Chords for Scenetta ''La famiglia Miserina'' - Nino Taranto e Compagnia

Tempo:
64.65 bpm
Chords used:

G

Ab

F

Fm

Gm

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Scenetta ''La famiglia Miserina'' - Nino Taranto e Compagnia chords
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[Ab] [Fm] [Gm]
[Ab]
[G] Signora [N] terzo piano, signora miserino, chi e?
Sta saliendo un signore con certi cartomani, sta a dove la porta?
A me mi pare che e in rettaccia, ah, ue, vai qua senti, chiamo facci sempre
se la vado via e te la metti in macchina, ma grazie per te, vai qua, ma che fai chiangere?
Ma io non so che c'eri a chiangere, si, e chiangere per forza, no te facci
chiangere con un puro incazzo, e sta tu solo che muore, non me la ricaccia
ma si, ma che faccio questo mattino?
Mamma e me muore fà, mamma e me muore fà
Eh non vi sceno pure tu la stessa cosa, mamma e me muore fà, mi aianni
Si sento che una volta me raccomando e capito
Permesso, buongiorno
Accomodatevi prego
Il signor miserino Pasquale
Sono la signora miserina
Ma io che me ne faccio io, signor?
Io ho bisogno di vostro marito.
E come ne faccio io?
Quella mia si sceglie.
Parlate con me, è la stessa cosa.
Ah, sì?
Eh, va bene, mo vuoi di capo.
Dovete favorirmi 34.710 lire per pagamento di tasse arretrate.
Altrimenti, cara signora, mi dispiace, dovrò fare il pignoramento.
E' una parola, e come me dunque?
Ma avete visto il quadronello della mia famiglia?
Purtroppo l'ho visto, cara signora, ma io non ci posso fare niente.
Io sono il segutore d'ordine.
Ho pagato, ho sequestro.
Ma che ne sequestrai?
Sono una povera disgraziata,
tengo 4 uffici a carico, un marito a 4 anni disoccupato.
La mia casa è lo specchio della miseria, l'eroeficione della fama.
Ma vai a fare il pago.
E' va bene, e' va bene, signora, non vi avvidite, che vi devo dire, passerà.
Ma guarda, passò, mi ero rimasta solo lì a tesnotte per ragione di cosa.
Mi ha già avuto a vendere pure il chile.
Voi che dite?
Ma come, voi siete venduti il letto?
E non lo vedete che spettacolo?
E' verità che le povere creature
dormono per terra in cappella da rato.
Eh, lo vedo, lo vedo.
Ma che vuoi, amico?
Che vuoi, bellezza, ma che vuoi?
Che ti faccio da?
Io non tengo neanche l'occhio per piangere.
Mannaggia, bubà, mannaggia.
Io non lo posso fare questo mestiere, non lo posso fare.
Io sono troppo sensibile, io mi commuoco facilmente.
Guardate là che pena, quelle creature mi fanno una pena.
Ecco qua, venite qua.
Prendete, questi sono due mila lire, cercate di rimediare qualcosa per quei ragazzi.
Grazie, signore, grazie.
Prego, prego, non fate così.
Ma vostro marito sta proprio a spazzare la guattata.
Mio marito vuole dell'anno, vuole di guardarmi.
Ah, è quello?
La mummia egiziana, vedete, sono dieci giorni che non mangio.
Pure?
Non manco che ha forza di parlare.
Si capisce.
Mi risponde a gesti, a lettere muta.
Povera disgrazia.
Ma chi mi ha cercato, chi mi ha fatto venire questa mattina a me, guardate che mi ha fatto venire.
Venite qua, signore, venite.
Queste sono altre mila lire, scusatemi se non posso fare di più.
Ma per carità, voi già avete fatto troppo.
Non piangete, signore, non fate spartare l'anno, ma non piangete, vi prego.
E quanti figli avete detto che tenete?
