Chords for BriganTony - Quannu Mi Maritai

Tempo:
140.25 bpm
Chords used:

D

A

G

F#m

Bm

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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BriganTony - Quannu Mi Maritai chords
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[G] [D] [A]
[D] [G] [D]
[F#m] [D]
Quando mi maritai due onni erano [A] contenti,
sui mila tutti erano invitati i miei [D] parenti,
da parte i miei muglieri io manco li [G]
contai,
sui erano [D] ventimila, [A] qualora possi [D] che osai.
[G] [D]
[A] [D]
Tanto caloparino, non son detto se [A] scandavo,
ci basti che la festa di primisa [D] anticipavo,
per fare tutti contenti, per finire di [G]
maritare,
da chiesa non [D] ci capevamo niente, non sapevamo [G] fare.
[D]
[A] [D]
Tanto era la fuga, che la [A] curiosità,
fareva che io cava, o che andava a [D] inserire,
finita la cerimonia, pure un [G] po' locale,
una fila di [D] sei chilometri, [A] di chi riduta [D] a [G] mangiare.
[Bm]
[C#] [D]
Novi ricchi e novi bambini, quando fu il [A] mondo locale,
tutti i miei parenti si abbuffavano, come un [D] tante maiale,
con l'orchestra che suonava, che ballava [G] e che rideva,
come mangiava e [D] si allontava, [A] fino a che [D] cascava in terra.
[G] [D]
[A] [D]
Di Damassa rinvitate, e di tutti [A] i miei parenti,
si ammuccavano in capitale, e chi sono [D] stati nienti,
e non contenti chi sono, le cose [G] che si ammuccavano,
i seggi e i [D] tavolini, [A] i piatti [D] si [G] [D] portavano.
[A] [D]
Quando venne lo Faccione, a portarmi lo [A] fondo,
a diventare giallertitti, e a cascare il [D] tonno tonno,
magari le mie moglie, non sono state [G]
scantate,
le cose che [D] si ammuccavano, le pogne di un mamma.
[G] [D]
[A] [D]
Si mangiavano il pan di pasta, sei chilometri [A] di salame,
con una cuglia di pomaggio, e due mila [D] chili di pane,
si mangiavano poi il pimpasta, mille chili [G] di spaghetti,
un vattacosso, [D] e patate, [A] e cagare nel [D] toffeletto.
[G] [D]
[A] [D]
Si mangiavano cento uovi, si mangiavano [A] seicento cavalli,
si rossegavano magari le pere, si allargavano [D] magari i gatti,
si mangiavano cento fogli, tutte coniglie e [G] borghini,
si mangiavano [D] cento scegli, [A] e delle povere [D] signorine.
[G] [D]
[A] [D]
Quando tutta una torta, a poi non [A] ne paravamo,
un cuoco di cammarere, magari si [D] spumpano,
un vino e il bisallottomo, picchiore e [G]
roguadenno,
ognuno si ne [D] beveva, [A] per due volte ne [D] volevano.
[G] [D]
[A] [D]
Dopo venne lo Faccione, che si è messo a [A] fanniare,
ridotto di mangiare, caiutce a [D] far fare,
e come ho visto i tanni, chiamava la [G]
polizia,
e dove mi [D] pescai, [A] così puttana [D] mia.
E come fai a fare,
[A] a fare le scherzate che comprai,
[D] a fare le scherzate che comprai,
si cascava,
[A] e io quattro anni che ho fatto, non cambiava,
e come [D] mi venne uno da pescare.
[A]
[D]
Key:  
D
1321
A
1231
G
2131
F#m
123111112
Bm
13421112
D
1321
A
1231
G
2131
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[G] _ _ [D] _ _ [A] _ _
[D] _ [G] _ _ _ [D] _ _
[F#m] _ _ [D] _ _ _ _
Quando mi maritai due onni erano [A] contenti,
sui mila tutti erano invitati i miei [D] parenti,
da parte i miei muglieri io manco li [G]
contai,
sui erano [D] ventimila, [A] qualora possi [D] che osai.
[G] _ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Tanto _ caloparino, non son detto se [A] scandavo,
ci basti che la festa di primisa [D] anticipavo,
per fare tutti contenti, per finire di [G]
maritare,
da chiesa non [D] ci capevamo niente, non sapevamo [G] fare.
_ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Tanto era la fuga, che la [A] curiosità,
fareva che io cava, o che andava a [D] inserire, _
finita la cerimonia, pure un [G] po' locale,
una fila di [D] sei chilometri, [A] di chi riduta [D] a [G] _ mangiare.
[Bm] _
_ [C#] _ [D] _ _ _ _
Novi ricchi e novi bambini, quando fu il [A] mondo locale,
tutti i miei parenti si abbuffavano, come un [D] tante maiale,
con l'orchestra che suonava, che ballava [G] e che rideva,
come mangiava e [D] si allontava, [A] fino a che [D] cascava in terra.
[G] _ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Di Damassa rinvitate, e di tutti [A] i miei parenti,
si ammuccavano in capitale, e chi sono [D] stati nienti,
e non contenti chi sono, le cose [G] che si ammuccavano,
i seggi e i [D] tavolini, [A] i piatti [D] si _ [G] _ [D] portavano.
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Quando venne lo Faccione, a portarmi lo [A] fondo,
a diventare giallertitti, e a cascare il [D] tonno tonno,
magari le mie moglie, non sono state [G]
scantate,
le cose che [D] si ammuccavano, le pogne di un mamma.
[G] _ _ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Si mangiavano il pan di pasta, sei chilometri [A] di salame,
con una cuglia di pomaggio, e due mila [D] chili di pane,
si mangiavano poi il pimpasta, mille chili [G] di spaghetti,
un vattacosso, [D] e patate, [A] e cagare nel [D] toffeletto.
[G] _ _ [D] _
_ [A] _ [D] _ _ _ _
Si mangiavano cento uovi, si mangiavano [A] seicento cavalli,
si rossegavano magari le pere, si allargavano [D] magari i gatti,
si mangiavano cento fogli, tutte coniglie e [G] borghini,
si mangiavano [D] cento scegli, [A] e delle povere [D] signorine.
[G] _ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Quando tutta una torta, a poi non [A] ne paravamo,
un cuoco di cammarere, magari si [D] spumpano,
un vino e il bisallottomo, picchiore e [G]
roguadenno,
ognuno si ne [D] beveva, [A] per due volte ne [D] volevano.
[G] _ _ [D] _
_ [A] _ _ [D] _ _ _
Dopo venne lo Faccione, che si è messo a [A] fanniare,
ridotto di mangiare, caiutce a [D] far fare,
e come ho visto i tanni, chiamava la [G]
polizia,
e dove mi [D] pescai, [A] così puttana [D] mia.
_ E come fai a fare,
_ [A] a fare le scherzate che comprai,
[D] a fare le scherzate che comprai,
si cascava,
_ [A] e io quattro anni che ho fatto, non cambiava,
e come [D] mi venne uno da pescare.
_ _ _ _ _ [A] _
_ _ _ _ _ _
_ [D] _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _

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