Chords for Teoria Musicale - LE SCALE

Tempo:
65.45 bpm
Chords used:

F

Gb

E

A

G

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Teoria Musicale - LE SCALE chords
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Se chiedessimo ad una persona completamente priva di teoria musicale
quali sono le note, la sua risposta probabilmente sarebbe
Doremi [Eb] Fassolla sì.
È quello che tutti [F] abbiamo imparato all'elementari ma è [A] incompleto.
L [Em]'insieme di tutte le note musicali si [Gb] chiama scala cromatica
e contiene [Bb] 12 note distanziate tra loro di un semitono.
Ci sono due [A] parole importanti in questa frase.
La parola distanza può aiutarci a capire cos'è una nota.
Proprio come i centimetri su [Ab] un righello
possiamo immaginare le note come dei punti su una retta.
La differenza è che questa retta non rappresenta delle lunghezze
ma delle frequenze, espresse in Hertz.
Per convenzione il punto di riferimento che [G] usiamo per accordare
uno strumento musicale è 440 Hertz, una frequenza che chiamiamo [A] La.
La seconda parola importante è semitono.
Un semitono è la più piccola unità di misura con cui ci spostiamo tra le note.
Ad esempio se su un pianoforte ci spostiamo di un tasto
vuol dire che ci stiamo muovendo di un semitono.
Se sto suonando [E] un Mi e voglio arrivare a Fa devo salire di un semitono
[Fm]
e ovviamente devo scendere di un semitono per tornare a Mi.
[E] [Am] Due semitoni formano un tono.
Quindi tra Do e Re abbiamo un tono,
[D] [Abm] tra Fa e La due [Dm] toni,
tra Mi e Sol abbiamo un tono e mezzo [E] oppure tre semitoni.
[Fm] Il simbolo del diesis vuol dire semplicemente più un semitono
ed è utilizzato per indicare le note della scala cromatica
diverse dalle classiche Do Re Mi Fa Sol La Si.
È l'opposto del bemolle che vuol dire meno un semitono.
[A] L'analogia con una retta ci porta inevitabilmente ad una [G] domanda
perché ci sono solo 12 note?
Se Mi e Fa sono solo due frequenze
non è difficile immaginare una frequenza a metà tra queste due.
Infatti [Eb] possiamo anche sentire [D] la differenza.
[Gb] Potremmo suonare utilizzando degli intervalli più piccoli di [Bb] un semitono
ma [Fm] alle nostre orecchie occidentali questa musica suonerebbe davvero male.
[Gb] Ad esempio questa chitarra ha i tasti modificati per poter suonare delle note a metà.
[Abm] [Abm]
[A] La musica microtonale è come [Ab] la pasta col ketchup
sicuramente in certe culture è accettata ma non è casa mia
quindi concentriamoci sulla scala cromatica e le sue 12 note.
Per semplicità mettiamo al primo posto il [Db] Do
ma come tutte le scale la scala cromatica è ciclica.
Se provassimo a suonare liberamente sulla scala cromatica otterremo questo.
[Cm] [Bm]
[Bb] Fa piuttosto schifo.
Pensate alle 12 note come a 12 colori diversi.
Quando suonate una nota è come se indossaste un indumento di quel colore.
Poche persone [E] possono uscire di casa in questo modo.
La maggior parte di noi filtra alcuni colori per rendere gli abbinamenti più facili e piacevoli.
Questo ci riporta al Do Re Mi Fa Sol La Si.
Questa è una scala maggiore, in particolare una scala maggiore di Do
perché è la nota che occupa la prima posizione.
[D] [Gb] [Fm]
Abbiamo detto che esistono 12 note a cui corrispondono 12 scale maggiori
ognuna composta da 7 note.
A questo punto della spiegazione molti [C] studenti sbiancano
e si chiedono se non sarebbe stato meglio [Bb] studiare batteria.
Ma questa è una cosa [Eb] fondamentale.
Studiare teoria musicale non è come studiare le tabelline
dove abbiamo solo un concetto e poi una montagna di cose [Gm] da ricordare a memoria.
Nella maggior parte dei casi la teoria musicale è l'opposto.
