Se io fossi san Gennaro (Ufficiale) Chords
Tempo:
131.75 bpm
Chords used:
Cm
Bm
D
D#
F#
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Start Jamming...
[Bm]
Se io fossi San Gennaro non sarei così leggero, con i miei napoletani [F#] io mi incazzerei [Bm] davvero,
come l'oste che fa i conti dopo tanto fallimento, senza troppi [F#] complimenti sarei cinico e [Bm] violento,
[A] vorrei dire al [D] costruttore [A] del
[D] centrodirezionale [Em] che ci può solo [Bm] pisciare [C#] perché ha fatto
un [F#] orinale, [A] crattacieli di [D] dolore, [A] un infarto nella [D] storia, [Em] forse è solo un [Bm] costruttore
che [F#] ha perduto [Bm] la memoria.
Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene,
[Em] paraboliche
d [B] [F#]'antenne, sono aghi nelle [Bm] vene, e nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi, [Em] le
finestre [Bm] anodizzate, [F#] sono schiaffie ai [Bm] monumenti, [A] e com'è sputare [D] in [A] faccia ai Danjò, [D] ai
Aragona,
[E] [Bm] cancellare via le [C#] tracce di una Napoli [F#] [A] padrona, e lo sforzo di [D] cagare [A] dell'ignobile
[D] pappone [Em] sulle perle date [Bm] ai porci da [F#] Don [Bm] Carlo di Borbone.
E perciò che miacca loro, coi
politici nascosti, [Em] perché solamente [Bm] loro [F#] sono i veri [Bm] camorristi, a cui Napoli da sempre
ha pagato la tangente e [Em] qualcuno l'ha [Bm] incassata con il [F#] sangue della [B] gente, e [A] per certi culi
[D] grossi il [A] traguardo è una [D] poltrona, e [Em] per noi poveri [Bm] fessi [C#] basta solo un [F#] Maradona, e
[A] il miracolo [D] richiesto, e [A] quel sangue rosso [D] [Em] chiaro lo sa solo Gesù [Bm] Cristo, che [F#] quel sangue
è sangue [Bm] amaro, lo sa il Cristo che è velato [F#] di vergogne e di [Bm] mistero, [C#] da quel nobile [Bm] alchimista
[Em] principe [F#] di San Severo, [Bm] e colui lo sa Virgilio, [F#] il sincero San [Bm] Nazzaro, [Em] Giambattista [Bm] della
porta, [C#] che il colpevole è il [Bm] denaro, e [A] nessuno dice basta per il [D] culto della festa e [E] di Napoli
[Bm] che resta [F#] sotto [G#m] gli occhi del [C#] turista, [A] via i vecchi [D] marciapiedi [A] che hanno raccontato
[D] molto, [Em] pietre laviche e [Bm] lastroni, [F#] seppelliamoli [Bm] d 'asfalto, l'avfalto.
[Cm]
Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale di una Napoli che [D] ruba in ogni [G] telegiornale,
[Cm] di una Napoli che puzza di ragù, di malavita, di spaghetti cocaina [G] e di pizza [Cm] margherita,
[A#] di una Napoli [D#] abusiva, [A#] paradiso [D#] [Fm] artificiale, con il sogno [Cm] ricorrente [D] di fuggire e [G] di emigrare,
[A#] e di un popolo [D#] che a scuola [A#] ha creato [D#] nuovi [Fm] corsi e la [Cm] cattedra che insegna [G] qual è l'arte
di [Cm] arrangiarsi.
Io non posso più accettare l'etichetta di
Terrone e il proverbio che ogni figlio [D] è un bello scarravone, e [Cm] Mirode che forcella
e la caspa del furbone che ti [Fm] scambia [Cm] con il pacco [G] uno stereo col [Cm] mattone.