Quattro, signore.
Quattro?
Ma io ne vedrei tre là.
Uh, uh, uh, ma mamma non mi faccio ricordare chi è là.
Oh, povero Giacconino.
Eh, che faccia la tua, che faccia.
Il povero Guaglioni [G] è andato con la campa incessata.
Cosa succede?
Quanto mi dispiace.
[Ab] Si sa che mio figlio è ricoverato e non lo posso nemmeno andare a trovare.
Ma perché non lo andate a trovare?
Chi ve lo proibisce?
Ma vedete, quello sta sopra un cartarello, ci vanno tre mesi per arrivare.
E a me i mezzi per prendere i mezzi, signore, in mezzo.
Eh già, questo pure è vero, è lontano, è vero.
Si [F] può fare, va fino là sopra e non lo porta niente.
Ce l'ha già portata, che sa, un picciolo fresco, un po' di frutto, qualche pozzoletta di cioccolata.
Avete ragione, avete ragione, eh, come mi capisco.
Ecco qua, queste sono altre 500 lire, portate un chilo di banane a vostro Giacconiello.
Ma no, signore, per carità, lasciate stare un atterezzo.
No, no, no, ve l'avete pegliato?
Ma no, signore.
Ve l'avete pegliato, se no me facete peggio a collare.
Ma voi lavorate come noi.
Parola d'oro e me peglio a collare.
Eh va bene, qua già vi volete colare, a Madonna ve lo rendo.
Grazie assai, grazie, io me ne vado, eh.
Vi farò accordare una proroga di un paio di mesi, va bene così?
A piacere vostro.
Arrivederci, arrivederci.
Arrivederci.
E tenetevi su, tenetevi su.
Con i papesini?
No, con i papesini, signore.
Sto dicendo tenetevi su con il morale, non vi dovete avvilire.
Signor.
Che è?
Signore, se avete tempo lunedì prossimo mi venite a trovare a Poggio Reale.
Ma perché, cambiate casa?
Sì.
E dove andate esattamente?
Eh, mica per me, sapete, io lo devo passare sul registro.
Sì, sì, passate.
Scusate tanto, avviate la pazienza. Passate, passate.
Sì, quando prendono un momento ha una penna, ecco qua, eh.
Siete pronti?
Sì, prontissimi.
Dite, dite.
O secondo [G] quadrato.
Secondo quadrato.
Dietro il giardinetto.
Dietro il giardinetto.
A fianco reginto delle nonne in lustre.
Al cimitero?
Ma voi che state dicendo?
E vedi che sto so' trenta pasticche sublimato, stasera mi figo e me la fai via se vuoi.
Ma dove siete passate, signore?
Buttate questa roba, sapete?
E questa roba, voi avete [F] una famiglia, una responsabilità, eh, avvilirvi per così poco.
Eh, alla fine voi ho dato tre mila e cinquecento lire, potete rimediare [N] momentaneamente qualcosa per quei poveri ragazzi?
E che so, tre mila e cinquecento lire di fronte qua, io devo di che te.
E che l'hai chiamata ieri, io potevo
Eh, si capisce.
O salomiero, o panestriero, o facerraio, o canteniero, o padronecato, e cambiare lo televisore.
Come, come, come, voi tenete pure lo televisore?
Sì, e voi non lo tenete.
Io non lo tengo neanche lo discarico mio.
Guardate, guardate, mi prendo anche la tele, con questi guai, tenete pure lo televisore.
No, adesso me ne devo andare.
Adesso me ne devo andare perché mi sto spostando tutta la notte.
Ma me ne dà carogno.
Arrivederci, signore, arrivederci.
Ma me ne dà carogno.
Arrivederci.
Signore, ma ci passate, ci passate, me la devo taccare.
Che [G] ci passate?
Vai giù, ci faccio crocianiera, te la scendo da questa pavazza.
Crocianiera.
Ma me ne dà carogno.
Che sono io?
Ma me ne dà [Eb] carogno, sono questa gente dell'età.
Ma me ne [F] dà carogno.