È un insieme [Em] di regole per semplificare, catalogare e velocizzare l'interazione tra i musicisti.
Ad esempio, riguardo alle scale abbiamo [Bbm] 12 scale [E] maggiori
ma sono tutte formate da solo due tipi di intervalli, [D] semitono e tono.
Questa è la cosa più importante da capire
e può essere difficile perché è un po' astratto come meccanismo.
Ma [Gb] non pensate alle scale come a delle serie di note ma come serie di [C] intervalli.
Confrontando la scala maggiore di Do e la scala cromatica
possiamo notare che tra il Do e il Re c'è un tono.
Stessa cosa tra Re e Mi.
Per passare da Mi a Fa invece ci basta un semitono.
Contiamo la distanza tra tutte le note della scala di Do e troviamo questo.
Tono, tono, [B] semitono, tono, tono, tono, semitono.
Partendo da un Do e arrivando al Do successivo.
Questo intervallo tra Do e Do si chiama intervallo di ottava
perché il secondo Do è l'ottava nota che troviamo partendo dal primo Do.
È evidente che salire di un'ottava significa saltare tutta la scala cromatica
quindi un intervallo di ottava è formato da 12 semitoni.
Per questo il dodicesimo tasto di una chitarra è segnato diversamente dagli altri.
Concentriamoci su questa serie di intervalli.
Tono, tono, semitono, tono, tono, tono, semitono.
Sono gli stessi intervalli che vediamo sul pianoforte.
I tasti bianchi corrispondono alle [Gb] note della scala di Do e i tasti neri [N] suonano i diesis.
Se tra due tasti bianchi c'è un tasto nero vuol dire che tra i tasti bianchi c'è un intervallo di un tono.
Altrimenti tra loro c'è solo un semitono.
Nella scala di Do abbiamo solo due intervalli di semitono
tra Mi e Fa e tra Si e Do.
Questa serie di intervalli TTS e TTTS è la stessa in ogni scala maggiore.
Conosciamo già la scala maggiore di Do
ma se volessimo suonare la scala di Mi maggiore
ci basta mettere al primo posto il Mi e trovare le altre note con lo schema TTS [Ab]-TTTS.
Ovviamente dobbiamo muoverci usando tutte le note possibili, non solo queste.
Quindi partiamo dal Mi.
Più un tono Fa diesis
più un tono Sol diesis
più un semitono La
più un [G] tono Si
più un tono Do diesis
[F] più un tono Re diesis
e con l'ultimo semitono ritorniamo a Mi.
Questa è la scala di Mi maggiore.
Rispetto [D] alla scala di Do ha dei diesis
ma la distanza tra le note resta identica.
Ad esempio questa è una melodia in Do maggiore
[C] e questa è la stessa melodia suonata in Mi maggiore.
[Gb] [E] [F]
Pensate alla parola tonalità come se si riferisse a dei colori.
La melodia non cambia che sia suonata in Do o in Mi
proprio come una foto resta perfettamente riconoscibile anche se [A] cambiamo tonalità.
Se avete capito fino a qui siete in grado di trovare qualsiasi scala maggiore.
Vi basta mettere al primo posto la nota giusta e contare gli intervalli.
Col tempo diventa quasi automatico
e [G] in realtà ogni strumento musicale ha le sue regole e la sua geometria
che ci permettono di cambiare scala senza dover ragionare e calcolare ogni [G] volta.
Abbiamo visto la scala cromatica e la scala [E] maggiore.
Non vi sorprenderà sapere che c'è anche una scala minore.
In realtà ci sono tre tipi di scale [G] minori
ma tecnicamente ci sono tre fratelli Hemsworth [F] ma a tutti interessa solo di uno.
La scala minore naturale è la più comune nella musica pop
e vale tutto quello che abbiamo detto per le scale [N] maggiori.
L'unica differenza è negli intervalli.
Le scale minori [A] naturali seguono gli intervalli TS, TTTS e TT.
Facciamo un esempio.
La scala di do minore naturale è formata da do più un tono re più un [Gb] semitono mi bemolle
più un tono fa più un [F] tono sol più un semitono la [Gb] bemolle più un tono si bemolle più un [C] tono ritorniamo a do.
