Chords for Steve Vai - Una vita in tour | di Stefano "Sebo" Xotta

Tempo:
108.8 bpm
Chords used:

F

E

C

Bbm

Em

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Show Tuner
Steve Vai - Una vita in tour | di Stefano "Sebo" Xotta chords
Start Jamming...
[Bbm] [N] Ciao amici di MusicOff, oggi parliamo di un chitarrista veramente straconosciuto,
mi riferisco a Steve Vai, un chitarrista di cui si sa [Em] già tutto ma di cui si parla sempre molto
molto volentieri.
Steve Vai come sapete [F] era già conosciuto per aver collaborato con Frank Zappa
ma poi è diventato uno [C] dei chitarristi di riferimento dopo essersi unito alla band di
David Leroy nella seconda metà degli anni 80 successivamente agli Whitesnake e dopo aver
[Fm] trascorso una carriera in [E] cui è diventato un capo scuola per un sacco di chitarristi,
per intere generazioni di chitarristi.
Io ho avuto la possibilità di lavorare con lui per la prima
volta nel 1997 in occasione della prima edizione del [F] Dism Show di Rimini.
In quel caso Steve doveva
semplicemente fare una sessione autografi però c'era veramente tantissima attesa per il suo
arrivo e infatti ricordo che nel momento in cui questa sessione autografi era iniziata si era
letteralmente svuotata tutta la fiera compreso anche il personale [E] degli altri stand perché tutti
volevano venire a vedere a toccare con mano questo chitarrista, questo alieno della chitarra che così
in pochi avevano avuto la possibilità di avvicinare in maniera così concreta.
Ricordo che alla fine
della sessione autografi per terra avevamo rinvenuto di tutto [F] da occhiali, telefoni cellulari
che allora erano belli grossi e non [N] tutti avevano un telefono cellulare e c'erano dei buchi proprio
nella struttura in legno con cui era stato realizzato lo stand, questo per farvi capire
la calca che si era creata per andare a conoscere Steve Vai, per cui quell'evento era stato assolutamente
un grande successo.
Anni dopo avevo avuto la possibilità di lavorare di nuovo con lui in
Montbelluna a cui ero stato invitato per tradurre, per cui per me era stato assolutamente un piacere
farlo anche se durante questa clinic Steve addirittura si era preparato una parte non
breve stiamo parlando di una trentina di minuti in cui parlava in italiano.
Era un discorso
tutt'altro che semplice perché entrava anche nella sfera psicologica e umana del musicista
non solo in quella tecnica e per fare ciò lui aveva addirittura ingaggiato un insegnante di
italiano negli Stati Uniti e poi durante la clinic aveva il suo laptop e in cuffie sentiva
una voce che pronunciava le frasi che poi lui avrebbe dovuto ripetere per cercare di essere
il più preciso possibile anche con la pronuncia con gli accenti.
Aveva fatto veramente un ottimo
lavoro ed era stato molto molto apprezzato dai presenti.
Durante quella clinic aveva suonato
non tantissimo 4-5 pezzi con una strumentazione sicuramente limitata rispetto a quella che
usa quando è in tour ma comunque aveva richiesto la sua chitarra signature, i suoi [G] amp e il signature
e una serie di pedali che lui vuole sempre assolutamente alimentati a batteria perché dice
che comunque anche l [N]'alimentatore meglio isolato introduce sempre comunque dei problemi di ronzì o
di fasi che invece con le batterie sono sempre assolutamente evitati per cui uno dei suoi master
è proprio il fatto che tutti i pedali vengano alimentati a batteria.
Devo dire Steve Vai ha
sempre dimostrato di essere un grande businessman in tutte le attività che ha sempre fatto prima
tra tutte la sua collaborazione con i Bannetts perché non dimentichiamo che quando nel 1986-87
uscì [E] la prima Jam [F] fu una chitarra che cambiò completamente il modo di intendere la chitarra
elettrica nel senso che alcune caratteristiche che Steve Vai [Dbm] aveva inventato furono poi prese
pari pari da un sacco di altri produttori per la realizzazione dei loro rispettivi modelli.
Mi riferisco ad esempio alla configurazione di pickup, humbucker, singolo humbucker o alla cavità
dietro al ponte tremolo che permette al tremolo appunto di raggiungere un'escursione indietro
