Chords for Gipo Farassino - Case di Ringhiera [Tratto da: Memoro la Banca della Memoria]

Tempo:
99.35 bpm
Chords used:

G

D

Ab

C

Gb

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Gipo Farassino - Case di Ringhiera [Tratto da: Memoro la Banca della Memoria] chords
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Io sono nato in una casa di ringhiera, le cosiddette case di ringhiera,
le case con crescio comune, con i pallatoi, [Bb] su [D] ogni pallatoio abitano 2 o 3 famiglie,
al fondo c'era il cesso [G] in comune, tutti andavano in cesso in comune,
io sono nato a Torino al 6 di via 1, via 1 di queste case di ringhiera,
cesso ovore mentre magari stavo mangiando [C] passavo alla signora Pucco
col giornale sotto il [D] braccio perché capivi che c'era la signora Pucco, buon appetito,
[Ab] ed era tutto sommato, [Db]
non era per [N] noi una cosa debilitante perché eravamo tutti poveri,
quindi come [G] se non lo fosse, [G] io [C] sono stato povero ma [E] non [D] mi sono mai reso conto di essere povero,
non è empatissimo essere [N] povero perché tutti erano così,
Carlo [Eb] che era lo più [C] operaico, [B] gli uomini che [F] vedevi poco quando arrivavano
si [D] fermavano prima all'osteria sotto e magari arrivavano, [Eb] molti arrivavano con la [C] giacca,
quando avevano la [F] giacca ripuntata [Eb] sulle spalle marcava male perché doveva dire
che erano [N] umbriacchi, avevano doffato il piede, e quindi [D] c'era il pro e il contro,
c'era [G] il pro che era una specie di [F] comune in cui tutti si conoscevano perché il massimo avevano tre piani
quindi sapevi chi abitava [Eb] in ogni piazza, [Ab] c'era la [F] portinaia che tutti bestemmiavano e lei bestemmiava [G] gli altri,
era [Gb] una famiglia che costituiva anche dal punto di vista della sicurezza un antifurto,
perché con tutta questa gente che continuava [G] a andare sui barchi, una sera un [C] malintenzionato
[Gb] cercava e [Ab] trovava una scusa e si era andata, [D] tutti si dormiva con la, [N]
non c'era sicurezza,
c'era una porta a vetro [Ab] e chiudevano la sera prima [E] di andare a dormire,
anche perché da rubare c'era poco, [Ab] infatti i più grandi furchi [N] in queste case avvenivano
quelli che chiamavano la stendeua, c'erano quelle donne che dimenticavano le cose [G] che avevano lavate,
stese, poter guardare le lenzuole che avevano più tempo per asciugare [Gb] eccetera,
e qualcuno passava la notte, faceva le pulizie, [G] faceva [Ab] il corretto al proprio figlio,
[Gb] c'erano le cose invece poi di foclore, [Fm] perché ognuna di queste famiglie coltivava
e si vedeva che [Ab] davanti alla sua porta su questo [C] balcone c'erano i vasi di Geranium
che aveva [E] Geranium, che aveva le viole, [G]
e tutti andavano a guardare,
[Fm] i fiori [Cm] più belli, [G] curarli, io guardo i miei come sono belli, ora i suoi,
[A] e [G] le liti tra le madri, [Fm] perché [E] le liti tra le madri, [C] tra i balconi,
[G] che litavano per le figlie, perché magari [D] la mia figlia è più bella [Eb] della sua,
la sua è più bella [Gb] della mia, allora guardavano, si [G] spiavano,
e dicevano, allora venivano fuori, al [N] mattino dicevano,
e lei dica a sua [E] figlia quando arriva a casa alle tre di [G] notte con quei tacchi,
che perso le scale, che sveglia tutto il casettano,
e dicevano, guarda che lei [N] si sveglia perché mia figlia non ha quei tacchi,
li mette [D] soltanto il sabato quando va a ballare, e la sera viene qua,
ah ma che buoni [Bb] abiti la sua figlia, si la [Eb] sua più tonto,
[N] non viene neanche Carla, e chi c'ha tra loro,
ma come, fai turni, ma fai turni, ma che, e lì i liti della madonna,
e [Gm] andavano anche divertenti queste cose,
[Gb] e i bambini più [D] piccoli, che si prendevano a vido,