Suona così.
[Fm] Le altre due scale minori sono la minore armonica
[F] [Fm]
e la scala minore melodica
la cui particolarità è avere intervalli diversi a seconda che si stia salendo o scendendo.
[F]
[C] Dedico poco tempo a queste due forme [E] perché sono piuttosto rare nella musica leggera.
Ci sono solo ancora due cose che è importante [F] sapere prima di [E] parlare di accordi.
La prima è che in questo video abbiamo sempre usato la notazione [Bb] musicale italiana
quindi do re mi eccetera.
È utile saper ragionare usando anche la notazione anglosassone
che [F] si basa sulle lettere dell'alfabeto.
L'unica differenza è che si parte dall'a.
[E] L'ultima cosa da memorizzare è parte del lessico fondamentale
senza il quale avrete sempre un po' di difficoltà a parlare con gli altri musicisti.
La scala di do maggiore prende il nome dalla nota nella prima posizione
che è un do.
Indipendentemente dalla scala la nota al primo posto si chiama tonica.
Al secondo posto troviamo la sopra [G] tonica seguita dalla [A] mediante.
La nota al quinto posto è molto importante si chiama dominante
è preceduta dalla sottodominante seguita dalla indovina sopradominante.
La settima nota è detta [G] sensibile ma solo quando dista un semitono dalla tonica.
Se tra la settima nota e la tonica abbiamo un tono
possiamo [Gb] chiamarla sottotonica o settimo [Ab] grado minore.
Quello che abbiamo visto oggi mi sembra un buon punto di partenza
per [F] iniziare a parlare di teoria musicale.
Chiaramente è impossibile riassumere tutto quello che riguarda [N] le scale in pochi minuti
e ho dovuto lasciare fuori qualcosa
ma con quello che abbiamo [Gm] detto dovreste riuscire ad orientarvi
caso mai voleste approfondire.
Nel prossimo
Key:  
F
134211111
Gb
134211112
E
2311
A
1231
G
2131
F
134211111
Gb
134211112
E
2311
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Se chiedessimo ad una persona completamente priva di teoria musicale
quali sono le note, la sua risposta probabilmente sarebbe
Doremi [Eb] Fassolla sì.
È quello che tutti [F] abbiamo imparato all'elementari ma è [A] incompleto.
L [Em]'insieme di tutte le note musicali si [Gb] chiama scala cromatica
e contiene [Bb] 12 note distanziate tra loro di un semitono.
Ci sono due [A] parole importanti in questa frase.
La parola distanza può aiutarci a capire cos'è una nota.
Proprio come i centimetri su [Ab] un righello
possiamo immaginare le note come dei punti su una retta.
La differenza è che questa retta non rappresenta delle lunghezze
ma delle frequenze, espresse in Hertz.
Per convenzione il punto di riferimento che [G] usiamo per accordare
uno strumento musicale è 440 Hertz, una frequenza che chiamiamo [A] La.
La seconda parola importante è semitono.
Un semitono è la più piccola unità di misura con cui ci spostiamo tra le note.
Ad esempio se su un pianoforte ci spostiamo di un tasto
vuol dire che ci stiamo muovendo di un semitono.
Se sto suonando [E] un Mi e voglio arrivare a Fa devo salire di un semitono
[Fm] _
e ovviamente devo scendere di un semitono per tornare a Mi.
[E] _ [Am] Due semitoni formano un tono.
Quindi tra Do e Re abbiamo un tono,
[D] [Abm] tra Fa e La due [Dm] toni,
tra Mi e Sol abbiamo un tono e mezzo [E] oppure tre semitoni.
[Fm] Il simbolo del diesis vuol dire semplicemente più un semitono
ed è utilizzato per indicare le note della scala cromatica
diverse dalle classiche Do Re Mi Fa Sol La Si.
È l'opposto del bemolle che vuol dire meno un semitono.
[A] L'analogia con una retta ci porta inevitabilmente ad una [G] domanda
perché ci sono solo 12 note?
