!
È vero, non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Lui è un appassionato di proverbi.
Rosso di sera, [N] bel tempo.
A quelli meteorologici non gli piacciono.
Lui sa proverbi solo per l'onestà.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che le multinazionali nel regno dei cieli.
Variante, fantasioso per un colonnello.
Chissà cosa non inventa per la mia situazione.
[E] Tanto sta il compagno fuori che ci lascia lo zampino.
Oddio mio.
Sembrerà strano ma in casa mi hanno un po' contaminato con certe sane tradizioni.
Il lavoro nobilita l'uomo, si ruba un ago, poi un bue [D#] e si finisce per vendere la propria [E] madre.
Non è mica facile liberarsi dall'onestà.
Ma ora la pentola bolle.
Anche se quelle cose lì ce ne vuole per sbarazzarsene.
Ti entrano dentro da piccolo e tornano a terrorizzarti quando stai per rubare l'ago.
Che debolezza.
Per liberarsene si può solo contare sull'urgenza delle cose e sulla voglia di rovesciare tutto.
E ora la pentola bolle.
Tra poco solleverai il coperchio, il vaso di Pandora.
Ma per fortuna l'urgenza delle cose è enorme.
Non si può aspettare.
Bisogna vendere la propria madre.
[D] Altro che con l'anine.
[C]
[D] [G]
E allora è [A] venuta la voglia di [D] rompere tutto.
Le nostre famiglie, [A] gli armadi, le [G] chiese, i notai.
I [D] banchi di scuola, [A] i parenti, le [Bm] 128.
[G] Trasformare in [D] coraggio la rabbia che è [A] dentro di noi.
[G] E tutto che [D] saltava in aria [G] e c'era un senso [F#m] di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
E allora [C]
[D] è venuto il momento di organizzarsi.
Di avere una linea [A] e di unirsi intorno [G] a un'idea.
[D] Dalle scuole, ai quartieri, alle fabbriche per [Bm] confrontarsi.
[G] E decidere [D] insieme la lotta in [A] assemblea.
[G] E tutto che [D] sembrava pronto [G] per fare la [F#m] rivoluzione.
[G] Ma era una tua immagine [A] o soltanto una [D] bella intenzione.
[C]
[D] E allora è venuto il periodo dei lunghi discorsi.
Ripartire da zero [A] e occuparsi un [G] momento di noi.
[D] Affrontare la crisi, parlare, [Bm] parlare, sfogarsi.
[G] E guardarsi di [D] dentro per [A] sapere chi sei.
[G] E c'era l [D]'orgoglio di capire [G] e poi la [F#m] certezza di una svolta.
[G] Come se capire la [A] crisi voglia dire che [D] la crisi è risolta.
E allora ti torna la voglia di fare un'azione.
Ma ti sfugge di mano [A] e si unisca [G] ogni gesto che fai.
[D] La sola certezza che resta è la [Bm] tua confusione.
[G] Il vantaggio di [D] avere coscienza di [A] quello che sei.
[G] Ma il fatto di [D] avere la coscienza [G] che sei nella [F#m] merda più totale.
[G] È l'unica [A] sostanziale differenza da [D] un borghese normale.
E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti.
Come retucci, [A] laceri e stanchi, [G] come inutili eroi.
[D] Non le vende perdute per strada e le [Bm] fasce sui volti.
[G] Già vent'anni siamo [D] qui a raccontare ai [A] nipoti che noi.
[G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
[G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
[C] [G] [D] [F]
[N]
Key:
G
D
A
F#m
Bm
G
D
A
Oddio mio! _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ Out o in, _ this is the problem.
_ _ Fuori o dentro, _ question. _ _ _ _
Oddio mio.
_ [G] _ Fuori o dentro.
È più facile dal di dentro riuscire a modificare l'ingranaggio primmente schiacciante del sistema e dell'incontrollata produzione
oppure dal di fuori disinseriti e ribelli essere di esempio per il sovvertimento e per il sabotaggio del lavoro?
_ _ _ Andate a lavorare!
_ [F#] _ [E] Mio zio questo, _ [G#] _
[B] colonnello.
_ [D] Buono però, mi ha educato lui, brava persona.
Andate a lavorare!
I giovani non hanno voglia di lavorare!