mai vista fino ad [C] allora.
Queste sono tutte caratteristiche introdotte da Steve Vai e Steve Vai
con i Bannetts non ha un interesse solamente su quello che è il suo modello signature [N] bensì su
tutta la serie RG che comunque ha ereditato lo shape del body dalla Jam che è stato disegnato
da Steve Vai, di conseguenza essendo la RG comunque la serie più popolare in casa i Bannetts potete
immaginare l'entità di questo suo rapporto anche economico una cosa che sicuramente ha fatto molto
bene sia Steve Vai sia i Bannetts stessa assolutamente.
Successivamente ci eravamo incontrati
all'hard rock [Abm] caffè di Venezia dove era stato organizzato un evento con i Bannetts e l'hard rock caffè
in cui Steve Vai avrebbe dovuto suonare una sua chitarra signature nuova [C] che in quell'occasione
sarebbe [E] diventata usata per una decina di minuti e dopodiché l'ha autografata.
Questa chitarra è
ancora visibile ovviamente all'interno dell'hard rock caffè di Venezia e però [C] quella è stata una
giornata [F] abbastanza veloce ci siamo visti ci siamo incontrati abbiamo giusto cenato insieme
poi c'è stato questo evento che ovviamente ha avuto un grandissimo successo e ci siamo rimandati
alla volta successiva ci siamo poi incontrati un sacco di [E] altre volte durante i vari NEM show
ovviamente è capitato anche in qualche backstage ad esempio all'ultimo [F] uno degli ultimi concerti di
Toto a [E] Milano lui era a Milano ci [C] siamo incontrati in quell'occasione e l'ultima volta è stata durante
una clinic a Roma in cui sono andato sempre per [F] tradurre appunto l'evento in quel [E] caso non [C] avevo
preparato il discorso in italiano e in quell'occasione ho avuto anche la fortuna di poterci fare una
jam insieme [E] assieme ad altri ragazzi [N] selezionati tra il pubblico per cui mi sono tolto anche questo
sfizio comunque sia vi invito a leggere l'articolo che accompagna questo video perché li trascriverò
un sacco di contenuti tecnici di curiosità che sicuramente potranno interessarvi per cui vi
rimando alla prossima ciao
[F] [Bbm]
Key:  
F
134211111
E
2311
C
3211
Bbm
13421111
Em
121
F
134211111
E
2311
C
3211
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[Bbm] _ _ _ _ _ _ [N] Ciao amici di MusicOff, oggi parliamo di un chitarrista veramente _ straconosciuto,
mi riferisco a Steve Vai, un chitarrista di cui si sa [Em] già tutto ma di cui si parla sempre molto
molto volentieri.
Steve Vai come sapete [F] era già conosciuto per aver collaborato con Frank Zappa
ma poi è diventato uno [C] dei chitarristi di riferimento dopo essersi unito alla band di
David Leroy nella seconda metà degli anni 80 successivamente agli Whitesnake e dopo aver
[Fm] trascorso una carriera in [E] cui è diventato un capo scuola per un sacco di chitarristi,
per intere generazioni di chitarristi.
Io ho avuto la possibilità di lavorare con lui per la prima
volta nel 1997 in occasione della prima edizione del [F] Dism Show di Rimini.
In quel caso Steve doveva
semplicemente fare una sessione autografi però c'era veramente tantissima attesa per il suo
arrivo e infatti ricordo che nel momento in cui questa sessione autografi era iniziata si era
letteralmente svuotata tutta la fiera compreso anche il personale [E] degli altri stand perché tutti
volevano venire a vedere a toccare con mano questo chitarrista, questo alieno della chitarra che così
in pochi avevano avuto la possibilità di avvicinare in maniera così concreta.
Ricordo che alla fine
della sessione autografi per terra avevamo rinvenuto di tutto [F] da occhiali, telefoni cellulari
che allora erano belli grossi e non [N] tutti avevano un telefono cellulare e c'erano dei buchi proprio
nella struttura in legno con cui era stato realizzato lo stand, questo per farvi capire
la calca che si era creata per andare a conoscere Steve Vai, per cui quell'evento era stato assolutamente
un grande successo.
Anni dopo avevo avuto la possibilità di lavorare di nuovo con lui _ _ _ _ _ in
Montbelluna a cui ero stato invitato per tradurre, per cui per me era stato assolutamente un piacere