Se Mi e Fa sono solo due frequenze
non è difficile immaginare una frequenza a metà tra queste due.
Infatti [Eb] possiamo anche sentire [D] la differenza.
_ _ _ _ _ _
[Gb] Potremmo suonare utilizzando degli intervalli più piccoli di [Bb] un semitono
ma [Fm] alle nostre orecchie occidentali questa musica suonerebbe davvero male.
[Gb] Ad esempio questa chitarra ha i tasti modificati per poter suonare delle note a metà.
[Abm] _ _ [Abm] _ _
[A] _ _ La musica microtonale è come [Ab] la pasta col ketchup
sicuramente in certe culture è accettata ma non è casa mia
quindi concentriamoci sulla scala cromatica e le sue 12 note.
Per semplicità mettiamo al primo posto il [Db] Do
ma come tutte le scale la scala cromatica è ciclica.
Se provassimo a suonare liberamente sulla scala cromatica otterremo questo.
[Cm] _ _ [Bm] _ _ _ _
[Bb] _ Fa piuttosto schifo.
Pensate alle 12 note come a 12 colori diversi.
Quando suonate una nota è come se indossaste un indumento di quel colore.
Poche persone [E] possono uscire di casa in questo modo.
La maggior parte di noi filtra alcuni colori per rendere gli abbinamenti più facili e piacevoli.
Questo ci riporta al Do Re Mi Fa Sol La Si.
Questa è una scala maggiore, in particolare una scala maggiore di Do
perché è la nota che occupa la prima posizione.
[D] _ _ [Gb] _ [Fm] _
Abbiamo detto che esistono 12 note a cui corrispondono 12 scale maggiori
ognuna composta da 7 note.
A questo punto della spiegazione molti [C] studenti sbiancano
e si chiedono se non sarebbe stato meglio [Bb] studiare batteria.
Ma questa è una cosa [Eb] fondamentale.
Studiare teoria musicale non è come studiare le tabelline
dove abbiamo solo un concetto e poi una montagna di cose [Gm] da ricordare a memoria.
Nella maggior parte dei casi la teoria musicale è l'opposto.
È un insieme [Em] di regole per semplificare, catalogare e velocizzare l'interazione tra i musicisti.
Ad esempio, riguardo alle scale abbiamo [Bbm] 12 scale [E] maggiori
ma sono tutte formate da solo due tipi di intervalli, [D] semitono e tono.
Questa è la cosa più importante da capire
e può essere difficile perché è un po' astratto come meccanismo.
Ma [Gb] non pensate alle scale come a delle serie di note ma come serie di [C] intervalli.
Confrontando la scala maggiore di Do e la scala cromatica
possiamo notare che tra il Do e il Re c'è un tono.
Stessa cosa tra Re e Mi.
Per passare da Mi a Fa invece ci basta un semitono.
Contiamo la distanza tra tutte le note della scala di Do e troviamo questo.
Tono, tono, [B] semitono, tono, tono, tono, semitono.
Partendo da un Do e arrivando al Do successivo.
Questo intervallo tra Do e Do si chiama intervallo di ottava
perché il secondo Do è l'ottava nota che troviamo partendo dal primo Do.
È evidente che salire di un'ottava significa saltare tutta la scala cromatica
quindi un intervallo di ottava è formato da 12 semitoni.
Per questo il dodicesimo tasto di una chitarra è segnato diversamente dagli altri.
Concentriamoci su questa serie di intervalli.
Tono, tono, semitono, tono, tono, tono, semitono.
Sono gli stessi intervalli che vediamo sul pianoforte.
I tasti bianchi corrispondono alle [Gb] note della scala di Do e i tasti neri [N] suonano i diesis.
Se tra due tasti bianchi c'è un tasto nero vuol dire che tra i tasti bianchi c'è un intervallo di un tono.
Altrimenti tra loro c'è solo un semitono.
Nella scala di Do abbiamo solo due intervalli di semitono
tra Mi e Fa e tra Si e Do.
Questa serie di intervalli TTS e TTTS è la stessa in ogni scala maggiore.