[A#] Se io fossi [D#] San Gennaro [A#] giuro che [D#] vomiterei, [Fm] la mia rabbia [Cm] dal Vesuvio [D] farei peggio di
[G] Pompei, [A#] e poiché ci ho [D#] preso gusto [A#] con la scusa del [D#] Santone [Fm] io ritengo che [Cm] sia giusto
[G] fare pure [Cm] qualche nome.
[Gm] [Cm]
[A#] [Cm] Chiederei a Pino [D] Daniele che [Cm] fine ha fatto
[Fm] terra mia, siamo [Cm] lazzari felici, [G] quando chiove ha [Cm] papondria, Napoli è una carta sporca,
Napoli è mille paure, [Fm] ma per [Cm] chi sti figli sono [G] passati questi [Cm] creature.
[A#] Da Fontano a [D#] Paesiello [A#] Giulio Cesare [D#] Cortese, [Fm] da Basilio a [Cm] Totonno Petito [D] fino a Benedetto
[G] Croce, [A#] da Di Giacomo [D#] a Viviani poi [A#] Caruso poi [D#] Marisi, [Fm] da Totò a [Cm] Idefilippo [G] fino a Massimo
[Cm] Troisi, c'è passato Genovesi e Leopardi con orgoglio, [Fm] la romantica [Cm] Matilde e [G] il macchino
di [Cm] Scarfoglio, Filangieri, Cardarelli tutto loro di marotta, [Fm] c'è passata la [Cm] Madonna [G] che
ora vedi a [Cm] piedi grotta, [A#] un Luciano De [D#] Crescenzo, [A#] bella vista di [D#] Milano e [Fm] Sofia che da [Cm] Pozzuoli
[D] oggi parla [G] americano, [Fm] un [A#] Roberto [G#] Tesimone che [C#] le ha [Cm] preso pure il cuore, [Fm] ora cerca di [Cm] sfruttarla
[G]
[Cm] Federico Salvatore.
[C#m]
Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto di cambiare e trasformare [D#] tutto ciò
che è stato [G#] fatto, [C#m] di chi vuol tagliare la corda con la vecchia tradizione, di chi ha
messo nella merda [G#] la cultura e la [C#m] canzone.
[B] Io non posso [E] sopportare che [B] un signore in
Agua [E] Appoggia [F#m] porta Napoli nel [C#m] mondo e [D#] la stampa lo [G#] incoraggia e [B] che il critico ha [E] concesso
[B] [E] al neomelodico Levento [F#m] di buttare in fondo [C#m] al cesso [G#] Napoli del [C#m] Novecento.
Perché ancora
io ci credo e mi incazzo ve lo giuro che possi l'ipoetoledo che [D#] divide un [G#] vecchio muro [C#m] come
quello di Berlino che ci spacca in due metà, [F#m] uno è [C#m] figlio di Bucchina [G#] l'altro è [C#m] figlio
di papà, se [B] io fossi San [E] [B] Gennaro giuro che mi [Em] vestirei [F#m] Pulcinella Che [C#m] Guevara e [D#] dal seno
[G#] scenderei per [B] gridare alla mia [E] gente [B] tutto ciò che mi fa [E] male [F#m] e finire da [C#m] innocente
[G#] pure io [C#m] appoggio Reale
[C#] perché come Gennarino [G#] sono vecchio in fondo al [C#] cuore e il [C] mio canto
[C#m] cittadino [F#m]
non farà [D#] certo [G#] rumore.
[C#m] Io ho capito che la vita [C#] è solo [C] un viaggio di [C#m] ritorno
[F#m] che domani è già finito [C#] e [F#m] che [C#] ieri è un nuovo giorno.
Sembra [B] un gioco di [E] parole ma
mi [B] sento più [E] sicuro [F#m] coi progetti [C#m] del passato e [D#] ricordi del [G#] futuro [B] e alla fine [E] del mio
viaggio [B] chiedo a Napoli [E] perdono se ho [F#] cercato un coraggio di [G#] restare come [C#] sono.
