Chords for MURUBUTU - Quando venne lei (Video Ufficiale)
Tempo:
84.9 bpm
Chords used:
F#m
D
C
A
F#
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[A]
[C] [F#] Maurizio aveva una mano fatata, votata al disegno da [A] sempre, la sua camera un mare di
[C] fogli con scoglie di matite [F#] tempere.
Nessuno come lui rendeva bene i fiori delle [Am] orchidee aperte o le foglie delle ninfee
che accolgono il volo delle [F#m] libellule.
Maurizio non aveva una donna e [D] conosceva bene il modo [C] giù dei percorsi per [F#m] fuggire da lei.
Una matite ed un'onda di [D] forme e contorni che [G#] invadevano il foglio e [F#m] leggendo il re.
Ma per quello che fosse un [D] animo forte e fiuro anche il suo [C] peso giudente quando [F#m] vende
lei i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi [A] sogni via i bordi dei fogli.
E [C] quando prende [F#m] Maurizio la vive profonda, [D] un'orma lasciata dalla [Am] prova di fuga.
Forse [D] è per i sogni dei quest'onda fonda e da [F#] somma degli anni trascorsi tra i suoi
[C] fogli e i colori, e [F#m] sognare di seguire.
Il fan si è passato fino sui fogli del [D] tavolino, in marzo da [C] bambino prodigio e genio [F#m] creativo
traciava dentro un profilo di un rito coloro [D] chino ed un mondo si aveva [A] vivo fra fogli
di un bimbo [F#m] schivo.
Lucchera nato fra le industrie e le [D] sassaglie, sognava di [C] scappare fra i suoni di un [F#m] temporale.
Suo padre una testa calda, sua madre una spiena [A] stanca, tra grande lei lo [C] sognava elegante
in una [F#m] banca.
Quando lui disse a casa io voglio vivere e [D] darte il senso a madre, tappo e [E] pianze suo
padre lo prese da [F#m] parte e poi gli disse raccogli i tuoi [E] fogli [Bm] ricordi se parti non torni se
parti ti scordi i tuoi [F#m] sogni, i tuoi sogni.
Quando lui arrivò a Bologna tutto gli apparve come il [D] cielo in terra la conobbe che [E] passava
sotto i portici dell'accademia, [G#] lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e [D] diafani,
la prima volta che gli [F] baciò le braccia lui si perse [F#m] negli attimi.
Il mondo era più di una donna, [D] sapeva collarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di
sé, questa tua testa è una [F#m] bomba pensava all'artista mentre [F#] tutto scorreva e lui [F#m] viaggiava
da re, ma per quanto lui fosse un animo [D] forte chi usa anche il suo [F#m] posto c'è detto e quando
prende lei i suoi mondi, i suoi spondici, i [D] sogni nei bordi dei [F#m] fogli quando prende lei.
Lei lo cercava come fosse un vero [D] amore fra i mercanti dell [C]'estero nella big bowl di [F#m] piazza
maggiore, poi fu lui e cercava in [D] continuazione fra i mercati all'aperto il [A] bistrot della
riccoce [F#m] l'odore.
Quando gli disse i suoi fogli si era [D] lei la mia parte, le sue vecchie carte [B] bianche la
sua premesse da [F#] parte, lei era così dolce da non poterne fare [A] senza lui ne impingava
l'Elsa [C] ne coglieva tutta l [F#m]'essenza, poi da lì da girarsi [E] fra le persone della [D] stazione
di degli amici di poche [E] ore morire per il suo [F#m] amore di degli zombie senza chi può [E] esputare
dentro al flacone con una dose di metadone fare due dosi di [F#] metadone.
[F#]
[C] [F#] Maurizio aveva una mano fatata, votata al disegno da [A] sempre, la sua camera un mare di
[C] fogli con scoglie di matite [F#] tempere.
Nessuno come lui rendeva bene i fiori delle [Am] orchidee aperte o le foglie delle ninfee
che accolgono il volo delle [F#m] libellule.
Maurizio non aveva una donna e [D] conosceva bene il modo [C] giù dei percorsi per [F#m] fuggire da lei.
Una matite ed un'onda di [D] forme e contorni che [G#] invadevano il foglio e [F#m] leggendo il re.
Ma per quello che fosse un [D] animo forte e fiuro anche il suo [C] peso giudente quando [F#m] vende
lei i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi [A] sogni via i bordi dei fogli.
E [C] quando prende [F#m] Maurizio la vive profonda, [D] un'orma lasciata dalla [Am] prova di fuga.
Forse [D] è per i sogni dei quest'onda fonda e da [F#] somma degli anni trascorsi tra i suoi
[C] fogli e i colori, e [F#m] sognare di seguire.