_ È vero, _ non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Lui è un appassionato di proverbi.
Rosso di sera, [N] bel tempo.
A quelli meteorologici non gli piacciono.
Lui sa proverbi solo per l'onestà.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che le multinazionali nel regno dei cieli.
Variante, fantasioso per un colonnello.
Chissà cosa non inventa per la mia situazione. _
[E] _ Tanto sta il compagno fuori che ci lascia lo zampino.
Oddio mio.
_ Sembrerà strano ma in casa mi hanno un po' contaminato con certe sane tradizioni.
Il lavoro nobilita l'uomo, si ruba un ago, poi un bue [D#] e si finisce per vendere la propria [E] madre.
_ Non è mica facile liberarsi dall'onestà.
Ma ora la pentola bolle.
_ Anche se quelle cose lì ce ne vuole per sbarazzarsene.
Ti entrano dentro da piccolo e tornano a terrorizzarti quando stai per rubare l'ago.
Che debolezza.
Per liberarsene si può solo contare sull'urgenza delle cose e sulla voglia di rovesciare tutto.
E ora la pentola bolle.
Tra poco solleverai il coperchio, il vaso di Pandora.
Ma per fortuna l'urgenza delle cose è enorme.
Non si può aspettare.
_ Bisogna vendere la propria madre.
[D] Altro che con l'anine.
_ _ [C] _ _
[D] _ _ _ _ _ _ [G] _ _
_ _ _ E allora è [A] venuta la voglia di [D] rompere tutto.
_ Le nostre famiglie, [A] gli armadi, le [G] chiese, i notai.
I _ [D] banchi di scuola, [A] i parenti, le [Bm] 128.
_ _ _ [G] Trasformare in [D] coraggio la rabbia che è [A] dentro di noi.
_ _ [G] E tutto che [D] saltava in aria [G] e c'era un senso [F#m] di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
E allora _ _ [C] _ _
[D] è venuto il momento di organizzarsi. _
Di avere una linea [A] e di unirsi intorno [G] a un'idea. _ _
[D] Dalle scuole, ai quartieri, alle fabbriche per [Bm] confrontarsi. _
[G] E decidere [D] insieme la lotta in [A] assemblea. _ _
[G] E tutto che [D] sembrava pronto [G] per fare la [F#m] rivoluzione.
[G] Ma era una tua immagine [A] o soltanto una [D] bella intenzione.
[C] _ _
[D] _ _ _ _ E allora è venuto il periodo dei lunghi discorsi.
_ Ripartire da zero [A] e occuparsi un [G] momento di noi.
_ _ [D] Affrontare la crisi, parlare, [Bm] parlare, sfogarsi.
_ [G] E guardarsi di [D] dentro per [A] sapere chi sei.
_ [G] E c'era l [D]'orgoglio di capire [G] e poi la [F#m] certezza di una svolta.
[G] Come se capire la [A] crisi voglia dire che [D] la crisi è risolta.
_ E allora ti torna la voglia di fare un'azione.
_ Ma ti sfugge di mano [A] e si unisca [G] ogni gesto che fai.
_ [D] La sola certezza che resta è la [Bm] tua confusione.
_ [G] Il vantaggio di [D] avere coscienza di [A] quello che sei.
_ [G] Ma il fatto di [D] avere la coscienza [G] che sei nella [F#m] merda più totale.
[G] È l'unica [A] sostanziale differenza da [D] un borghese normale.
_ E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti.
_ Come retucci, [A] laceri e stanchi, [G] come inutili eroi.
_ [D] Non le vende perdute per strada e le [Bm] fasce sui volti.
_ [G] Già vent'anni siamo [D] qui a raccontare ai [A] nipoti che noi.
_ _ [G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
_ _ [G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
_ _ _ [C] _ _ [G] _ [D] _ _ _ _ _ [F] _ _
_ _ [N] _ _ _ _ _ _
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_ _ Out o in, _ this is the problem.
_ _ Fuori o dentro, _ question. _ _ _ _
Oddio mio.
_ [G] _ Fuori o dentro.
È più facile dal di dentro riuscire a modificare l'ingranaggio primmente schiacciante del sistema e dell'incontrollata produzione
oppure dal di fuori disinseriti e ribelli essere di esempio per il sovvertimento e per il sabotaggio del lavoro?
