Chords for negramaro - Sei Tu La Mia Città
Tempo:
120.15 bpm
Chords used:
A
E
D
F#m
Bm
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Start Jamming...
[A]
[E] [A]
[B] [A] La strada si aggroviglia nei tuoi capelli, i lampioni che sbruodano come fanali nei tuoi
occhi, hai il cuore che sa di asfalto e di preghere, e le macchine ti attraversano senza più guardare.
[F#m] E sciogliti i capelli del fango solo se ci riesci, [D] e allaccia a me i tuoi dubbi, alle
scarpe se vuoi più non mi
[A] credi, se non mi credi.
Il cielo lo reggono ancora i miei difetti, le mani si incastrano e formano grattacieli,
le scuse attacca le vele così non cadi, le unghie affilate resistono tagliando i vetri.
[F#m] E asciugami i pensieri col fiato degli ultimi [A] alberi, accendimi di notte le insegne dei più
veri ricordi, concedimi la pace dei treni senza più rimorche.
Puntami negli occhi come un tram a farli spenti, investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi.
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi [B] attormenta
la [A] mattina e mi ricorda gli settanti, uno solo e mezzo a tanti, quante [E] voglia di sentire
adosso il grido [A] degli altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città.
[A]
Le case che aprono le gambe agli sconosciuti, le chiese sono bocche di donne coi fucili
appesi, le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni, il fumo porta via con sé gli ultimi avanti.
[F#m] Nascondimi dagli altri, sono troppo comodo i tuoi denti, [A] e scutami poi fuori quando stenderai
i tuoi panni, e lavami nel fiume se vorrai ancora indossarmi, e rimboccami le [E] maniche
quando pioverà dei muri, e [F#] soffiami sul mondo [D] come quasi fossi vento.
Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, [B] che mi attormenta
la [A] mattina e mi ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli [A] altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città che si [Bm] colora
quando è sera, mentre [C#m] i piccoli sei neri e ti [F#m] ricordi solo allora, nella tua vera natura
e dai [E] bisogno un po' di me, per sentirti meno sola, [A] per [F#] sentirti una [D] città che resta sempre ancora accesa.
[Bm] [B]
[F#m]
[E]
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi attormenta
la mattina e mi [F#m] ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli altri, perché tu sei la [D] città, sei sempre solo la città che [Bm] si
colora quando è sera, mentre [B] i piccoli sei [F#m] neri e ti ricordi solo allora, nella tua vera
natura e [E] dai bisogno un po' di me, per sentirti meno [C#m] sola, per sentirti una città [D] che resta
sempre ancora [E] accesa.
[D] Sei tu la mia [A] città, sei tu la mia città, sei tu la mia città.
[E]
[E] [A]
[B] [A] La strada si aggroviglia nei tuoi capelli, i lampioni che sbruodano come fanali nei tuoi
occhi, hai il cuore che sa di asfalto e di preghere, e le macchine ti attraversano senza più guardare.
[F#m] E sciogliti i capelli del fango solo se ci riesci, [D] e allaccia a me i tuoi dubbi, alle
scarpe se vuoi più non mi
[A] credi, se non mi credi.
Il cielo lo reggono ancora i miei difetti, le mani si incastrano e formano grattacieli,
le scuse attacca le vele così non cadi, le unghie affilate resistono tagliando i vetri.
[F#m] E asciugami i pensieri col fiato degli ultimi [A] alberi, accendimi di notte le insegne dei più
veri ricordi, concedimi la pace dei treni senza più rimorche.
Puntami negli occhi come un tram a farli spenti, investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi.
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi [B] attormenta
la [A] mattina e mi ricorda gli settanti, uno solo e mezzo a tanti, quante [E] voglia di sentire
adosso il grido [A] degli altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città.
[A]
Le case che aprono le gambe agli sconosciuti, le chiese sono bocche di donne coi fucili
appesi, le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni, il fumo porta via con sé gli ultimi avanti.
[F#m] Nascondimi dagli altri, sono troppo comodo i tuoi denti, [A] e scutami poi fuori quando stenderai
i tuoi panni, e lavami nel fiume se vorrai ancora indossarmi, e rimboccami le [E] maniche
quando pioverà dei muri, e [F#] soffiami sul mondo [D] come quasi fossi vento.
Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, [B] che mi attormenta
la [A] mattina e mi ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli [A] altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città che si [Bm] colora
quando è sera, mentre [C#m] i piccoli sei neri e ti [F#m] ricordi solo allora, nella tua vera natura
e dai [E] bisogno un po' di me, per sentirti meno sola, [A] per [F#] sentirti una [D] città che resta sempre ancora accesa.
[Bm] [B]
[F#m]
[E]
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi attormenta
la mattina e mi [F#m] ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli altri, perché tu sei la [D] città, sei sempre solo la città che [Bm] si
colora quando è sera, mentre [B] i piccoli sei [F#m] neri e ti ricordi solo allora, nella tua vera
natura e [E] dai bisogno un po' di me, per sentirti meno [C#m] sola, per sentirti una città [D] che resta
sempre ancora [E] accesa.
[D] Sei tu la mia [A] città, sei tu la mia città, sei tu la mia città.
[E]
Key:
A
E
D
F#m
Bm
A
E
D
_ _ _ _ [A] _ _ _ _
_ [E] _ _ _ [A] _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
[B] _ _ _ _ _ [A] La strada si aggroviglia nei tuoi capelli, i lampioni che sbruodano come fanali nei tuoi
occhi, hai il cuore che sa di asfalto e di preghere, e le macchine ti attraversano senza più guardare. _
[F#m] E sciogliti i capelli del fango solo se ci riesci, [D] e allaccia a me i tuoi dubbi, alle
scarpe se vuoi più non mi _
[A] credi, _ _ _ _ se non mi _ credi. _ _ _
Il cielo lo reggono ancora i miei difetti, _ le mani si incastrano e formano _ grattacieli,
le scuse attacca le vele così non cadi, le unghie affilate resistono tagliando i vetri.