si aspettava sempre [Eb] [D] l'omino col carretto che [N] arrivava,
sopra il carretto i pianoforti, una novella, quei pianoforti,
che cantavano, che suonavano, li caricavano,
e suonavano le canzoni di Limona, allora c'era Limona, Limonero,
Amapola, tutti questi grandi successi,
sentivi soltanto dalla radio, [D] e li mettevano dentro questi,
il pianoforte a Manuvia si chiamava, [G] il pianoforte a Maninia,
che poi li adoperavano, [A] alcuni [Gb] anche li mettevano dentro,
alle sale della Barca, un [Ab] locale dove c'erano i circoli politici,
avevano [D] in un angolo di questi pianoforti,
che quando ballavano c [Am]'era sempre uno al [Gb] tetto lì,
che ogni tanto andava in giro alla Maninia,
e [Ab] creava musica, insomma,
che comunque [Eb] dava la scusa di poter [G] ballare,
[A] e tutte queste cose [N] si portavano dietro,
tutta [D] una storia, di storie, soprattutto i muri che parlavano,
i muri ne avevano visto [G] chissà quanti colori,
[D] i muri di fatti sono ancora lì perché ci sono ancora lì,
che [Gb] aspettano chi?
Nuovi [G] inquirini, gente che è raggiunta,
in queste case un certo [Abm] piccolo tenore [D] di vita,
dice ma ce la facciamo, facciamo il passo,
[D]
e si affittano o vanno nel futuro in mutuo [F] per comprare un appartamentino,
vivono in una casa [B] che magari abbia i servizi,
che abbia il bagno, il caldo, [C] che abbia anche l [N]'ascensore,
e lasciano liberi questi dialogi
[F] che vengono sistematicamente [Ab]
occupati
da altri disperati che [C] possono permettersi solo di uscire,
[Ab] che comunque è un discorso di umanità
che [Gb] continua nel tempo,
che non era solo [Em] tipico della [C] mia città,
in tutte le grandi città c'erano questi [D] quartieri
[Ab] noi li chiamavamo [F] le barriere, altri li chiamavano i rioni,
altri li chiamavano i [Eb] borgati,
[Ab] noi abitati da gente [B] di un certo distanco popolare e popolare.
[Bm] [N]
Key:  
G
2131
D
1321
Ab
134211114
C
3211
Gb
134211112
G
2131
D
1321
Ab
134211114
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_ _ _ _ Io sono nato in una casa di ringhiera, le cosiddette case di ringhiera,
le case con crescio comune, con i pallatoi, _ _ [Bb] su [D] ogni pallatoio abitano 2 o 3 famiglie,
al fondo c'era il cesso [G] _ in comune, tutti andavano in cesso in comune,
io sono nato a Torino al 6 di via 1, via 1 di queste case di ringhiera,
_ cesso ovore mentre magari stavo mangiando [C] passavo alla signora Pucco
col giornale sotto il [D] braccio perché capivi che c'era la signora Pucco, buon appetito,
[Ab] _ ed era _ tutto sommato, _ [Db]
non era per [N] noi una cosa _ debilitante perché eravamo tutti poveri,
quindi come [G] se non lo fosse, [G] io [C] sono stato povero ma [E] non [D] mi sono mai reso conto di essere povero,
non è empatissimo essere [N] povero perché tutti erano così,
Carlo [Eb] che era lo più [C] operaico, [B] gli uomini che [F] vedevi poco quando arrivavano
si [D] fermavano prima all'osteria sotto e magari arrivavano, [Eb] molti arrivavano con la [C] giacca,
quando avevano la [F] giacca ripuntata [Eb] sulle spalle marcava male perché doveva dire
che erano [N] umbriacchi, avevano doffato il piede, e quindi [D] c'era il pro e il contro,
c'era [G] il pro che era una specie di [F] comune in cui tutti si conoscevano perché il massimo avevano tre piani
quindi sapevi chi abitava [Eb] in ogni piazza, [Ab] c'era la [F] portinaia che tutti bestemmiavano e lei bestemmiava [G] gli altri,
era [Gb] una famiglia che costituiva anche dal punto di vista della sicurezza un antifurto,
_ perché con tutta questa gente che continuava [G] a andare sui barchi, una sera un [C] malintenzionato _
_ _ [Gb] cercava e [Ab] trovava una scusa e si era andata, _ _ [D] _ tutti si dormiva con la, [N] _
non c'era sicurezza,