Se io fossi San Gennaro non sarei così leggero, con i miei napoletani [F#] io mi incazzerei [Bm] davvero,
come l'oste che fa i conti dopo tanto fallimento, senza troppi [F#] complimenti sarei cinico e [Bm] violento,
[A] vorrei dire al [D] costruttore [A] del
[D] centrodirezionale [Em] che ci può solo [Bm] pisciare [C#] perché ha fatto
un [F#] orinale, [A] crattacieli di [D] dolore, [A] un infarto nella [D] storia, [Em] forse è solo un [Bm] costruttore
che [F#] ha perduto [Bm] la memoria.
Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene,
[Em] paraboliche
d [B] [F#]'antenne, sono aghi nelle [Bm] vene, e nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi, [Em] le
finestre [Bm] anodizzate, [F#] sono schiaffie ai [Bm] monumenti, [A] e com'è sputare [D] in [A] faccia ai Danjò, [D] ai
Aragona,
[E] [Bm] cancellare via le [C#] tracce di una Napoli [F#] [A] padrona, e lo sforzo di [D] cagare [A] dell'ignobile
[D] pappone [Em] sulle perle date [Bm] ai porci da [F#] Don [Bm] Carlo di Borbone.
E perciò che miacca loro, coi
politici nascosti, [Em] perché solamente [Bm] loro [F#] sono i veri [Bm] camorristi, a cui Napoli da sempre
ha pagato la tangente e [Em] qualcuno l'ha [Bm] incassata con il [F#] sangue della [B] gente, e [A] per certi culi
[D] grossi il [A] traguardo è una [D] poltrona, e [Em] per noi poveri [Bm] fessi [C#] basta solo un [F#] Maradona, e
[A] il miracolo [D] richiesto, e [A] quel sangue rosso [D] [Em] chiaro lo sa solo Gesù [Bm] Cristo, che [F#] quel sangue
è sangue [Bm] amaro, lo sa il Cristo che è velato [F#] di vergogne e di [Bm] mistero, [C#] da quel nobile [Bm] alchimista
[Em] principe [F#] di San Severo, [Bm] e colui lo sa Virgilio, [F#] il sincero San [Bm] Nazzaro, [Em] Giambattista [Bm] della
porta, [C#] che il colpevole è il [Bm] denaro, e [A] nessuno dice basta per il [D] culto della festa e [E] di Napoli
[Bm] che resta [F#] sotto [G#m] gli occhi del [C#] turista, [A] via i vecchi [D] marciapiedi [A] che hanno raccontato
[D] molto, [Em] pietre laviche e [Bm] lastroni, [F#] seppelliamoli [Bm] d 'asfalto, l'avfalto.
[Cm]
Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale di una Napoli che [D] ruba in ogni [G] telegiornale,
[Cm] di una Napoli che puzza di ragù, di malavita, di spaghetti cocaina [G] e di pizza [Cm] margherita,
[A#] di una Napoli [D#] abusiva, [A#] paradiso [D#] [Fm] artificiale, con il sogno [Cm] ricorrente [D] di fuggire e [G] di emigrare,
[A#] e di un popolo [D#] che a scuola [A#] ha creato [D#] nuovi [Fm] corsi e la [Cm] cattedra che insegna [G] qual è l'arte
di [Cm] arrangiarsi.
Io non posso più accettare l'etichetta di
Terrone e il proverbio che ogni figlio [D] è un bello scarravone, e [Cm] Mirode che forcella
e la caspa del furbone che ti [Fm] scambia [Cm] con il pacco [G] uno stereo col [Cm] mattone.
[A#] Se io fossi [D#] San Gennaro [A#] giuro che [D#] vomiterei, [Fm] la mia rabbia [Cm] dal Vesuvio [D] farei peggio di
[G] Pompei, [A#] e poiché ci ho [D#] preso gusto [A#] con la scusa del [D#] Santone [Fm] io ritengo che [Cm] sia giusto
[G] fare pure [Cm] qualche nome.