_ _ _ Andate a lavorare!
_ [F#] _ [E] Mio zio questo, _ [G#] _
[B] colonnello.
_ [D] Buono però, mi ha educato lui, brava persona.
Andate a lavorare!
I giovani non hanno voglia di lavorare!
_ È vero, _ non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Lui è un appassionato di proverbi.
Rosso di sera, [N] bel tempo.
A quelli meteorologici non gli piacciono.
Lui sa proverbi solo per l'onestà.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che le multinazionali nel regno dei cieli.
Variante, fantasioso per un colonnello.
Chissà cosa non inventa per la mia situazione. _
[E] _ Tanto sta il compagno fuori che ci lascia lo zampino.
Oddio mio.
_ Sembrerà strano ma in casa mi hanno un po' contaminato con certe sane tradizioni.
Il lavoro nobilita l'uomo, si ruba un ago, poi un bue [D#] e si finisce per vendere la propria [E] madre.
_ Non è mica facile liberarsi dall'onestà.
Ma ora la pentola bolle.
_ Anche se quelle cose lì ce ne vuole per sbarazzarsene.
Ti entrano dentro da piccolo e tornano a terrorizzarti quando stai per rubare l'ago.
Che debolezza.
Per liberarsene si può solo contare sull'urgenza delle cose e sulla voglia di rovesciare tutto.
E ora la pentola bolle.
Tra poco solleverai il coperchio, il vaso di Pandora.
Ma per fortuna l'urgenza delle cose è enorme.
Non si può aspettare.
_ Bisogna vendere la propria madre.
[D] Altro che con l'anine.
_ _ [C] _ _
[D] _ _ _ _ _ _ [G] _ _
_ _ _ E allora è [A] venuta la voglia di [D] rompere tutto.
_ Le nostre famiglie, [A] gli armadi, le [G] chiese, i notai.
I _ [D] banchi di scuola, [A] i parenti, le [Bm] 128.
_ _ _ [G] Trasformare in [D] coraggio la rabbia che è [A] dentro di noi.
_ _ [G] E tutto che [D] saltava in aria [G] e c'era un senso [F#m] di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
E allora _ _ [C] _ _
[D] è venuto il momento di organizzarsi. _
Di avere una linea [A] e di unirsi intorno [G] a un'idea. _ _
[D] Dalle scuole, ai quartieri, alle fabbriche per [Bm] confrontarsi. _
[G] E decidere [D] insieme la lotta in [A] assemblea. _ _
[G] E tutto che [D] sembrava pronto [G] per fare la [F#m] rivoluzione.
[G] Ma era una tua immagine [A] o soltanto una [D] bella intenzione.
[C] _ _
[D] _ _ _ _ E allora è venuto il periodo dei lunghi discorsi.
_ Ripartire da zero [A] e occuparsi un [G] momento di noi.
_ _ [D] Affrontare la crisi, parlare, [Bm] parlare, sfogarsi.
_ [G] E guardarsi di [D] dentro per [A] sapere chi sei.
_ [G] E c'era l [D]'orgoglio di capire [G] e poi la [F#m] certezza di una svolta.
[G] Come se capire la [A] crisi voglia dire che [D] la crisi è risolta.
_ E allora ti torna la voglia di fare un'azione.
_ Ma ti sfugge di mano [A] e si unisca [G] ogni gesto che fai.
_ [D] La sola certezza che resta è la [Bm] tua confusione.
_ [G] Il vantaggio di [D] avere coscienza di [A] quello che sei.
_ [G] Ma il fatto di [D] avere la coscienza [G] che sei nella [F#m] merda più totale.
[G] È l'unica [A] sostanziale differenza da [D] un borghese normale.
_ E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti.
_ Come retucci, [A] laceri e stanchi, [G] come inutili eroi.
_ [D] Non le vende perdute per strada e le [Bm] fasce sui volti.
_ [G] Già vent'anni siamo [D] qui a raccontare ai [A] nipoti che noi.
_ _ [G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
_ _ [G] Noi [D] buttavamo tutto in aria [G] e c'era un [F#m] senso di vittoria.
[G] Come se tenesse [A] conto del coraggio [D] la storia.
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