c'era _ una porta a vetro [Ab] e chiudevano la sera prima [E] di andare a dormire,
anche perché da rubare c'era poco, [Ab] infatti i più grandi furchi [N] in queste case avvenivano
quelli che chiamavano la stendeua, c'erano quelle donne che dimenticavano _ le cose [G] che avevano lavate,
stese, poter guardare le lenzuole che avevano più tempo per asciugare [Gb] eccetera,
e qualcuno passava la notte, faceva le pulizie, [G] faceva _ [Ab] il corretto al proprio figlio,
_ [Gb] c'erano le cose invece poi di _ foclore, [Fm] perché ognuna di queste famiglie coltivava
e si vedeva che [Ab] davanti alla sua porta su questo [C] balcone c'erano i vasi di Geranium
che aveva [E] Geranium, che aveva le viole, [G] _
e tutti andavano a guardare,
[Fm] i fiori [Cm] più belli, [G] curarli, io guardo i miei come sono belli, ora i suoi,
[A] e _ _ _ [G] le liti tra le madri, [Fm] perché [E] le liti tra le madri, [C] tra i balconi,
[G] che _ litavano per le figlie, perché magari [D] la mia figlia è più bella [Eb] della sua,
la sua è più bella [Gb] della mia, allora guardavano, si [G] spiavano, _
e dicevano, allora venivano fuori, al [N] mattino dicevano,
e lei dica a sua [E] figlia quando arriva a casa alle tre di [G] notte con quei tacchi,
che perso le scale, che sveglia tutto il casettano,
e dicevano, guarda che lei [N] si sveglia perché mia figlia non ha quei tacchi,
li mette [D] soltanto il sabato quando va a ballare, e la sera viene qua,
ah ma che buoni [Bb] abiti la sua figlia, si la [Eb] sua più tonto,
[N] non viene neanche Carla, e chi c'ha tra loro,
ma come, fai turni, ma fai turni, ma che, e lì i liti della madonna, _
e [Gm] andavano anche divertenti queste cose,
[Gb] e i bambini più [D] piccoli, che si prendevano a vido,
si aspettava sempre _ [Eb] [D] l'omino col carretto che [N] arrivava,
sopra il carretto i pianoforti, una novella, quei pianoforti,
_ _ che cantavano, che suonavano, li caricavano,
e suonavano le canzoni di Limona, allora c'era Limona, Limonero,
_ Amapola, tutti questi grandi successi,
_ sentivi soltanto dalla radio, [D] e li mettevano dentro questi,
il pianoforte a Manuvia si chiamava, [G] il pianoforte a Maninia,
che poi li adoperavano, [A] alcuni [Gb] anche li mettevano dentro,
alle sale della Barca, un [Ab] locale dove c'erano i circoli politici,
avevano [D] in un angolo di questi pianoforti,
che quando ballavano c [Am]'era sempre uno al [Gb] tetto lì,
che ogni tanto andava in giro alla Maninia,
e _ [Ab] creava musica, insomma,
che comunque _ [Eb] dava la scusa di poter [G] ballare,
[A] e tutte queste cose [N] _ si portavano dietro,
tutta [D] una storia, di storie, soprattutto i muri che parlavano,
i muri ne avevano visto [G] chissà quanti colori,
[D] i muri di fatti sono ancora lì perché ci sono ancora lì,
che [Gb] aspettano chi? _
Nuovi [G] inquirini, gente che è raggiunta,
_ in queste case un certo _ _ [Abm] _ piccolo tenore [D] di vita,
dice ma ce la facciamo, facciamo il passo,
[D]
e si affittano o vanno nel futuro in mutuo [F] per comprare un appartamentino,
vivono in una casa [B] che magari abbia i servizi,
che abbia il bagno, il caldo, [C] che abbia anche l [N]'ascensore,
e lasciano liberi questi dialogi
[F] che vengono sistematicamente [Ab]
occupati
da altri disperati che [C] possono permettersi solo di uscire,
[Ab] che comunque è un discorso di umanità
che _ [Gb] continua nel tempo,
che non era solo [Em] tipico della [C] mia città,
in tutte le grandi città c'erano questi _ [D] quartieri
_ [Ab] noi li chiamavamo [F] le barriere, altri li chiamavano i rioni,
altri li chiamavano i [Eb] borgati, _ _
_ [Ab] noi abitati da gente [B] di un certo distanco popolare e popolare.
[Bm] _ _ [N] _ _

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