[Gm] [Cm]
[A#] [Cm] Chiederei a Pino [D] Daniele che [Cm] fine ha fatto
[Fm] terra mia, siamo [Cm] lazzari felici, [G] quando chiove ha [Cm] papondria, Napoli è una carta sporca,
Napoli è mille paure, [Fm] ma per [Cm] chi sti figli sono [G] passati questi [Cm] creature.
[A#] Da Fontano a [D#] Paesiello [A#] Giulio Cesare [D#] Cortese, [Fm] da Basilio a [Cm] Totonno Petito [D] fino a Benedetto
[G] Croce, [A#] da Di Giacomo [D#] a Viviani poi [A#] Caruso poi [D#] Marisi, [Fm] da Totò a [Cm] Idefilippo [G] fino a Massimo
[Cm] Troisi, c'è passato Genovesi e Leopardi con orgoglio, [Fm] la romantica [Cm] Matilde e [G] il macchino
di [Cm] Scarfoglio, Filangieri, Cardarelli tutto loro di marotta, [Fm] c'è passata la [Cm] Madonna [G] che
ora vedi a [Cm] piedi grotta, [A#] un Luciano De [D#] Crescenzo, [A#] bella vista di [D#] Milano e [Fm] Sofia che da [Cm] Pozzuoli
[D] oggi parla [G] americano, [Fm] un [A#] Roberto [G#] Tesimone che [C#] le ha [Cm] preso pure il cuore, [Fm] ora cerca di [Cm] sfruttarla
[G]
[Cm] Federico Salvatore.
[C#m]
Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto di cambiare e trasformare [D#] tutto ciò
che è stato [G#] fatto, [C#m] di chi vuol tagliare la corda con la vecchia tradizione, di chi ha
messo nella merda [G#] la cultura e la [C#m] canzone.
[B] Io non posso [E] sopportare che [B] un signore in
Agua [E] Appoggia [F#m] porta Napoli nel [C#m] mondo e [D#] la stampa lo [G#] incoraggia e [B] che il critico ha [E] concesso
[B] [E] al neomelodico Levento [F#m] di buttare in fondo [C#m] al cesso [G#] Napoli del [C#m] Novecento.
Perché ancora
io ci credo e mi incazzo ve lo giuro che possi l'ipoetoledo che [D#] divide un [G#] vecchio muro [C#m] come
quello di Berlino che ci spacca in due metà, [F#m] uno è [C#m] figlio di Bucchina [G#] l'altro è [C#m] figlio
di papà, se [B] io fossi San [E] [B] Gennaro giuro che mi [Em] vestirei [F#m] Pulcinella Che [C#m] Guevara e [D#] dal seno
[G#] scenderei per [B] gridare alla mia [E] gente [B] tutto ciò che mi fa [E] male [F#m] e finire da [C#m] innocente
[G#] pure io [C#m] appoggio Reale
[C#] perché come Gennarino [G#] sono vecchio in fondo al [C#] cuore e il [C] mio canto
[C#m] cittadino [F#m]
non farà [D#] certo [G#] rumore.
[C#m] Io ho capito che la vita [C#] è solo [C] un viaggio di [C#m] ritorno
[F#m] che domani è già finito [C#] e [F#m] che [C#] ieri è un nuovo giorno.
Sembra [B] un gioco di [E] parole ma
mi [B] sento più [E] sicuro [F#m] coi progetti [C#m] del passato e [D#] ricordi del [G#] futuro [B] e alla fine [E] del mio
viaggio [B] chiedo a Napoli [E] perdono se ho [F#] cercato un coraggio di [G#] restare come [C#] sono.
