Chords for LA LEGGERA - Caterina Bueno
Tempo:
114.55 bpm
Chords used:
D
A
G
E
C#m
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret

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[D] [A] [D] Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì.
Con che che si vacilla, [A] vacillerà il governo, ma non vacilla mai la leggera [D] nell'inverno.
Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì.
[A]
[D] [G] A
[D]
[G] chi lavora una [D] sardina, a chi non lavora una gallina, e col promettere e poi col [G]
rimandare ci hanno insegnato a star senza mangiare.
[D] Con i nostri figli si vive d'acqua fresca e di [G] sbavigli.
E alla [D] leggera che poi [G] ne importa, la piglia, [D] la porta e via la [G] leva.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera e [G] canterai tutti.
E [D] [G]
[D] [G]
alla [D] leggera che poi [G] ne importa, la [D] piglia, la porta e via la [G] se ne va.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [B] forza che [D] mai più, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza che mai più, verrà la primavera e canterai [G] tutti.
[D] [G]
[D] [G]
Senza stivali e [D] tutti tacconai, la leggera giù a tremare e a tirare il [G] campanè.
E alla [D] leggera che poi ne [G] importa, la piglia, [D] la porta e via la se [G] ne va.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera, e [G] alla leggera.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera la mare [G]
scappiè.
[D]
[G]
[D]
[G] [A] Il [E] lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al lavoro a diù.
[A]
[D] Il lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al [A] lavoro a diù.
Il [E] martedì è giorno [A] di mercato, non ho [E] lavorato, non voglio lavorare.
[A] Il
[D] lunedì la [A]
[E] leggera non [A] permette, che la leggera la vada al lavoro a diù.
[E] Il mercoledì io vado [A] sul lavoro, piglio [E] la cazzola, mi metto al lavoro a [A] diù.
Piglio [D] la cazzola, mi [A] asciugo il marcello, proprio [E] per quello non voglio [A] lavorare.
Il [E] giovedì poi, è il [A] giorno dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole in lavoro [C#m] a [A] diù.
Il [D] giovedì poi, è il giorno [A] dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole [A] in lavoro a diù.
Il [E] venerdì poi, è morto [A] Gesù Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [C#m] lavorare a [A] diù.
Il [D] venerdì poi, è morto Gesù [A] Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [A] lavorare a diù.
[E] Il sabato poi, io vado [A] in un cantone, [E] aspetto il padrone che mi venga a [A] pagà.
Lirullalì lirillero.
Il [D] sabato poi, io vado in [A] un cantone, aspetto [E] il padrone che mi venga [A] a pagà.
E [E] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica e il [C#m] padrone.
[A] Lirullalì lirillero.
E [D] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica [A] e il padrone.
[D] La forza [A]
[E] leggera che canta [A] il cucù, [D]
un bacio [A] alla mamma [E] in Italia [A] mai più.
[D] Il [G]
[D]
[G]
secolo presente qui [D] ci lascia, il 1900 [G] si avvicina, la fame è già un dipinto [D] sulla faccia, e per guarirlo non c'è la [G]
medicina.
E colui che chiacchia e fa, lo vogliamo [D] sfantiglia, vestito in questa America, vestito in [G] questa [C]
[G]
[D]
[G]
[C]
[G] America.
[D] E la bravura qua.
[G]
Con che che si vacilla, [A] vacillerà il governo, ma non vacilla mai la leggera [D] nell'inverno.
Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì.
[A]
[D] [G] A
[D]
[G] chi lavora una [D] sardina, a chi non lavora una gallina, e col promettere e poi col [G]
rimandare ci hanno insegnato a star senza mangiare.
[D] Con i nostri figli si vive d'acqua fresca e di [G] sbavigli.
E alla [D] leggera che poi [G] ne importa, la piglia, [D] la porta e via la [G] leva.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera e [G] canterai tutti.
E [D] [G]
[D] [G]
alla [D] leggera che poi [G] ne importa, la [D] piglia, la porta e via la [G] se ne va.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [B] forza che [D] mai più, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza che mai più, verrà la primavera e canterai [G] tutti.
[D] [G]
[D] [G]
Senza stivali e [D] tutti tacconai, la leggera giù a tremare e a tirare il [G] campanè.
E alla [D] leggera che poi ne [G] importa, la piglia, [D] la porta e via la se [G] ne va.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera, e [G] alla leggera.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera la mare [G]
scappiè.
[D]
[G]
[D]
[G] [A] Il [E] lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al lavoro a diù.
[A]
[D] Il lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al [A] lavoro a diù.
Il [E] martedì è giorno [A] di mercato, non ho [E] lavorato, non voglio lavorare.
[A] Il
[D] lunedì la [A]
[E] leggera non [A] permette, che la leggera la vada al lavoro a diù.
