Chords for Simone Cristicchi e Chiara Dello Iacovo - Ti regalerò una rosa - Musicultura 2016
Tempo:
122.35 bpm
Chords used:
F
Em
E
Am
C
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Ti regalerò una rosa, una rosa rossa per dipingere ogni [F] cosa.
[Em]
[F] [E]
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, [E] una rosa bianca come [G] fossi la mia sposa,
una [C] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [F] ogni [E] piccolo dolore.
[Fm] Mi chiamo Antonio e sono [Em] matto, sono nato nel 54, vivo qui da quando ero [F] bambino.
Credevo di [Em] parlare col [E] temonio, così mi hanno chiuso 40 anni dentro un manicomio.
Ti scrivo questa lettera perché non so [G] parlare, perdona la [C] [E] calligrafia da prima elementare
e mi stupisco se provo ancora un'emozione, [Am] ma la colpa è della mano che non smette di [F] tremare.
Io sono [Em] come un pianoforte con un [E] tasto rotto, l'accordo dissonante di un [E]'orchestra di [F] ubriachi
[Em] e giorno e notte si [E] assomigliano nella poca luce che trafigge i vetri opachi.
Me la faccio ancora sotto perché ho paura [C] per la società dei [E] sani, siamo sempre sta dispazzatura.
Puzza di pisce e segatura, [Am] questa è malattia mentale [B] e non esiste [F] cura.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [E] rosa rossa per [Em] dipingere ogni cosa,
una [C] rosa per ogni tua [E] lacrima da consolare e una rosa per poterti amare.
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa [F] bianca che ti serva [Em] per dimenticare [E] ogni piccolo [F] dolore.
[Em] [F]
[E] [F]
[Em] [F]
[E] [F]
[Em] [F] [Am]
[E] [Fm] I matti sono [Em] punti di domanda senza [E] frase, migliaia di astronavi che non tornano alla [Fm] base,
sono pupazzi stesi [Em] ad asciugare al sole.
[E] I matti sono apostoli di un dio che non li vuole, mi fabbrico la neve col polistirolo.
[C] La mia patologia [E] è che sono rimasto solo, ora prendete un telescopio, misurate le [Am] distanze,
guardiamo tra me e voi, che è più pericoloso.
[F] Dentro i padiglioni [Em] ci amavamo di nascosto, [E] ritagliando un angolo che [Eb] fosse solo il nostro,
[F] ricordi pochi istanti in [Em] cui ci sentivamo vivi, [E] non come le cartelle cliniche [E] stipate negli archivi.
[F] Dei miei ricordi sarai l'ultimo [C] a sfumare, eri come un angelo [E] legato ad un termosifone.
Nonostante tutto io ti aspetto [Am] ancora, e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi [F] sfiora.
Ti regalerò [Em] una rosa, [F] una rosa rossa per [G] dipingere ogni cosa,
[D] una rosa per ogni tua [Em] lacrima da [Am] consolare, e una rosa per poterti [E] [F] amare.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [Am] ogni piccolo [Fm] dolore.
Mi chiamo [Em] Antonio e sto sul tetto, [E] cara Margherita, sono vent'anni che ti aspetto.
[F] I matti siamo noi [Em] quando nessuno ci capisce, [E] quando pure il tuo migliore amico ti tradisce.
[F] Ti lascio questa lettera, [A] adesso devo andare, perdona [C] la [E] calligrafia da prima elementare,
e ti stupisci che io provi ancora un'emozione.
[Am] Sorprenditi di nuovo, perché Antonio sa volare.
Simone [N]
Cristicchi e Chiara Dello Iacovo
[Em]
[F] [E]
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, [E] una rosa bianca come [G] fossi la mia sposa,
una [C] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [F] ogni [E] piccolo dolore.
[Fm] Mi chiamo Antonio e sono [Em] matto, sono nato nel 54, vivo qui da quando ero [F] bambino.
Credevo di [Em] parlare col [E] temonio, così mi hanno chiuso 40 anni dentro un manicomio.
Ti scrivo questa lettera perché non so [G] parlare, perdona la [C] [E] calligrafia da prima elementare
e mi stupisco se provo ancora un'emozione, [Am] ma la colpa è della mano che non smette di [F] tremare.
Io sono [Em] come un pianoforte con un [E] tasto rotto, l'accordo dissonante di un [E]'orchestra di [F] ubriachi
[Em] e giorno e notte si [E] assomigliano nella poca luce che trafigge i vetri opachi.
Me la faccio ancora sotto perché ho paura [C] per la società dei [E] sani, siamo sempre sta dispazzatura.