Key:
Cm
Bm
D
D#
F#
Cm
Bm
D
[Bm] _ _ _ _ _ _ _ _
_ Se io fossi San Gennaro non sarei così leggero, con i miei napoletani [F#] io mi incazzerei [Bm] davvero,
come l'oste che fa i conti dopo tanto fallimento, senza troppi [F#] complimenti sarei cinico e [Bm] violento,
[A] vorrei dire al [D] costruttore [A] del _
[D] centrodirezionale [Em] che ci può solo [Bm] pisciare [C#] perché ha fatto
un [F#] orinale, _ [A] crattacieli di [D] dolore, [A] un infarto nella [D] storia, [Em] forse è solo un [Bm] costruttore
che [F#] ha perduto [Bm] la memoria. _ _ _ _ _
Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene, _
[Em] paraboliche
d [B] [F#]'antenne, sono aghi nelle [Bm] vene, e nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi, [Em] le
finestre [Bm] anodizzate, [F#] sono schiaffie ai [Bm] monumenti, [A] e com'è sputare [D] in [A] faccia ai Danjò, [D] ai
Aragona, _
[E] [Bm] cancellare via le [C#] tracce di una Napoli [F#] [A] padrona, e lo sforzo di [D] cagare [A] dell'ignobile
[D] pappone [Em] sulle perle date [Bm] ai porci da [F#] Don [Bm] Carlo di Borbone.
_ _ _ _ E perciò che miacca loro, coi
politici nascosti, [Em] perché solamente [Bm] loro [F#] sono i veri _ [Bm] camorristi, a cui Napoli da sempre
ha pagato la tangente e [Em] qualcuno l'ha [Bm] incassata con il [F#] sangue della [B] gente, e [A] per certi culi
[D] grossi il [A] traguardo è una [D] poltrona, e [Em] per noi poveri [Bm] fessi [C#] basta solo un [F#] Maradona, e
[A] il miracolo [D] richiesto, e [A] quel sangue rosso [D] [Em] chiaro lo sa solo Gesù [Bm] Cristo, che [F#] quel sangue
è sangue [Bm] amaro, _ _ _ _ _ lo sa il Cristo che è velato [F#] di vergogne e di [Bm] mistero, [C#] da quel nobile [Bm] alchimista
[Em] principe [F#] di San Severo, [Bm] e colui lo sa Virgilio, [F#] il sincero San [Bm] Nazzaro, _ [Em] Giambattista [Bm] della
porta, [C#] che il colpevole è il [Bm] denaro, _ e [A] nessuno dice basta per il [D] culto della festa e [E] di Napoli
[Bm] che resta [F#] sotto [G#m] gli occhi del [C#] turista, [A] via i vecchi [D] marciapiedi [A] che hanno raccontato
[D] molto, [Em] pietre laviche e [Bm] lastroni, [F#] seppelliamoli [Bm] d _ 'asfalto, l'avfalto.
_ [Cm] _ _
_ _ _ _ _ Ma non posso più accettare l'etichetta _ provinciale di una Napoli che [D] ruba in ogni [G] telegiornale,
[Cm] di una Napoli che puzza di ragù, di malavita, di spaghetti cocaina [G] e di pizza [Cm] margherita,
[A#] di una Napoli [D#] abusiva, [A#] paradiso [D#] _ [Fm] artificiale, con il sogno [Cm] ricorrente [D] di fuggire e [G] di emigrare,
[A#] e di un popolo [D#] che a scuola [A#] ha creato [D#] nuovi [Fm] corsi e la [Cm] cattedra che insegna [G] qual è l'arte
di [Cm] arrangiarsi. _ _
_ _ _ Io non posso più accettare l'etichetta di
Terrone e il proverbio che ogni figlio [D] è un bello scarravone, e [Cm] Mirode che forcella
e la caspa del furbone che ti [Fm] scambia [Cm] con il pacco [G] uno stereo col [Cm] mattone.
[A#] Se io fossi [D#] San Gennaro [A#] giuro che [D#] vomiterei, [Fm] la mia rabbia [Cm] dal Vesuvio [D] farei peggio di
[G] Pompei, [A#] e poiché ci ho [D#] preso gusto [A#] con la scusa del [D#] Santone [Fm] io ritengo che [Cm] sia giusto
[G] fare pure [Cm] qualche nome.