[N]
Key:  
G
2131
Ab
134211114
F
134211111
Fm
123111111
Gm
123111113
G
2131
Ab
134211114
F
134211111
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_ [Ab] _ _ _ _ [Fm] _ _ [Gm] _
_ [Ab] _ _ _ _ _ _ _
[G] Signora [N] terzo piano, signora miserino, chi e?
Sta saliendo un signore con certi cartomani, sta a dove la porta?
A me mi pare che e in rettaccia, ah, ue, vai qua senti, chiamo facci sempre
se la vado via e te la metti in macchina, ma grazie per te, vai qua, ma che fai chiangere?
Ma io non so che c'eri a chiangere, si, e chiangere per forza, no te facci
chiangere con un puro incazzo, e sta tu solo che muore, non me la ricaccia
ma si, ma che faccio questo mattino?
Mamma e me muore fà, mamma e me muore fà
Eh non vi sceno pure tu la stessa cosa, mamma e me muore fà, mi aianni
_ _ Si sento che una volta me raccomando e capito _
_ _ _ _ _ _ _ _
Permesso, buongiorno
Accomodatevi prego
Il signor miserino Pasquale
Sono la signora miserina
Ma io che me ne faccio io, signor?
Io ho bisogno di vostro marito.
E come ne faccio io?
Quella mia si sceglie.
Parlate con me, è la stessa cosa.
Ah, sì?
Eh, va bene, mo vuoi di capo.
Dovete favorirmi 34.710 lire per pagamento di tasse arretrate.
Altrimenti, cara signora, mi dispiace, dovrò fare il pignoramento.
E' una parola, e come me dunque?
Ma avete visto il quadronello della mia famiglia?
Purtroppo l'ho visto, cara signora, ma io non ci posso fare niente.
Io sono il segutore d'ordine.
Ho pagato, ho sequestro.
Ma che ne sequestrai?
Sono una povera disgraziata,
tengo 4 uffici a carico, un marito a 4 anni disoccupato.
La mia casa è lo specchio della miseria, l'eroeficione della fama.
Ma vai a fare il pago.
E' va bene, e' va bene, signora, non vi avvidite, che vi devo dire, passerà.
Ma guarda, passò, mi ero rimasta solo lì a tesnotte per ragione di cosa.
Mi ha già avuto a vendere pure il chile.
Voi che dite?
Ma come, voi siete venduti il letto?
E non lo vedete che spettacolo?
E' verità che le povere creature
dormono per terra in cappella da rato.
Eh, lo vedo, lo vedo.
Ma _ che vuoi, amico?
Che vuoi, bellezza, ma che vuoi?
Che ti faccio da?
Io non tengo neanche l'occhio per piangere.
Mannaggia, bubà, mannaggia.
Io non lo posso fare questo mestiere, non lo posso fare.
Io sono troppo sensibile, io mi commuoco facilmente.
Guardate là che pena, quelle creature mi fanno una pena.
Ecco qua, venite qua.
Prendete, questi sono due mila lire, cercate di rimediare qualcosa per quei ragazzi.
Grazie, signore, grazie.
Prego, prego, non fate così.
Ma vostro marito sta proprio a spazzare la guattata.
Mio marito vuole dell'anno, vuole di guardarmi.
Ah, è quello?
La mummia egiziana, vedete, sono dieci giorni che non mangio.
Pure?
Non manco che ha forza di parlare.
Si capisce.
Mi risponde a gesti, a lettere muta.
Povera disgrazia.
_ Ma chi mi ha cercato, chi mi ha fatto venire questa mattina a me, guardate che mi ha fatto venire.
Venite qua, signore, venite.
Queste sono altre mila lire, scusatemi se non posso fare di più.
Ma per carità, voi già avete fatto troppo.
Non piangete, signore, non fate spartare l'anno, ma non piangete, vi prego.
E quanti figli avete detto che tenete?
Quattro, signore.
Quattro?
Ma io ne vedrei tre là.
