Il Bar Della Rabbia Chords by Mannarino
Tempo:
71.7 bpm
Chords used:
C
G
A
Am
Em
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[C]
Quando un giudice punta il dito contro un povero fesso, nella mano stringhi e arte tre
dita che indicano se stesso.
A me, alza un dito per essere diverso, mi fa più fatica
che sposta tutto l'universo.
Sono a montagna, se Maumetto non viene, meglio, sto bene da
solo.
E' il proverbio era sbagliato.
So l'odore de' tappo de' vino che hanno rimanato indietro.
So i calli sulle ginocchia de' chi ha pregato tanto e non ha mai avuto.
E ce l'ho fegato,
aia.
So come il vento, vado ondome va, vado ondome va, ma sto sempre qua.
E' brindo a
[G] chi è come me, al bar [C] della rabbia.
E' più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' saffia.
So il giravvoto dell'anello cascato al dito della sposa, che poi l'ha
raccorto e me l'ha tirato.
E io gli ho detto, meglio, sto bene da solo.
Senza moglie e
senza voi.
E se me libero pure dei paesi tuoi, sto a cavallo.
E se me gira, faccio
fuori pure il cavallo.
Tanto vado a vino, mica a cavallo.
So al buco nero del dente
cascato al sorriso della fortuna.
E la cosa più sfortunata e pericolosa che mi è capitata
nella vita, è la vita.
Che una volta che nasci, giri, conosci, intrallazzi, ma dalla
vita vivo non ne esci.
Uno solo ce l'ha fatta, ma era raccomandato.
Io invece non c'ho nessuno
che mi pigna.
Meglio, se s'ammai, visti i tempi.
Ma se rinasco, me voglio rincarna'
in me stesso.
Con la promessa de famme fa più sesso.
E prego lo spirito santo del vino
dannata de mette ma venne i fiori pe la strada.
Che voglio regalarna' rosa a tutte le donne
che non me l'hanno data.
Come a dì, tie, che naso fa' na serenata.
E brido [G] a chi è
come me.
Arba' [C] della rabbia.
Oh della rabbia.
E più bevo e più sede [G] mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de sabbia.
Mammo, che viene sera [A] e c'è il [Am] tramonto.
Io non me guardo indietro.
[A] [C] Guardo il vento.
Quattro ragazzini hanno fatto un'astronave con [Am] po' de spazzatura.
[A] Vicino ai
secchioni, sotto alle mura dove [C] dietro non se vede e c'è un'aria scura scura.
Ma guardate
con quanta cura se fanno [A] la fantasia de' sta [Am] avventura.
Me mozzi con le labbra, me cullo,
[A] me tremano le [C] gambe de' paura.
Poi me fermo e penso.
Però che bella sta bella fregatura.
E
brido a chi è [G] come me.
Arba' [C] della rabbia.
E più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' [G] sabbia.
[Am] [Am] [Em]
[C] [N]
Quando un giudice punta il dito contro un povero fesso, nella mano stringhi e arte tre
dita che indicano se stesso.
A me, alza un dito per essere diverso, mi fa più fatica
che sposta tutto l'universo.
Sono a montagna, se Maumetto non viene, meglio, sto bene da
solo.
E' il proverbio era sbagliato.
So l'odore de' tappo de' vino che hanno rimanato indietro.
So i calli sulle ginocchia de' chi ha pregato tanto e non ha mai avuto.
E ce l'ho fegato,
aia.
So come il vento, vado ondome va, vado ondome va, ma sto sempre qua.
E' brindo a
[G] chi è come me, al bar [C] della rabbia.
E' più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' saffia.
So il giravvoto dell'anello cascato al dito della sposa, che poi l'ha
raccorto e me l'ha tirato.
E io gli ho detto, meglio, sto bene da solo.
Senza moglie e
senza voi.
E se me libero pure dei paesi tuoi, sto a cavallo.
E se me gira, faccio
fuori pure il cavallo.
Tanto vado a vino, mica a cavallo.