[Gm] _ _ [Cm] _ _
[A#] _ [Cm] Chiederei a Pino [D] Daniele che [Cm] fine ha fatto
[Fm] terra mia, siamo [Cm] lazzari felici, [G] quando chiove ha [Cm] papondria, Napoli è una carta sporca,
Napoli è mille paure, [Fm] ma per [Cm] chi sti figli sono _ [G] passati questi [Cm] creature.
[A#] Da Fontano a [D#] Paesiello [A#] Giulio Cesare [D#] Cortese, [Fm] da Basilio a [Cm] Totonno Petito [D] fino a Benedetto
[G] Croce, [A#] da Di Giacomo [D#] a Viviani poi [A#] Caruso poi [D#] Marisi, [Fm] da Totò a [Cm] Idefilippo [G] fino a Massimo
[Cm] Troisi, c'è passato Genovesi e Leopardi con orgoglio, [Fm] la romantica [Cm] Matilde e [G] il macchino
di [Cm] Scarfoglio, Filangieri, Cardarelli tutto loro di marotta, [Fm] c'è passata la [Cm] Madonna [G] che
ora vedi a [Cm] piedi grotta, [A#] un Luciano De [D#] Crescenzo, [A#] bella vista di [D#] Milano e [Fm] Sofia che da [Cm] Pozzuoli
[D] oggi parla [G] americano, [Fm] un [A#] Roberto [G#] Tesimone che [C#] le ha [Cm] preso pure il cuore, [Fm] ora cerca di [Cm] sfruttarla
[G] _ _
[Cm] Federico Salvatore.
_ _ [C#m] _ _ _ _
_ _ _ Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto di cambiare e trasformare [D#] tutto ciò
che è stato [G#] fatto, [C#m] di chi vuol tagliare la corda con la vecchia tradizione, di chi ha
messo nella merda [G#] la cultura e la [C#m] canzone.
[B] Io non posso [E] sopportare che [B] un signore in
Agua [E] Appoggia [F#m] porta Napoli nel [C#m] mondo e [D#] la stampa lo [G#] incoraggia e [B] che il critico ha [E] concesso
[B] _ [E] al neomelodico Levento [F#m] di buttare in fondo [C#m] al cesso [G#] Napoli del [C#m] _ Novecento. _ _ _
_ Perché ancora
io ci credo e mi incazzo ve lo giuro che possi l'ipoetoledo che [D#] divide un [G#] vecchio muro [C#m] come
quello di Berlino che ci spacca in due metà, [F#m] uno è [C#m] figlio di Bucchina [G#] l'altro è [C#m] figlio
di papà, se [B] io fossi San [E] [B] Gennaro giuro che mi [Em] vestirei [F#m] Pulcinella Che [C#m] Guevara e [D#] dal seno
[G#] scenderei per [B] gridare alla mia [E] gente [B] tutto ciò che mi fa [E] male [F#m] e finire da [C#m] innocente
[G#] pure io [C#m] appoggio Reale _ _ _ _ _
_ [C#] perché come Gennarino [G#] _ sono vecchio in fondo al [C#] cuore e il [C] mio canto
[C#m] cittadino [F#m]
non farà [D#] certo _ [G#] rumore.
