Autodafè Chords by Frankie Hi-Nrg Mc
Tempo:
169.85 bpm
Chords used:
Ab
Cm
Bb
C
D
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret

Jam Along & Learn...
[Ab] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm]
[Ab] [Bb]
[Cm] Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cuspartire con me, da condividere
con chi come me non fa nulla per correggersi, sono [Ab] il mio nemico, il più [Cm] acerrimo, il carceriere
di me stesso con la chiave in tasca in proprio libertà, ma per adesso so che questa cella
resterà sprangata a triplice mandata dall'interno, [Ab] sono l'anima dannata messa a guardia del
mio [Bb] [C] inferno, preprimo ogni possibile me inflessibile, inarrestabile nel mio restare fermo immobile,
segno i giorni storrere sul calendario, [D] faccio la vittima e il [Eb] mandante del [E] sicario [A] e [C] sono
l'uomo nero che turbava i sogni quando mi facevo, credevo di essere libero ma non mi
conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi [D] confesso dei [Bb] peccati che
ho commesso, [Cm]
in cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come Gino una picchiata
prendo il volo salgo stallo e aspetto il peggio [Ab] che non sta nella caduta ma nell [D]'atterraggio
come [Cm] dice Aubert malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio Gregario e
mi comporto da salieri e non chiedermi il perché che come i tetri quando perdo il filo
poi non mi puoi più riprendere.
[Ab] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm] Ti scrivo non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi,
trappami da questo mio torpore a Tarassico, mi sono perso dentro [Ab] un parco che è giurassico
e non trovo via d [Cm]'uscita, viene a prendere il mio precipito, scivolo come Maximilien
verso il buco nero del fastidio, nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accordo perché
[Ab] sono sotto assedio mentre tu mi fai l [Bb] [C]'embargo, critico ma arrampico su cattedre che mi spettano
e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero ma come al solito il danno fatto è irreparabile,
la [Ab] storia è [B] reversibile, la mia [Bb] memoria è [C] labile, abito quest'ombra con il contatto
dei cuocanone pagando la pigione all'abitudine prendendo l'eccezione come regola di vita,
[D] sto di casa pian [Bb] terreno e gioco a fare l'ostimita, [Cm]
vado divago come il dottor Zivago io mi sbraccio
e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi [Ab]
bruciano
ed io so bene che le cicatrici [Dm] [Cm] restano, carta penne e poco più per stare a galla, nella
testa il mio pensiere è come un ragno in una bolla, seduto in riva un fiume aspetta
di vedere passare il mio cadavere, pazientemente.
[Ab] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm]
Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
[Ab] [Bb] [C]
[Ab] [Bb] [Cm]
[Ab] [Bb]
[Cm] Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cuspartire con me, da condividere
con chi come me non fa nulla per correggersi, sono [Ab] il mio nemico, il più [Cm] acerrimo, il carceriere
di me stesso con la chiave in tasca in proprio libertà, ma per adesso so che questa cella
resterà sprangata a triplice mandata dall'interno, [Ab] sono l'anima dannata messa a guardia del
mio [Bb] [C] inferno, preprimo ogni possibile me inflessibile, inarrestabile nel mio restare fermo immobile,
segno i giorni storrere sul calendario, [D] faccio la vittima e il [Eb] mandante del [E] sicario [A] e [C] sono
l'uomo nero che turbava i sogni quando mi facevo, credevo di essere libero ma non mi
conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi [D] confesso dei [Bb] peccati che
ho commesso, [Cm]
in cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come Gino una picchiata
prendo il volo salgo stallo e aspetto il peggio [Ab] che non sta nella caduta ma nell [D]'atterraggio
come [Cm] dice Aubert malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio Gregario e
mi comporto da salieri e non chiedermi il perché che come i tetri quando perdo il filo
poi non mi puoi più riprendere.
[Ab] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm] Ti scrivo non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi,
trappami da questo mio torpore a Tarassico, mi sono perso dentro [Ab] un parco che è giurassico
e non trovo via d [Cm]'uscita, viene a prendere il mio precipito, scivolo come Maximilien
verso il buco nero del fastidio, nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accordo perché
[Ab] sono sotto assedio mentre tu mi fai l [Bb] [C]'embargo, critico ma arrampico su cattedre che mi spettano
e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero ma come al solito il danno fatto è irreparabile,
la [Ab] storia è [B] reversibile, la mia [Bb] memoria è [C] labile, abito quest'ombra con il contatto
dei cuocanone pagando la pigione all'abitudine prendendo l'eccezione come regola di vita,
[D] sto di casa pian [Bb] terreno e gioco a fare l'ostimita, [Cm]
vado divago come il dottor Zivago io mi sbraccio
e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi [Ab]
bruciano
ed io so bene che le cicatrici [Dm] [Cm] restano, carta penne e poco più per stare a galla, nella
testa il mio pensiere è come un ragno in una bolla, seduto in riva un fiume aspetta
di vedere passare il mio cadavere, pazientemente.