[E] Il mercoledì io vado [A] sul lavoro, piglio [E] la cazzola, mi metto al lavoro a [A] diù.
Piglio [D] la cazzola, mi [A] asciugo il marcello, proprio [E] per quello non voglio [A] lavorare.
Il [E] giovedì poi, è il [A] giorno dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole in lavoro [C#m] a [A] diù.
Il [D] giovedì poi, è il giorno [A] dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole [A] in lavoro a diù.
Il [E] venerdì poi, è morto [A] Gesù Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [C#m] lavorare a [A] diù.
Il [D] venerdì poi, è morto Gesù [A] Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [A] lavorare a diù.
[E] Il sabato poi, io vado [A] in un cantone, [E] aspetto il padrone che mi venga a [A] pagà.
Lirullalì lirillero.
Il [D] sabato poi, io vado in [A] un cantone, aspetto [E] il padrone che mi venga [A] a pagà.
E [E] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica e il [C#m] padrone.
[A] Lirullalì lirillero.
E [D] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica [A] e il padrone.
[D] La forza [A]
[E] leggera che canta [A] il cucù, [D]
un bacio [A] alla mamma [E] in Italia [A] mai più.
[D] Il [G]
[D]
[G]
secolo presente qui [D] ci lascia, il 1900 [G] si avvicina, la fame è già un dipinto [D] sulla faccia, e per guarirlo non c'è la [G]
medicina.
E colui che chiacchia e fa, lo vogliamo [D] sfantiglia, vestito in questa America, vestito in [G] questa [C]
[G]
[D]
[G]
[C]
[G] America.
[D] E la bravura qua.
[G]
Key:
D
A
G
E
C#m
D
A
G
[D] _ [A] _ [D] _ _ _ _ Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì.
Con che che si _ vacilla, _ _ _ [A] vacillerà il governo, ma non _ vacilla mai la _ leggera [D] nell'inverno.
_ Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì. _ _ _ _
_ [A] _ _ _ _ _ _ _
_ [D] _ [G] A _ _ _ _
[D] _ _ _ _ _ _ _ _
[G] _ _ _ chi lavora una [D] sardina, a chi non lavora una gallina, e col promettere e poi col [G]
rimandare ci hanno insegnato a star senza mangiare.
[D] Con i nostri figli si vive d'acqua fresca e di _ [G] sbavigli.
E alla [D] _ leggera che poi [G] ne importa, la piglia, [D] la porta e via la [G] leva.
_ _ Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera e [G] canterai tutti.
E _ _ _ [D] _ _ [G] _ _
_ _ _ _ [D] _ _ [G] _ _
alla [D] _ leggera che poi [G] ne importa, la [D] piglia, la porta e via la [G] se ne va.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [B] forza che [D] mai più, verrà la primavera, verrà la [G] _ primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza che mai più, verrà la primavera e canterai [G] tutti. _ _
_ _ _ [D] _ _ [G] _ _ _
_ _ _ [D] _ [G] _ _ _ _
_ Senza stivali e [D] tutti tacconai, la leggera giù a tremare e a tirare il [G] _ campanè.
E alla [D] leggera che poi ne [G] importa, la piglia, [D] la porta e via la se [G] ne va.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera, e [G] alla leggera.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla _ leggera la mare [G] _
scappiè.
_ _ _ _ _ [D] _ _
_ _ _ _ _ [G] _ _ _
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_ _ _ [G] _ [A] _ _ Il [E] lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al lavoro a diù.
[A] _ _
_ _ _ [D] Il lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al [A] lavoro a diù.
Il [E] martedì è giorno [A] di mercato, non ho [E] lavorato, non voglio lavorare.
[A] Il _ _ _ _ _
[D] lunedì la _ [A] _ _ _ _
[E] _ leggera non _ [A] permette, che la leggera la vada al lavoro a diù.
[E] Il mercoledì io vado [A] sul lavoro, piglio [E] la cazzola, mi metto al lavoro a [A] diù. _
_ _ Piglio [D] la cazzola, mi [A] asciugo il marcello, proprio [E] per quello non voglio [A] lavorare.
Il [E] giovedì poi, è il [A] giorno dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole in lavoro [C#m] a [A] diù.
_ _ _ Il [D] giovedì poi, è il giorno [A] dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole [A] in lavoro a diù.
Il [E] venerdì poi, è morto [A] Gesù Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [C#m] lavorare a [A] diù.
Il _ _ _ [D] venerdì poi, è morto Gesù [A] Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [A] lavorare a diù.
[E] Il sabato poi, io vado [A] in un cantone, [E] aspetto il padrone che mi venga a [A] pagà.
Lirullalì lirillero.
Il [D] sabato poi, io vado in [A] un cantone, aspetto [E] il padrone che mi venga [A] a pagà.
E [E] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica e il [C#m] padrone.
[A] Lirullalì lirillero.