[C#m] Io ho capito che la vita [C#] è solo [C] un viaggio di [C#m] ritorno
[F#m] che domani è già finito [C#] e [F#m] che [C#] ieri è un nuovo giorno. _
Sembra [B] un gioco di [E] parole ma
mi [B] sento più [E] sicuro [F#m] coi progetti [C#m] del passato e [D#] ricordi del [G#] futuro [B] e alla fine [E] del mio
viaggio [B] chiedo a Napoli [E] perdono se ho [F#] cercato un coraggio di [G#] restare _ come _ [C#] sono. _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ Se io fossi San Gennaro non sarei così leggero, con i miei napoletani [F#] io mi incazzerei [Bm] davvero,
come l'oste che fa i conti dopo tanto fallimento, senza troppi [F#] complimenti sarei cinico e [Bm] violento,
[A] vorrei dire al [D] costruttore [A] del _
[D] centrodirezionale [Em] che ci può solo [Bm] pisciare [C#] perché ha fatto
un [F#] orinale, _ [A] crattacieli di [D] dolore, [A] un infarto nella [D] storia, [Em] forse è solo un [Bm] costruttore
che [F#] ha perduto [Bm] la memoria. _ _ _ _ _
Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene, _
[Em] paraboliche
d [B] [F#]'antenne, sono aghi nelle [Bm] vene, e nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi, [Em] le
finestre [Bm] anodizzate, [F#] sono schiaffie ai [Bm] monumenti, [A] e com'è sputare [D] in [A] faccia ai Danjò, [D] ai
Aragona, _
[E] [Bm] cancellare via le [C#] tracce di una Napoli [F#] [A] padrona, e lo sforzo di [D] cagare [A] dell'ignobile
[D] pappone [Em] sulle perle date [Bm] ai porci da [F#] Don [Bm] Carlo di Borbone.
_ _ _ _ E perciò che miacca loro, coi
politici nascosti, [Em] perché solamente [Bm] loro [F#] sono i veri _ [Bm] camorristi, a cui Napoli da sempre
ha pagato la tangente e [Em] qualcuno l'ha [Bm] incassata con il [F#] sangue della [B] gente, e [A] per certi culi
[D] grossi il [A] traguardo è una [D] poltrona, e [Em] per noi poveri [Bm] fessi [C#] basta solo un [F#] Maradona, e
[A] il miracolo [D] richiesto, e [A] quel sangue rosso [D] [Em] chiaro lo sa solo Gesù [Bm] Cristo, che [F#] quel sangue
è sangue [Bm] amaro, _ _ _ _ _ lo sa il Cristo che è velato [F#] di vergogne e di [Bm] mistero, [C#] da quel nobile [Bm] alchimista
[Em] principe [F#] di San Severo, [Bm] e colui lo sa Virgilio, [F#] il sincero San [Bm] Nazzaro, _ [Em] Giambattista [Bm] della
porta, [C#] che il colpevole è il [Bm] denaro, _ e [A] nessuno dice basta per il [D] culto della festa e [E] di Napoli
[Bm] che resta [F#] sotto [G#m] gli occhi del [C#] turista, [A] via i vecchi [D] marciapiedi [A] che hanno raccontato
[D] molto, [Em] pietre laviche e [Bm] lastroni, [F#] seppelliamoli [Bm] d _ 'asfalto, l'avfalto.
_ [Cm] _ _
_ _ _ _ _ Ma non posso più accettare l'etichetta _ provinciale di una Napoli che [D] ruba in ogni [G] telegiornale,
[Cm] di una Napoli che puzza di ragù, di malavita, di spaghetti cocaina [G] e di pizza [Cm] margherita,
[A#] di una Napoli [D#] abusiva, [A#] paradiso [D#] _ [Fm] artificiale, con il sogno [Cm] ricorrente [D] di fuggire e [G] di emigrare,
[A#] e di un popolo [D#] che a scuola [A#] ha creato [D#] nuovi [Fm] corsi e la [Cm] cattedra che insegna [G] qual è l'arte
di [Cm] arrangiarsi. _ _
_ _ _ Io non posso più accettare l'etichetta di
Terrone e il proverbio che ogni figlio [D] è un bello scarravone, e [Cm] Mirode che forcella
e la caspa del furbone che ti [Fm] scambia [Cm] con il pacco [G] uno stereo col [Cm] mattone.
[A#] Se io fossi [D#] San Gennaro [A#] giuro che [D#] vomiterei, [Fm] la mia rabbia [Cm] dal Vesuvio [D] farei peggio di
[G] Pompei, [A#] e poiché ci ho [D#] preso gusto [A#] con la scusa del [D#] Santone [Fm] io ritengo che [Cm] sia giusto
[G] fare pure [Cm] qualche nome.