Conosciamo già la scala maggiore di Do
ma se volessimo suonare la scala di Mi maggiore
ci basta mettere al primo posto il Mi e trovare le altre note con lo schema TTS [Ab]-TTTS.
Ovviamente dobbiamo muoverci usando tutte le note possibili, non solo queste.
Quindi partiamo dal Mi.
Più un tono Fa diesis
più un tono Sol diesis
più un semitono La
più un [G] tono Si
più un tono Do diesis
[F] più un tono Re diesis
e con l'ultimo semitono ritorniamo a Mi.
Questa è la scala di Mi maggiore.
Rispetto [D] alla scala di Do ha dei diesis
ma la distanza tra le note resta identica.
Ad esempio questa è una melodia in Do maggiore
_ _ _ [C] e questa è la stessa melodia suonata in Mi maggiore.
[Gb] _ _ [E] _ [F]
Pensate alla parola tonalità come se si riferisse a dei colori.
La melodia non cambia che sia suonata in Do o in Mi
proprio come una foto resta perfettamente riconoscibile anche se [A] cambiamo tonalità.
Se avete capito fino a qui siete in grado di trovare qualsiasi scala maggiore.
Vi basta mettere al primo posto la nota giusta e contare gli intervalli.
Col tempo diventa quasi automatico
e [G] in realtà ogni strumento musicale ha le sue regole e la sua geometria
che ci permettono di cambiare scala senza dover ragionare e calcolare ogni [G] volta.
Abbiamo visto la scala cromatica e la scala [E] maggiore.
Non vi sorprenderà sapere che c'è anche una scala minore.
In realtà ci sono tre tipi di scale [G] minori
ma tecnicamente ci sono tre fratelli Hemsworth [F] ma a tutti interessa solo di uno.
La scala minore naturale è la più comune nella musica pop
e vale tutto quello che abbiamo detto per le scale [N] maggiori.
L'unica differenza è negli intervalli.
Le scale minori [A] naturali seguono gli intervalli TS, TTTS e TT.
Facciamo un esempio.
La scala di do minore naturale è formata da do più un tono re più un [Gb] semitono mi bemolle
più un tono fa più un [F] tono sol più un semitono la [Gb] bemolle più un tono si bemolle più un [C] tono ritorniamo a do.
Suona così.
_ _ [Fm] _ Le altre due scale minori sono la minore armonica
_ _ [F] _ [Fm]
e la scala minore melodica
la cui particolarità è avere intervalli diversi a seconda che si stia salendo o scendendo.
_ _ _ [F] _
_ _ [C] Dedico poco tempo a queste due forme [E] perché sono piuttosto rare nella musica leggera.
Ci sono solo ancora due cose che è importante [F] sapere prima di [E] parlare di accordi.
La prima è che in questo video abbiamo sempre usato la notazione [Bb] musicale italiana
quindi do re mi eccetera.
È utile saper ragionare usando anche la notazione anglosassone
che [F] si basa sulle lettere dell'alfabeto.
L'unica differenza è che si parte dall'a.
[E] _ L'ultima cosa da memorizzare è parte del lessico fondamentale
senza il quale avrete sempre un po' di difficoltà a parlare con gli altri musicisti.
La scala di do maggiore prende il nome dalla nota nella prima posizione
che è un do.
Indipendentemente dalla scala la nota al primo posto si chiama tonica.
Al secondo posto troviamo la sopra [G] tonica seguita dalla [A] mediante.
La nota al quinto posto è molto importante si chiama dominante
è preceduta dalla sottodominante seguita dalla indovina sopradominante.
La settima nota è detta [G] sensibile ma solo quando dista un semitono dalla tonica.
Se tra la settima nota e la tonica abbiamo un tono
possiamo [Gb] chiamarla sottotonica o settimo [Ab] grado minore.
Quello che abbiamo visto oggi mi sembra un buon punto di partenza
per [F] iniziare a parlare di teoria musicale.
Chiaramente è impossibile riassumere tutto quello che riguarda [N] le scale in pochi minuti
e ho dovuto lasciare fuori qualcosa
ma con quello che abbiamo [Gm] detto dovreste riuscire ad orientarvi
caso mai voleste approfondire.
Nel prossimo