Puzza di pisce e segatura, [Am] questa è malattia mentale [B] e non esiste [F] cura.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [E] rosa rossa per [Em] dipingere ogni cosa,
una [C] rosa per ogni tua [E] lacrima da consolare e una rosa per poterti amare.
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa [F] bianca che ti serva [Em] per dimenticare [E] ogni piccolo [F] dolore.
[Em] [F]
[E] [F]
[Em] [F]
[E] [F]
[Em] [F] [Am]
[E] [Fm] I matti sono [Em] punti di domanda senza [E] frase, migliaia di astronavi che non tornano alla [Fm] base,
sono pupazzi stesi [Em] ad asciugare al sole.
[E] I matti sono apostoli di un dio che non li vuole, mi fabbrico la neve col polistirolo.
[C] La mia patologia [E] è che sono rimasto solo, ora prendete un telescopio, misurate le [Am] distanze,
guardiamo tra me e voi, che è più pericoloso.
[F] Dentro i padiglioni [Em] ci amavamo di nascosto, [E] ritagliando un angolo che [Eb] fosse solo il nostro,
[F] ricordi pochi istanti in [Em] cui ci sentivamo vivi, [E] non come le cartelle cliniche [E] stipate negli archivi.
[F] Dei miei ricordi sarai l'ultimo [C] a sfumare, eri come un angelo [E] legato ad un termosifone.
Nonostante tutto io ti aspetto [Am] ancora, e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi [F] sfiora.
Ti regalerò [Em] una rosa, [F] una rosa rossa per [G] dipingere ogni cosa,
[D] una rosa per ogni tua [Em] lacrima da [Am] consolare, e una rosa per poterti [E] [F] amare.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [Am] ogni piccolo [Fm] dolore.
Mi chiamo [Em] Antonio e sto sul tetto, [E] cara Margherita, sono vent'anni che ti aspetto.
[F] I matti siamo noi [Em] quando nessuno ci capisce, [E] quando pure il tuo migliore amico ti tradisce.
[F] Ti lascio questa lettera, [A] adesso devo andare, perdona [C] la [E] calligrafia da prima elementare,
e ti stupisci che io provi ancora un'emozione.
[Am] Sorprenditi di nuovo, perché Antonio sa volare.
Simone [N]
Cristicchi e Chiara Dello Iacovo
Key:
F
Em
E
Am
C
F
Em
E
_ _ _ Ti regalerò _ _ _ una rosa, _ _ _ _ _ _ una rosa rossa per _ _ dipingere ogni [F] cosa.
_ _ _ [Em] _ _
_ [F] _ _ _ [E] _ _
[F] _ Ti [Em] regalerò una rosa, [E] una rosa bianca come [G] fossi la mia sposa,
una [C] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [F] ogni [E] piccolo dolore.
[Fm] Mi chiamo Antonio e sono [Em] matto, sono nato nel 54, vivo qui da quando ero [F] bambino.
Credevo di [Em] parlare col [E] temonio, così mi hanno chiuso 40 anni dentro un manicomio.
Ti scrivo questa lettera perché non so [G] parlare, perdona la [C] [E] calligrafia da prima elementare
e mi stupisco se provo ancora un'emozione, [Am] ma la colpa è della mano che non smette di [F] tremare.
Io sono [Em] come un pianoforte con un [E] tasto rotto, l'accordo dissonante di un [E]'orchestra di [F] ubriachi
[Em] e giorno e notte si [E] assomigliano nella poca luce che trafigge i vetri opachi.
Me la faccio ancora sotto perché ho paura [C] per la società dei [E] sani, siamo sempre sta dispazzatura.
Puzza di pisce e segatura, [Am] questa è malattia mentale [B] e non esiste [F] cura.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [E] rosa rossa per [Em] dipingere ogni cosa,
una [C] rosa per ogni tua [E] lacrima da consolare e una rosa per poterti amare.
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa [F] bianca che ti serva [Em] per dimenticare [E] _ ogni piccolo _ [F] dolore. _ _
[Em] _ _ _ [F] _ _ _
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[Em] _ _ _ [F] _ _ [Am] _
_ [E] _ _ [Fm] I matti sono [Em] punti di domanda senza [E] frase, migliaia di astronavi che non tornano alla [Fm] base,
sono pupazzi stesi [Em] ad asciugare al sole.
[E] I matti sono apostoli di un dio che non li vuole, mi fabbrico la neve col polistirolo.
[C] La mia patologia [E] è che sono rimasto solo, ora prendete un telescopio, misurate le [Am] distanze,
guardiamo tra me e voi, che è più pericoloso.