E [D] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica [A] e il padrone.
_ [D] La forza [A] _
[E] leggera che canta [A] il cucù, _ [D]
un bacio [A] alla mamma [E] in Italia [A] mai più.
[D] Il _ _ [G] _ _ _
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_ _ secolo presente qui [D] ci lascia, il 1900 [G] si _ avvicina, la fame è già un dipinto [D] sulla faccia, e per guarirlo non c'è la [G] _
medicina.
E colui che chiacchia e fa, lo vogliamo [D] sfantiglia, vestito in questa America, vestito in [G] questa _ _ _ _ _ _ _ [C] _
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_ _ _ _ _ [C] _ _ _
_ [G] America.
[D] E la bravura qua.
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Con che che si _ vacilla, _ _ _ [A] vacillerà il governo, ma non _ vacilla mai la _ leggera [D] nell'inverno.
_ Fa debito, fa debito, non ti [A] lascia affatì, se debito non fai, ti [D] toccherà morì. _ _ _ _
_ [A] _ _ _ _ _ _ _
_ [D] _ [G] A _ _ _ _
[D] _ _ _ _ _ _ _ _
[G] _ _ _ chi lavora una [D] sardina, a chi non lavora una gallina, e col promettere e poi col [G]
rimandare ci hanno insegnato a star senza mangiare.
[D] Con i nostri figli si vive d'acqua fresca e di _ [G] sbavigli.
E alla [D] _ leggera che poi [G] ne importa, la piglia, [D] la porta e via la [G] leva.
_ _ Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera, verrà la [G] primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza in su e in giù, verrà la primavera e [G] canterai tutti.
E _ _ _ [D] _ _ [G] _ _
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alla [D] _ leggera che poi [G] ne importa, la [D] piglia, la porta e via la [G] se ne va.
Fa forza leggera, fa forza leggera, fa [B] forza che [D] mai più, verrà la primavera, verrà la [G] _ primavera.
Fa forza leggera, fa [D] forza che mai più, verrà la primavera e canterai [G] tutti. _ _
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_ Senza stivali e [D] tutti tacconai, la leggera giù a tremare e a tirare il [G] _ campanè.
E alla [D] leggera che poi ne [G] importa, la piglia, [D] la porta e via la se [G] ne va.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla leggera, e [G] alla leggera.
Un soldo e cicca in tasta, un pezzo di pane in tre.
E [D] alla _ leggera la mare [G] _
scappiè.
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_ _ _ [G] _ [A] _ _ Il [E] lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al lavoro a diù.
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_ _ _ [D] Il lunedì la legge non [A] permette, che la [E] leggera la vada al [A] lavoro a diù.
Il [E] martedì è giorno [A] di mercato, non ho [E] lavorato, non voglio lavorare.
[A] Il _ _ _ _ _
[D] lunedì la _ [A] _ _ _ _
[E] _ leggera non _ [A] permette, che la leggera la vada al lavoro a diù.
[E] Il mercoledì io vado [A] sul lavoro, piglio [E] la cazzola, mi metto al lavoro a [A] diù. _
_ _ Piglio [D] la cazzola, mi [A] asciugo il marcello, proprio [E] per quello non voglio [A] lavorare.
Il [E] giovedì poi, è il [A] giorno dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole in lavoro [C#m] a [A] diù.
_ _ _ Il [D] giovedì poi, è il giorno [A] dei santi, noi [E] tutti quanti un si vuole [A] in lavoro a diù.
Il [E] venerdì poi, è morto [A] Gesù Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [C#m] lavorare a [A] diù.
Il _ _ _ [D] venerdì poi, è morto Gesù [A] Cristo, [E] nulla ho mai visto, non voglio [A] lavorare a diù.
[E] Il sabato poi, io vado [A] in un cantone, [E] aspetto il padrone che mi venga a [A] pagà.
Lirullalì lirillero.
Il [D] sabato poi, io vado in [A] un cantone, aspetto [E] il padrone che mi venga [A] a pagà.
E [E] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica e il [C#m] padrone.
[A] Lirullalì lirillero.
E [D] alla leggera, che poco [A] gliene importa, la [E] manda su ostia la fabbrica [A] e il padrone.
_ [D] La forza [A] _
[E] leggera che canta [A] il cucù, _ [D]
un bacio [A] alla mamma [E] in Italia [A] mai più.
[D] Il _ _ [G] _ _ _
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_ _ secolo presente qui [D] ci lascia, il 1900 [G] si _ avvicina, la fame è già un dipinto [D] sulla faccia, e per guarirlo non c'è la [G] _
medicina.
E colui che chiacchia e fa, lo vogliamo [D] sfantiglia, vestito in questa America, vestito in [G] questa _ _ _ _ _ _ _ [C] _
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_ [G] America.
[D] E la bravura qua.
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