Chords for GUAGLIONE, Raffaele Viviani.

Tempo:
115.65 bpm
Chords used:

C

G

Em

E

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Show Tuner
GUAGLIONE, Raffaele Viviani. chords
Start Jamming...
[G]
[C]
[G]
[C]
Quando giocavo struma, [Em] Alice [C] e Fiorella, [Em] a ciaccia ammazzeppiva zoiuogare [C] frummella,
stevi naca paretta nei figli e bona mamma, e me scordavo solita che me vorrevi fare.
E come [G] ci [C] sfrenavamo, sempre in sorore, e mamma ci lavava una minuta e quattro,
giunché fatte cagane per indrazzate per far preda, saliuto in coppa all'astra che panna ria cometa.
Qua mare ci manavamo spisse con tutti i panni, e in golla ci asciuttavamo senza prendere l'aria.
E guardi, sempre a sfotterla per fare scottatuna, ma i vodi ci afferravano con schiaffa e scottatuna,
e a casa ci portavano tupatoli a imparà, e manche i figli loro si avevano educato.
A dodici anni, a tredici, tanta piezza e stucciuna, [G] che a niente [C] mai capivano perché sempre boglioni.
A scuola ci assalamamo a partita che fa foia, o chi ho struito un massimo faceva fimma solo.
Senza studi, senza arte e senza parte, tornevamo a pace aperta.
Femme, namine, carte, dichiaramenti, appiccica, e cio' reggiovantù, ci guardate in tanto carcere senza potere a [G] scicchio.
[C] Io quando sto a liscio, e fiorella, a ciaccia, a mazza e piva, solo io con le formelle, ma a dodici anni, a tredici, che la famma non capisco.
Dicevano non può [G] essere, [C] la vita è da fare, peghiamoci la barca, la fai la mia, fa tu.
Qua e i [G]
[C] guagliò, da Fèlevi.
[E]
Key:  
C
3211
G
2131
Em
121
E
2311
C
3211
G
2131
Em
121
E
2311
Show All Diagrams
Chords
NotesBeta
Download PDF
Download Midi
Edit This Version
Hide Lyrics Hint
[G] _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ [C] _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ [G] _ _
[C] _ _ _ _ _ _ _ _
Quando giocavo struma, [Em] Alice [C] e Fiorella, [Em] a ciaccia ammazzeppiva zoiuogare [C] frummella,
stevi naca paretta nei figli e bona mamma, e me scordavo solita che me vorrevi fare.
_ E come [G] ci [C] sfrenavamo, sempre in sorore, e mamma ci lavava una minuta e quattro,
giunché fatte cagane per indrazzate per far preda, saliuto in coppa all'astra che panna ria cometa.
Qua mare ci manavamo spisse con tutti i panni, e in golla ci asciuttavamo senza prendere l'aria.
E guardi, sempre a sfotterla per fare scottatuna, ma i vodi ci afferravano con schiaffa e scottatuna,
e a casa ci portavano tupatoli a imparà, _ e manche i figli loro si avevano educato.
A dodici anni, a tredici, tanta piezza e stucciuna, [G] che a niente [C] mai capivano perché sempre boglioni.
A scuola ci assalamamo a partita che fa foia, o chi ho struito un massimo faceva fimma solo. _ _ _
Senza studi, senza arte e senza parte, tornevamo a pace aperta.
Femme, namine, carte, dichiaramenti, appiccica, e cio' _ reggiovantù, ci guardate in tanto carcere senza potere a [G] scicchio.
[C] _ Io quando sto a _ liscio, e fiorella, a ciaccia, a mazza e piva, solo io con le formelle, ma a dodici anni, a tredici, che la famma non capisco. _
Dicevano non può [G] essere, [C] la vita è da fare, _ peghiamoci la barca, la fai la mia, fa tu. _
_ _ _ Qua e i _ _ _ _ _ [G] _ _
[C] guagliò, da Fèlevi. _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ [E] _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _