Chords for Francesco Guccini Nostra signora dell' ipocrisia

Tempo:
106.7 bpm
Chords used:

E

Am

A

C

G

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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Francesco Guccini Nostra signora dell' ipocrisia chords
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Alla fine della Baldoria [E] c'era nell'aria un silenzio strano, [Am] qualcuno ragliava con meno
boria e [E] qualcun altro grumiva piano, [C] alle sfilate degli stilisti si [G] trasgrediva con meno allegria
[Am] ed in quei visi sassi e stravisti [E] pulsava un'ombra di malattia.
[C] Un artigiano di scoop forzati [G] scrisse che vai ma già si scorgeva [Am] e fra biscotti sponsorizzati
[E] un encorment che piangeva, [F] poi la nebbia discese a banchi ed il [C] barometro segnò tempesta,
[Dm] ci risvegliamo più vecchi e stanchi, [E] amari in bocca, cerchio alla testa.
[Am] Il mercoledì delle ceneri [E] ci confessarono bene o male [Am] che la festa è ormai finita,
è [E] ormai lontano il carnevale [C] e proclamarono penitenza e in [G] giro andarono col cilicio
ruttando [Am] austeri, più vol patienza [E] sempre adelanteva con coesio e [C] feceva voti con faccia
scaltra [G] nostra signora dell'ipocrisia [Am] perché una mano lavasse l'altra, [E] tutti colpevoli e così sia,
[F] e minacciosi dunque pregando [C] incenso sparso all'ordio, [Dm] sempre accusando,
sempre cercando, [E] irresponsabile non certo io.
[A] [D]
[E] [F#m] [E]
[A] [C#m] [D]
[A] [F#m] [E]
[A] [Am]
La domenica di mezza qualesima, [E] con processioni di etere di stato,
dai [Am] puttanieri e diversi pollici dai [E] furbi del chiadato adato,
[C] ed è che già erano tutte le sere come [G] rintocchi stioccanti a morto,
[Am] amen mia colpa, e miserere, ma [E] neanche un cane che si è risorto,
e [C] i cavaglieri di tigre e ore, e i [G] trombettieri senza ritegno,
in [Am] amidarone un nuovo pudore, [E] misero lucido un nuovo svegno,
che [F] andò alle prime con casto lusso, e [C] qui spagarlo sovrumilioni,
e [Dm] in pubblica si lincio il riflusso per [E] farci ridiventare buoni.
[A] [Bm] [C#m] [A]
[D] [E] [A]
[C#m] [D] [C#m] [A]
[F#m] [E] [A] [E]
[F#] [A] [D] [A]
[B] [E] [A] [Bm]
[C#m] [A] [D] [E]
[Am]
Così domenica dopo domenica, una [E] stagione davvero cupa,
quel [Am] lungo mese della quaresima, [E] rise la iena, ululò la lupa,
[C] stelle comete ed altri prodigi, [G] facilitarono le conversioni,
i muvini [Am] bianchi tornarono grigi, [E] candi di agnelli certi ex leoni.
[C] Soltanto i pochi che si incazzarono, [G] dissero che era l'usato passo,
fatto [Am] dai soliti, che ci marciavano, [E] per poi rimetterlo sempre là in basso,
[F] poi tutto tappo e vinse ragione, si [C] placò il cielo, si pose il mare,
solo [Dm] qualcuno in resurrezione, piano [E] in silenzio, torno a [A] pensare.
[D] [E] [F#m] [E] [A]
Key:  
E
2311
Am
2311
A
1231
C
3211
G
2131
E
2311
Am
2311
A
1231
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To learn Francesco Guccini - Nostra Signora Dellipocrisia chords, your first step should be understanding these chords - C, G, Am, E and C in sequence. For a smooth transition, initiate your practice at 53 BPM and gradually match the song's pace of 107 BPM. With the song's key of A Major, set your capo to fit your vocal range and chord choice.

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_ _ _ _ Alla fine della Baldoria [E] c'era nell'aria un silenzio strano, [Am] qualcuno ragliava con meno
boria e [E] qualcun altro grumiva piano, [C] alle sfilate degli stilisti si [G] trasgrediva con meno allegria
[Am] ed in quei visi sassi e stravisti [E] pulsava un'ombra di malattia.
[C] Un artigiano di scoop forzati [G] scrisse che vai ma già si scorgeva [Am] e fra biscotti sponsorizzati
[E] un encorment che piangeva, [F] poi la nebbia discese a banchi ed il [C] barometro segnò tempesta,
[Dm] ci risvegliamo più vecchi e stanchi, [E] amari in bocca, cerchio alla testa. _ _ _
[Am] Il mercoledì delle ceneri [E] ci confessarono bene o male [Am] che la festa è ormai finita,
è [E] ormai lontano il carnevale [C] e proclamarono penitenza e in [G] giro andarono col cilicio
ruttando [Am] austeri, più vol patienza [E] sempre adelanteva con coesio e [C] feceva voti con faccia
scaltra [G] nostra signora dell'ipocrisia [Am] perché una mano lavasse l'altra, [E] tutti colpevoli e così sia,
[F] e minacciosi dunque pregando [C] incenso sparso all'ordio, [Dm] sempre accusando,
sempre cercando, [E] irresponsabile non certo io.
_ _ _ _ [A] _ _ [D] _
_ [E] _ _ _ _ [F#m] _ _ [E] _
_ [A] _ _ _ _ [C#m] _ _ [D] _
_ [A] _ _ _ _ [F#m] _ _ [E] _
_ [A] _ _ _ _ _ _ [Am] _
_ _ _ _ La domenica di mezza qualesima, [E] con processioni di etere di stato,
dai [Am] puttanieri e diversi pollici dai [E] furbi del chiadato adato,
[C] ed è che già erano tutte le sere come [G] rintocchi stioccanti a morto,
[Am] amen mia colpa, e miserere, ma [E] neanche un cane che si è risorto,
e [C] i cavaglieri di tigre e ore, e i [G] trombettieri senza ritegno,
in [Am] amidarone un nuovo pudore, [E] misero lucido un nuovo svegno,
che [F] andò alle prime con casto lusso, e [C] qui spagarlo sovrumilioni,
e [Dm] in pubblica si lincio il riflusso per [E] farci ridiventare buoni. _ _ _
_ [A] _ _ [Bm] _ _ [C#m] _ _ [A] _
_ [D] _ _ [E] _ _ [A] _ _ _
_ [C#m] _ _ [D] _ _ [C#m] _ _ [A] _
_ [F#m] _ _ [E] _ _ [A] _ _ [E] _
_ [F#] _ _ [A] _ _ [D] _ _ [A] _
_ [B] _ _ [E] _ _ [A] _ _ [Bm] _
_ [C#m] _ _ [A] _ _ [D] _ _ [E] _
_ [Am] _ _ _ _ _ _ _
Così domenica dopo domenica, una [E] stagione davvero cupa,
quel [Am] lungo mese della quaresima, [E] rise la iena, ululò la lupa,
[C] stelle comete ed altri prodigi, [G] facilitarono le conversioni,
i muvini [Am] bianchi tornarono grigi, [E] candi di agnelli certi ex leoni.
_ _ _ [C] Soltanto i pochi che si incazzarono, [G] dissero che era l'usato passo,
fatto [Am] dai soliti, che ci marciavano, [E] per poi rimetterlo sempre là in basso,
[F] poi tutto tappo e vinse ragione, si [C] placò il cielo, si pose il mare,
solo [Dm] qualcuno in resurrezione, piano [E] in silenzio, _ _ _ _ torno a [A] pensare.
_ [D] _ _ [E] _ _ _ _ [F#m] _ _ [E] _ _ [A] _ _ _

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