[Gm] _ _ [Cm] _ _
[A#] _ [Cm] Chiederei a Pino [D] Daniele che [Cm] fine ha fatto
[Fm] terra mia, siamo [Cm] lazzari felici, [G] quando chiove ha [Cm] papondria, Napoli è una carta sporca,
Napoli è mille paure, [Fm] ma per [Cm] chi sti figli sono _ [G] passati questi [Cm] creature.
[A#] Da Fontano a [D#] Paesiello [A#] Giulio Cesare [D#] Cortese, [Fm] da Basilio a [Cm] Totonno Petito [D] fino a Benedetto
[G] Croce, [A#] da Di Giacomo [D#] a Viviani poi [A#] Caruso poi [D#] Marisi, [Fm] da Totò a [Cm] Idefilippo [G] fino a Massimo
[Cm] Troisi, c'è passato Genovesi e Leopardi con orgoglio, [Fm] la romantica [Cm] Matilde e [G] il macchino
di [Cm] Scarfoglio, Filangieri, Cardarelli tutto loro di marotta, [Fm] c'è passata la [Cm] Madonna [G] che
ora vedi a [Cm] piedi grotta, [A#] un Luciano De [D#] Crescenzo, [A#] bella vista di [D#] Milano e [Fm] Sofia che da [Cm] Pozzuoli
[D] oggi parla [G] americano, [Fm] un [A#] Roberto [G#] Tesimone che [C#] le ha [Cm] preso pure il cuore, [Fm] ora cerca di [Cm] sfruttarla
[G] _ _
[Cm] Federico Salvatore.
_ _ [C#m] _ _ _ _
_ _ _ Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto di cambiare e trasformare [D#] tutto ciò
che è stato [G#] fatto, [C#m] di chi vuol tagliare la corda con la vecchia tradizione, di chi ha
messo nella merda [G#] la cultura e la [C#m] canzone.
[B] Io non posso [E] sopportare che [B] un signore in
Agua [E] Appoggia [F#m] porta Napoli nel [C#m] mondo e [D#] la stampa lo [G#] incoraggia e [B] che il critico ha [E] concesso
[B] _ [E] al neomelodico Levento [F#m] di buttare in fondo [C#m] al cesso [G#] Napoli del [C#m] _ Novecento. _ _ _
_ Perché ancora
io ci credo e mi incazzo ve lo giuro che possi l'ipoetoledo che [D#] divide un [G#] vecchio muro [C#m] come
quello di Berlino che ci spacca in due metà, [F#m] uno è [C#m] figlio di Bucchina [G#] l'altro è [C#m] figlio
di papà, se [B] io fossi San [E] [B] Gennaro giuro che mi [Em] vestirei [F#m] Pulcinella Che [C#m] Guevara e [D#] dal seno
[G#] scenderei per [B] gridare alla mia [E] gente [B] tutto ciò che mi fa [E] male [F#m] e finire da [C#m] innocente
[G#] pure io [C#m] appoggio Reale _ _ _ _ _
_ [C#] perché come Gennarino [G#] _ sono vecchio in fondo al [C#] cuore e il [C] mio canto
[C#m] cittadino [F#m]
non farà [D#] certo _ [G#] rumore.
[C#m] Io ho capito che la vita [C#] è solo [C] un viaggio di [C#m] ritorno
[F#m] che domani è già finito [C#] e [F#m] che [C#] ieri è un nuovo giorno. _
Sembra [B] un gioco di [E] parole ma
mi [B] sento più [E] sicuro [F#m] coi progetti [C#m] del passato e [D#] ricordi del [G#] futuro [B] e alla fine [E] del mio
viaggio [B] chiedo a Napoli [E] perdono se ho [F#] cercato un coraggio di [G#] restare _ come _ [C#] sono. _ _ _ _ _
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