So al buco nero del dente
cascato al sorriso della fortuna.
E la cosa più sfortunata e pericolosa che mi è capitata
nella vita, è la vita.
Che una volta che nasci, giri, conosci, intrallazzi, ma dalla
vita vivo non ne esci.
Uno solo ce l'ha fatta, ma era raccomandato.
Io invece non c'ho nessuno
che mi pigna.
Meglio, se s'ammai, visti i tempi.
Ma se rinasco, me voglio rincarna'
in me stesso.
Con la promessa de famme fa più sesso.
E prego lo spirito santo del vino
dannata de mette ma venne i fiori pe la strada.
Che voglio regalarna' rosa a tutte le donne
che non me l'hanno data.
Come a dì, tie, che naso fa' na serenata.
E brido [G] a chi è
come me.
Arba' [C] della rabbia.
Oh della rabbia.
E più bevo e più sede [G] mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de sabbia.
Mammo, che viene sera [A] e c'è il [Am] tramonto.
Io non me guardo indietro.
[A] [C] Guardo il vento.
Quattro ragazzini hanno fatto un'astronave con [Am] po' de spazzatura.
[A] Vicino ai
secchioni, sotto alle mura dove [C] dietro non se vede e c'è un'aria scura scura.
Ma guardate
con quanta cura se fanno [A] la fantasia de' sta [Am] avventura.
Me mozzi con le labbra, me cullo,
[A] me tremano le [C] gambe de' paura.
Poi me fermo e penso.
Però che bella sta bella fregatura.
E
brido a chi è [G] come me.
Arba' [C] della rabbia.
E più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' [G] sabbia.
[Am] [Am] [Em]
[C] [N]
Key:
C
G
A
Am
Em
C
G
A
[C] _ _ _ _ _ _ _
Quando un giudice punta il dito contro un povero fesso, nella mano stringhi e arte tre
dita che indicano se stesso.
A me, alza un dito per essere diverso, mi fa più fatica
che sposta tutto l'universo.
_ Sono a montagna, se Maumetto non viene, meglio, sto bene da
solo.
E' il proverbio era sbagliato.
_ _ _ So l'odore de' tappo de' vino che hanno rimanato indietro.
So i calli sulle ginocchia de' chi ha pregato tanto e non ha mai avuto.
E ce l'ho fegato,
aia.
_ _ So come il vento, vado ondome va, vado ondome va, ma sto sempre qua. _ _
_ E' brindo a
[G] chi è come me, _ al bar [C] della rabbia.
_ E' più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' saffia.
_ _ _ So il giravvoto dell'anello cascato al dito della sposa, che poi l'ha
raccorto e me l'ha tirato.
E io gli ho detto, _ meglio, sto bene da solo.
Senza moglie e
senza voi.
E se me libero pure dei paesi tuoi, sto a cavallo.
_ E se me gira, faccio
fuori pure il cavallo.
Tanto vado a vino, mica a cavallo. _
_ _ _ So al buco nero del dente
cascato al sorriso della fortuna.
E la cosa più sfortunata e pericolosa che mi è capitata
nella vita, è la vita.
Che una volta che nasci, giri, conosci, intrallazzi, ma dalla
vita vivo non ne esci.
Uno solo ce l'ha fatta, ma era raccomandato.
_ Io invece non c'ho nessuno
che mi pigna.
Meglio, se s'ammai, visti i tempi. _ _
Ma se rinasco, me voglio rincarna'
in me stesso.
Con la promessa de famme fa più sesso.
E prego lo spirito santo del vino
dannata de mette ma venne i fiori pe la strada.
Che voglio regalarna' rosa a tutte le donne
che non me l'hanno data.
Come a dì, tie, che naso fa' na serenata.
E brido _ _ [G] a chi è _
come me.
_ Arba' [C] della rabbia.
Oh della rabbia. _ _ _ _
E _ _ più bevo e più sede [G] mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de sabbia. _ _ _
_ _ _ Mammo, che viene sera [A] e c'è il [Am] tramonto.