Uh, uh, uh, ma mamma non mi faccio ricordare chi è là.
Oh, povero Giacconino.
Eh, che faccia la tua, che faccia.
Il povero Guaglioni [G] è andato con la campa incessata.
Cosa succede?
Quanto mi dispiace.
[Ab] Si sa che mio figlio è ricoverato e non lo posso nemmeno andare a trovare.
Ma perché non lo andate a trovare?
Chi ve lo proibisce?
Ma vedete, quello sta sopra un cartarello, ci vanno tre mesi per arrivare.
E a me i mezzi per prendere i mezzi, signore, in mezzo.
Eh già, questo pure è vero, è lontano, è vero.
Si [F] può fare, va fino là sopra e non lo porta niente.
Ce l'ha già portata, che sa, un picciolo fresco, un po' di frutto, qualche pozzoletta di cioccolata.
Avete ragione, avete ragione, eh, come mi capisco.
Ecco qua, queste sono altre 500 lire, portate un chilo di banane a vostro Giacconiello.
Ma no, signore, per carità, lasciate stare un atterezzo.
No, no, no, ve l'avete pegliato?
Ma no, signore.
Ve l'avete pegliato, se no me facete peggio a collare.
Ma voi lavorate come noi.
Parola d'oro e me peglio a collare.
Eh va bene, qua già vi volete colare, a Madonna ve lo rendo.
Grazie assai, grazie, io me ne vado, eh.
Vi farò accordare una proroga di un paio di mesi, va bene così?
A piacere vostro.
Arrivederci, arrivederci.
Arrivederci.
E tenetevi su, tenetevi su.
Con i papesini?
No, con i papesini, signore.
Sto dicendo tenetevi su con il morale, non vi dovete avvilire.
Signor.
Che è?
Signore, se avete tempo lunedì prossimo mi venite a trovare a Poggio Reale.
Ma perché, cambiate casa?
Sì.
E dove andate esattamente?
Eh, mica per me, sapete, io lo devo passare sul registro.
Sì, sì, passate.
Scusate tanto, avviate la pazienza. Passate, passate.
Sì, quando prendono un momento ha una penna, ecco qua, eh.
Siete pronti?
Sì, prontissimi.
Dite, dite.
O secondo [G] quadrato.
Secondo quadrato.
Dietro il giardinetto.
Dietro il giardinetto.
A fianco reginto delle nonne in lustre.
Al cimitero?
Ma voi che state dicendo?
E vedi che sto so' trenta pasticche sublimato, stasera mi figo e me la fai via se vuoi.
Ma dove siete passate, signore?
Buttate questa roba, sapete?
_ _ _ E questa roba, voi avete [F] una famiglia, una responsabilità, eh, avvilirvi per così poco.
Eh, alla fine voi ho dato tre mila e cinquecento lire, potete rimediare [N] momentaneamente qualcosa per quei poveri ragazzi?
E che so, tre mila e cinquecento lire di fronte qua, io devo di che te.
E che l'hai chiamata ieri, io potevo_
Eh, si capisce.
O salomiero, o panestriero, o facerraio, o canteniero, o padronecato, e cambiare lo televisore.
Come, come, come, voi tenete pure lo televisore?
_ _ Sì, e voi non lo tenete.
Io non lo tengo neanche lo discarico mio.
Guardate, guardate, mi prendo anche la tele, con questi guai, tenete pure lo televisore.
No, adesso me ne devo andare.
Adesso me ne devo andare perché mi sto spostando tutta la notte.
Ma me ne dà carogno.
Arrivederci, signore, arrivederci.
Ma me ne dà carogno.
Arrivederci.
Signore, ma ci passate, ci passate, me la devo taccare.
Che [G] ci passate?
Vai giù, ci faccio crocianiera, te la scendo da questa pavazza.
Crocianiera.
Ma me ne dà carogno.
Che sono io?
Ma me ne dà [Eb] _ carogno, sono questa gente dell'età.
Ma me ne [F] dà carogno. _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ [N] _