[Ab] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm]
[Ab] [Bb] [Cm]
Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
[Ab] [Bb] [C]
100% ➙ 170BPM
Ab
Cm
Bb
C
D
Ab
Cm
Bb
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _ [Cm] _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _
[Cm] Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cuspartire con me, da condividere
con chi come me non fa nulla per correggersi, sono [Ab] il mio nemico, il più [Cm] acerrimo, il carceriere
di me stesso con la chiave in tasca in proprio libertà, ma per adesso so che questa cella
resterà sprangata a triplice mandata dall'interno, [Ab] sono l'anima dannata messa a guardia del
mio [Bb] [C] inferno, preprimo ogni possibile me _ inflessibile, _ inarrestabile nel mio restare fermo immobile,
segno i giorni storrere sul calendario, [D] faccio la vittima e il [Eb] mandante del [E] sicario [A] e [C] sono
l'uomo nero che turbava i sogni quando mi facevo, credevo di essere libero ma non mi
conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi [D] confesso dei [Bb] peccati che
ho commesso, _ [Cm] _
in cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come Gino una picchiata
prendo il volo salgo stallo e aspetto il peggio [Ab] che non sta nella caduta ma nell _ [D]'atterraggio
come [Cm] dice Aubert malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio Gregario e
mi comporto da salieri e non chiedermi il perché che come i tetri quando perdo il filo
poi non mi puoi più riprendere.
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[Ab] _ _ _ _ _ [Cm] _ _ _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] [Cm] Ti scrivo non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi,
trappami da questo mio torpore a Tarassico, mi sono perso dentro [Ab] un parco che è giurassico
e non trovo via d [Cm]'uscita, viene a prendere il mio precipito, scivolo come _ Maximilien
verso il buco nero del fastidio, nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accordo perché
[Ab] sono sotto assedio mentre tu mi fai l [Bb] [C]'embargo, critico ma arrampico su cattedre che mi spettano
e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero ma come al solito il danno fatto è irreparabile,
la [Ab] storia è _ [B] reversibile, la mia [Bb] memoria è [C] labile, _ _ abito quest'ombra con il contatto
dei cuocanone pagando la pigione all'abitudine prendendo l'eccezione come regola di vita,
[D] sto di casa pian [Bb] terreno e gioco a fare l'ostimita, [Cm] _
vado divago come il dottor Zivago io mi sbraccio
e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi [Ab]
bruciano
ed io so bene che le cicatrici [Dm] [Cm] restano, carta penne e poco più per stare a galla, nella
testa il mio pensiere è come un ragno in una bolla, seduto in riva un fiume aspetta
di vedere passare il mio cadavere, _ _ pazientemente. _ _ _
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[Ab] _ _ _ _ _ [Cm] _ _ _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _ [Cm] _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _ [Cm] _
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_ _ _ Sottotitoli e revisione a cura di QTSS _ _
[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _ [C] _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Cm] _ _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _ [Cm] _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] _
[Cm] Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cuspartire con me, da condividere
con chi come me non fa nulla per correggersi, sono [Ab] il mio nemico, il più [Cm] acerrimo, il carceriere
di me stesso con la chiave in tasca in proprio libertà, ma per adesso so che questa cella
resterà sprangata a triplice mandata dall'interno, [Ab] sono l'anima dannata messa a guardia del
mio [Bb] [C] inferno, preprimo ogni possibile me _ inflessibile, _ inarrestabile nel mio restare fermo immobile,
segno i giorni storrere sul calendario, [D] faccio la vittima e il [Eb] mandante del [E] sicario [A] e [C] sono
l'uomo nero che turbava i sogni quando mi facevo, credevo di essere libero ma non mi
conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi [D] confesso dei [Bb] peccati che
ho commesso, _ [Cm] _
in cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come Gino una picchiata
prendo il volo salgo stallo e aspetto il peggio [Ab] che non sta nella caduta ma nell _ [D]'atterraggio
come [Cm] dice Aubert malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio Gregario e
mi comporto da salieri e non chiedermi il perché che come i tetri quando perdo il filo
poi non mi puoi più riprendere.
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[Ab] _ _ _ _ _ [Cm] _ _ _
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[Ab] _ _ _ _ _ _ [Bb] [Cm] Ti scrivo non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi,
trappami da questo mio torpore a Tarassico, mi sono perso dentro [Ab] un parco che è giurassico
e non trovo via d [Cm]'uscita, viene a prendere il mio precipito, scivolo come _ Maximilien
verso il buco nero del fastidio, nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accordo perché
[Ab] sono sotto assedio mentre tu mi fai l [Bb] [C]'embargo, critico ma arrampico su cattedre che mi spettano
e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero ma come al solito il danno fatto è irreparabile,
la [Ab] storia è _ [B] reversibile, la mia [Bb] memoria è [C] labile, _ _ abito quest'ombra con il contatto
dei cuocanone pagando la pigione all'abitudine prendendo l'eccezione come regola di vita,
[D] sto di casa pian [Bb] terreno e gioco a fare l'ostimita, [Cm] _
vado divago come il dottor Zivago io mi sbraccio
e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi [Ab]
bruciano
ed io so bene che le cicatrici [Dm] [Cm] restano, carta penne e poco più per stare a galla, nella
testa il mio pensiere è come un ragno in una bolla, seduto in riva un fiume aspetta
di vedere passare il mio cadavere, _ _ pazientemente. _ _ _
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