_ Io non me guardo indietro.
[A] [C] Guardo il vento.
_ _ Quattro ragazzini hanno fatto un'astronave con [Am] po' de spazzatura.
[A] _ Vicino ai
secchioni, sotto alle mura dove [C] dietro non se vede e c'è un'aria scura scura.
_ Ma guardate
con quanta cura se fanno [A] la fantasia de' sta [Am] avventura.
_ Me mozzi con le labbra, me cullo,
[A] me tremano le [C] gambe de' paura.
_ _ _ Poi me fermo e penso.
Però che bella sta bella fregatura.
E
brido a chi è [G] come me.
_ Arba' [C] della rabbia.
E più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' [G] sabbia.
_ _ _ [Am] _ _ [Am] _ _ [Em] _
[C] _ _ _ _ _ _ _ [N] _
Quando un giudice punta il dito contro un povero fesso, nella mano stringhi e arte tre
dita che indicano se stesso.
A me, alza un dito per essere diverso, mi fa più fatica
che sposta tutto l'universo.
_ Sono a montagna, se Maumetto non viene, meglio, sto bene da
solo.
E' il proverbio era sbagliato.
_ _ _ So l'odore de' tappo de' vino che hanno rimanato indietro.
So i calli sulle ginocchia de' chi ha pregato tanto e non ha mai avuto.
E ce l'ho fegato,
aia.
_ _ So come il vento, vado ondome va, vado ondome va, ma sto sempre qua. _ _
_ E' brindo a
[G] chi è come me, _ al bar [C] della rabbia.
_ E' più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' saffia.
_ _ _ So il giravvoto dell'anello cascato al dito della sposa, che poi l'ha
raccorto e me l'ha tirato.
E io gli ho detto, _ meglio, sto bene da solo.
Senza moglie e
senza voi.
E se me libero pure dei paesi tuoi, sto a cavallo.
_ E se me gira, faccio
fuori pure il cavallo.
Tanto vado a vino, mica a cavallo. _
_ _ _ So al buco nero del dente
cascato al sorriso della fortuna.
E la cosa più sfortunata e pericolosa che mi è capitata
nella vita, è la vita.
Che una volta che nasci, giri, conosci, intrallazzi, ma dalla
vita vivo non ne esci.
Uno solo ce l'ha fatta, ma era raccomandato.
_ Io invece non c'ho nessuno
che mi pigna.
Meglio, se s'ammai, visti i tempi. _ _
Ma se rinasco, me voglio rincarna'
in me stesso.
Con la promessa de famme fa più sesso.
E prego lo spirito santo del vino
dannata de mette ma venne i fiori pe la strada.
Che voglio regalarna' rosa a tutte le donne
che non me l'hanno data.
Come a dì, tie, che naso fa' na serenata.
E brido _ _ [G] a chi è _
come me.
_ Arba' [C] della rabbia.
Oh della rabbia. _ _ _ _
E _ _ più bevo e più sede [G] mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de sabbia. _ _ _
_ _ _ Mammo, che viene sera [A] e c'è il [Am] tramonto.
_ Io non me guardo indietro.
[A] [C] Guardo il vento.
_ _ Quattro ragazzini hanno fatto un'astronave con [Am] po' de spazzatura.
[A] _ Vicino ai
secchioni, sotto alle mura dove [C] dietro non se vede e c'è un'aria scura scura.
_ Ma guardate
con quanta cura se fanno [A] la fantasia de' sta [Am] avventura.
_ Me mozzi con le labbra, me cullo,
[A] me tremano le [C] gambe de' paura.
_ _ _ Poi me fermo e penso.
Però che bella sta bella fregatura.
E
brido a chi è [G] come me.
_ Arba' [C] della rabbia.
E più bevo e più [G] sede mi viene.
Sti bicchieri
so' [C] pieni de' [G] sabbia.
_ _ _ [Am] _ _ [Am] _ _ [Em] _
[C] _ _ _ _ _ _ _ [N] _