[F#m] E asciugami i pensieri col fiato degli ultimi [A] alberi, accendimi di notte le insegne dei più
veri ricordi, concedimi la pace dei treni senza più rimorche.
Puntami negli occhi come un tram a farli spenti, investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi.
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi [B] attormenta
la [A] mattina e mi ricorda gli settanti, uno solo e mezzo a tanti, quante [E] voglia di sentire
adosso il grido [A] degli altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città.
[A] _ _ _ _ _ _ _ _
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Le case che aprono le gambe agli _ _ sconosciuti, le chiese sono bocche di donne coi fucili
appesi, le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni, il fumo porta via con sé gli ultimi avanti. _ _
[F#m] Nascondimi dagli altri, sono troppo comodo i tuoi denti, [A] e scutami poi fuori quando stenderai
i tuoi panni, e lavami nel fiume se vorrai ancora indossarmi, e rimboccami le [E] maniche
quando pioverà dei muri, e [F#] soffiami sul mondo [D] come quasi fossi vento.
Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, [B] che mi attormenta
la [A] mattina e mi ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli [A] altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città che si [Bm] colora
quando è sera, mentre [C#m] i piccoli sei neri e ti [F#m] ricordi solo allora, nella tua vera natura
e dai [E] bisogno un po' di me, per sentirti meno sola, [A] per [F#] sentirti una _ [D] città che resta sempre ancora _ accesa. _ _ _ _ _
[Bm] _ _ _ _ [B] _ _ _ _
[F#m] _ _ _ _ _ _ _ _
[E] _ _ _ _ _ _ _
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi attormenta
la mattina e mi [F#m] ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli altri, perché tu sei la [D] città, sei sempre solo la città che [Bm] si
colora quando è sera, mentre [B] i piccoli sei [F#m] neri e ti ricordi solo allora, nella tua vera
natura e [E] dai bisogno un po' di me, per sentirti meno [C#m] sola, per sentirti una città [D] che resta
sempre ancora [E] accesa.
_ _ [D] _ Sei tu la mia [A] _ città, _ _ sei tu la mia _ città, _ _ _ sei tu la mia _ _ città. _ _ _
[E] _ _ _ _ _ _ _ _
_ [E] _ _ _ [A] _ _ _ _
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[B] _ _ _ _ _ [A] La strada si aggroviglia nei tuoi capelli, i lampioni che sbruodano come fanali nei tuoi
occhi, hai il cuore che sa di asfalto e di preghere, e le macchine ti attraversano senza più guardare. _
[F#m] E sciogliti i capelli del fango solo se ci riesci, [D] e allaccia a me i tuoi dubbi, alle
scarpe se vuoi più non mi _
[A] credi, _ _ _ _ se non mi _ credi. _ _ _
Il cielo lo reggono ancora i miei difetti, _ le mani si incastrano e formano _ grattacieli,
le scuse attacca le vele così non cadi, le unghie affilate resistono tagliando i vetri.
[F#m] E asciugami i pensieri col fiato degli ultimi [A] alberi, accendimi di notte le insegne dei più
veri ricordi, concedimi la pace dei treni senza più rimorche.
Puntami negli occhi come un tram a farli spenti, investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi.
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi [B] attormenta
la [A] mattina e mi ricorda gli settanti, uno solo e mezzo a tanti, quante [E] voglia di sentire
adosso il grido [A] degli altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città.
[A] _ _ _ _ _ _ _ _
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Le case che aprono le gambe agli _ _ sconosciuti, le chiese sono bocche di donne coi fucili
appesi, le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni, il fumo porta via con sé gli ultimi avanti. _ _
[F#m] Nascondimi dagli altri, sono troppo comodo i tuoi denti, [A] e scutami poi fuori quando stenderai
i tuoi panni, e lavami nel fiume se vorrai ancora indossarmi, e rimboccami le [E] maniche
quando pioverà dei muri, e [F#] soffiami sul mondo [D] come quasi fossi vento.
Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, [B] che mi attormenta
la [A] mattina e mi ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli [A] altri, perché tu [D] sei la città, sei tu la mia città che si [Bm] colora
quando è sera, mentre [C#m] i piccoli sei neri e ti [F#m] ricordi solo allora, nella tua vera natura
e dai [E] bisogno un po' di me, per sentirti meno sola, [A] per [F#] sentirti una _ [D] città che resta sempre ancora _ accesa. _ _ _ _ _
[Bm] _ _ _ _ [B] _ _ _ _
[F#m] _ _ _ _ _ _ _ _
[E] _ _ _ _ _ _ _
[D] Sei tu la mia città, sei tu la mia città che mi [Bm] spaventa quando è sera, che mi attormenta
la mattina e mi [F#m] ricorda di essere tanti, uno su di me tra tanti, [E] quante voglia di sentire
adosso il grido degli altri, perché tu sei la [D] città, sei sempre solo la città che [Bm] si
colora quando è sera, mentre [B] i piccoli sei [F#m] neri e ti ricordi solo allora, nella tua vera
natura e [E] dai bisogno un po' di me, per sentirti meno [C#m] sola, per sentirti una città [D] che resta
sempre ancora [E] accesa.
_ _ [D] _ Sei tu la mia [A] _ città, _ _ sei tu la mia _ città, _ _ _ sei tu la mia _ _ città. _ _ _
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