farlo anche se durante questa clinic Steve addirittura si era preparato una parte non
breve stiamo parlando di una trentina di minuti in cui parlava in italiano.
Era un discorso
tutt'altro che semplice perché entrava anche nella sfera psicologica e umana del musicista
non solo in quella tecnica e per fare ciò lui aveva addirittura ingaggiato un insegnante di
italiano negli Stati Uniti e poi durante la clinic aveva il suo laptop e in cuffie sentiva
una voce che pronunciava le frasi che poi lui avrebbe dovuto ripetere per cercare di essere
il più preciso possibile anche con la pronuncia con gli accenti.
Aveva fatto veramente un ottimo
lavoro ed era stato molto molto apprezzato dai _ presenti.
Durante quella clinic aveva suonato
non tantissimo 4-5 pezzi con una strumentazione sicuramente limitata rispetto a quella che
usa quando è in tour ma comunque aveva richiesto la sua chitarra signature, i suoi [G] amp e il signature
e una serie di pedali che lui vuole sempre assolutamente alimentati a batteria perché dice
che comunque anche l [N]'alimentatore meglio isolato introduce sempre comunque dei problemi di ronzì o
di fasi che invece con le batterie sono sempre assolutamente evitati per cui uno dei suoi master
è proprio il fatto che tutti i pedali vengano alimentati a batteria. _
Devo dire Steve Vai ha
sempre dimostrato di essere un grande businessman in tutte le attività che ha sempre fatto prima
tra tutte la sua collaborazione con i Bannetts perché non dimentichiamo che quando nel 1986-87
uscì [E] la prima Jam [F] fu una chitarra che cambiò completamente il modo di intendere la chitarra
elettrica nel senso che alcune caratteristiche che Steve Vai [Dbm] aveva inventato furono poi prese
pari pari da un sacco di altri produttori per la realizzazione dei loro rispettivi modelli.
Mi riferisco ad esempio alla configurazione di pickup, humbucker, singolo humbucker o alla cavità
dietro al ponte tremolo che permette al tremolo appunto di raggiungere un'escursione indietro
mai vista fino ad [C] allora.
Queste sono tutte caratteristiche introdotte da Steve Vai e Steve Vai
con i Bannetts non ha un interesse solamente su quello che è il suo modello signature [N] bensì su
tutta la serie RG che comunque ha ereditato lo shape del body dalla Jam che è stato disegnato
da Steve Vai, di conseguenza essendo la RG comunque la serie più popolare in casa i Bannetts potete
immaginare l'entità di questo suo rapporto anche economico una cosa che sicuramente ha fatto molto
bene sia Steve Vai sia i Bannetts stessa assolutamente. _
Successivamente ci eravamo incontrati
all'hard rock [Abm] caffè di Venezia dove era stato organizzato un evento con i Bannetts e l'hard rock caffè
in cui Steve Vai avrebbe dovuto suonare una sua chitarra signature nuova [C] che in quell'occasione
sarebbe [E] diventata usata per una decina di minuti e dopodiché l'ha autografata.
Questa chitarra è
ancora visibile ovviamente all'interno dell'hard rock caffè di Venezia e però [C] quella è stata una
giornata [F] abbastanza veloce ci siamo visti ci siamo incontrati abbiamo giusto cenato insieme
poi c'è stato questo evento che ovviamente ha avuto un grandissimo successo e ci siamo rimandati
alla volta _ successiva ci siamo poi incontrati un sacco di [E] altre volte durante i vari NEM show
ovviamente è capitato anche in qualche backstage ad esempio all'ultimo [F] uno degli ultimi concerti di
Toto a [E] Milano lui era a Milano ci [C] siamo incontrati in quell'occasione e l'ultima volta è stata durante
una clinic a Roma in cui sono andato sempre per [F] tradurre appunto l'evento in quel [E] caso non [C] avevo
preparato il discorso in italiano e in quell'occasione ho avuto anche la fortuna di poterci fare una
jam insieme [E] assieme ad altri ragazzi [N] selezionati tra il pubblico per cui mi sono tolto anche questo
sfizio comunque sia vi invito a leggere l'articolo che accompagna questo video perché li trascriverò
un sacco di contenuti tecnici di curiosità che sicuramente potranno interessarvi per cui vi
rimando alla prossima ciao
_ [F] _ [Bbm] _ _ _ _ _

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