_ [F] Dentro i padiglioni [Em] ci amavamo di nascosto, [E] ritagliando un angolo che [Eb] fosse solo il nostro,
[F] ricordi pochi istanti in [Em] cui ci sentivamo vivi, [E] non come le cartelle cliniche [E] stipate negli archivi.
[F] Dei miei ricordi sarai l'ultimo [C] a sfumare, eri come un angelo [E] legato ad un termosifone.
Nonostante tutto io ti aspetto [Am] ancora, e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi [F] sfiora.
Ti regalerò [Em] una rosa, [F] una rosa rossa per [G] dipingere ogni cosa,
[D] una rosa per ogni tua [Em] lacrima da _ [Am] consolare, e una rosa per poterti [E] [F] amare.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [Am] ogni piccolo [Fm] dolore.
Mi chiamo [Em] Antonio e sto sul tetto, [E] cara Margherita, sono vent'anni che ti aspetto.
[F] I matti siamo noi [Em] quando nessuno ci capisce, [E] quando pure il tuo migliore amico ti tradisce.
[F] Ti lascio questa lettera, [A] adesso devo andare, perdona [C] la [E] calligrafia da prima elementare,
e ti stupisci che io provi ancora un'emozione.
[Am] Sorprenditi di nuovo, perché Antonio sa volare.
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[F] _ Ti [Em] regalerò una rosa, [E] una rosa bianca come [G] fossi la mia sposa,
una [C] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [F] ogni [E] piccolo dolore.
[Fm] Mi chiamo Antonio e sono [Em] matto, sono nato nel 54, vivo qui da quando ero [F] bambino.
Credevo di [Em] parlare col [E] temonio, così mi hanno chiuso 40 anni dentro un manicomio.
Ti scrivo questa lettera perché non so [G] parlare, perdona la [C] [E] calligrafia da prima elementare
e mi stupisco se provo ancora un'emozione, [Am] ma la colpa è della mano che non smette di [F] tremare.
Io sono [Em] come un pianoforte con un [E] tasto rotto, l'accordo dissonante di un [E]'orchestra di [F] ubriachi
[Em] e giorno e notte si [E] assomigliano nella poca luce che trafigge i vetri opachi.
Me la faccio ancora sotto perché ho paura [C] per la società dei [E] sani, siamo sempre sta dispazzatura.
Puzza di pisce e segatura, [Am] questa è malattia mentale [B] e non esiste [F] cura.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [E] rosa rossa per [Em] dipingere ogni cosa,
una [C] rosa per ogni tua [E] lacrima da consolare e una rosa per poterti amare.
[F] Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa [F] bianca che ti serva [Em] per dimenticare [E] _ ogni piccolo _ [F] dolore. _ _
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sono pupazzi stesi [Em] ad asciugare al sole.
[E] I matti sono apostoli di un dio che non li vuole, mi fabbrico la neve col polistirolo.
[C] La mia patologia [E] è che sono rimasto solo, ora prendete un telescopio, misurate le [Am] distanze,
guardiamo tra me e voi, che è più pericoloso.
_ [F] Dentro i padiglioni [Em] ci amavamo di nascosto, [E] ritagliando un angolo che [Eb] fosse solo il nostro,
[F] ricordi pochi istanti in [Em] cui ci sentivamo vivi, [E] non come le cartelle cliniche [E] stipate negli archivi.
[F] Dei miei ricordi sarai l'ultimo [C] a sfumare, eri come un angelo [E] legato ad un termosifone.
Nonostante tutto io ti aspetto [Am] ancora, e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi [F] sfiora.
Ti regalerò [Em] una rosa, [F] una rosa rossa per [G] dipingere ogni cosa,
[D] una rosa per ogni tua [Em] lacrima da _ [Am] consolare, e una rosa per poterti [E] [F] amare.
Ti [Em] regalerò una rosa, una [F] rosa bianca come fossi [Em] la mia sposa,
una [Cm] rosa bianca che ti serva [Em] per dimenticare [Am] ogni piccolo [Fm] dolore.
Mi chiamo [Em] Antonio e sto sul tetto, [E] cara Margherita, sono vent'anni che ti aspetto.
[F] I matti siamo noi [Em] quando nessuno ci capisce, [E] quando pure il tuo migliore amico ti tradisce.
[F] Ti lascio questa lettera, [A] adesso devo andare, perdona [C] la [E] calligrafia da prima elementare,
e ti stupisci che io provi ancora un'emozione.
[Am] Sorprenditi di nuovo, perché Antonio sa volare.
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