Il fan si è passato fino sui fogli del [D] tavolino, in marzo da [C] bambino prodigio e genio [F#m] creativo
traciava dentro un profilo di un rito coloro [D] chino ed un mondo si aveva [A] vivo fra fogli
di un bimbo [F#m] schivo.
Lucchera nato fra le industrie e le [D] sassaglie, sognava di [C] scappare fra i suoni di un [F#m] temporale.
Suo padre una testa calda, sua madre una spiena [A] stanca, tra grande lei lo [C] sognava elegante
in una [F#m] banca.
Quando lui disse a casa io voglio vivere e [D] darte il senso a madre, tappo e [E] pianze suo
padre lo prese da [F#m] parte e poi gli disse raccogli i tuoi [E] fogli [Bm] ricordi se parti non torni se
parti ti scordi i tuoi [F#m] sogni, i tuoi sogni.
Quando lui arrivò a Bologna tutto gli apparve come il [D] cielo in terra la conobbe che [E] passava
sotto i portici dell'accademia, [G#] lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e [D] diafani,
la prima volta che gli [F] baciò le braccia lui si perse [F#m] negli attimi.
Il mondo era più di una donna, [D] sapeva collarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di
sé, questa tua testa è una [F#m] bomba pensava all'artista mentre [F#] tutto scorreva e lui [F#m] viaggiava
da re, ma per quanto lui fosse un animo [D] forte chi usa anche il suo [F#m] posto c'è detto e quando
prende lei i suoi mondi, i suoi spondici, i [D] sogni nei bordi dei [F#m] fogli quando prende lei.
Lei lo cercava come fosse un vero [D] amore fra i mercanti dell [C]'estero nella big bowl di [F#m] piazza
maggiore, poi fu lui e cercava in [D] continuazione fra i mercati all'aperto il [A] bistrot della
riccoce [F#m] l'odore.
Quando gli disse i suoi fogli si era [D] lei la mia parte, le sue vecchie carte [B] bianche la
sua premesse da [F#] parte, lei era così dolce da non poterne fare [A] senza lui ne impingava
l'Elsa [C] ne coglieva tutta l [F#m]'essenza, poi da lì da girarsi [E] fra le persone della [D] stazione
di degli amici di poche [E] ore morire per il suo [F#m] amore di degli zombie senza chi può [E] esputare
dentro al flacone con una dose di metadone fare due dosi di [F#] metadone.
[F#]
Key:
F#m
D
C
A
F#
F#m
D
C
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ [A] _ _
[C] _ [F#] Maurizio aveva una mano fatata, votata al disegno da [A] sempre, la sua camera un mare di
[C] fogli con scoglie di matite [F#] tempere.
Nessuno come lui rendeva bene i fiori delle [Am] orchidee aperte o le foglie delle ninfee
che accolgono il volo delle [F#m] libellule.
Maurizio non aveva una donna e [D] conosceva bene il modo [C] giù dei percorsi per [F#m] fuggire da lei.
Una matite ed un'onda di [D] forme e contorni che [G#] invadevano il foglio e [F#m] leggendo il re.
Ma per quello che fosse un [D] animo forte e fiuro anche il suo [C] peso giudente quando [F#m] vende
lei i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi [A] sogni via i bordi dei fogli.
E [C] quando prende [F#m] Maurizio la vive profonda, [D] un'orma lasciata dalla [Am] prova di fuga.
Forse [D] è per i sogni dei quest'onda fonda e da [F#] somma degli anni trascorsi tra i suoi
[C] fogli e i colori, e [F#m] sognare di seguire.
Il fan si è passato fino sui fogli del [D] tavolino, in marzo da [C] bambino prodigio e genio [F#m] creativo
traciava dentro un profilo di un rito coloro [D] chino ed un mondo si aveva [A] vivo fra fogli
di un bimbo [F#m] schivo.
Lucchera nato fra le industrie e le [D] sassaglie, sognava di [C] scappare fra i suoni di un [F#m] temporale.
Suo padre una testa calda, sua madre una spiena [A] stanca, tra grande lei lo [C] sognava elegante
in una [F#m] banca.
Quando lui disse a casa io voglio vivere e [D] darte il senso a madre, tappo e [E] pianze suo
padre lo prese da [F#m] parte e poi gli disse raccogli i tuoi [E] fogli [Bm] ricordi se parti non torni se
parti ti scordi i tuoi [F#m] sogni, i tuoi sogni.
Quando lui arrivò a Bologna tutto gli apparve come il [D] cielo in terra la conobbe che [E] passava
sotto i portici dell'accademia, [G#] lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e [D] diafani,
la prima volta che gli [F] baciò le braccia lui si perse [F#m] negli attimi.
Il mondo era più di una donna, [D] sapeva collarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di
sé, questa tua testa è una [F#m] bomba pensava all'artista mentre [F#] tutto scorreva e lui [F#m] viaggiava
da re, ma per quanto lui fosse un animo [D] forte chi usa anche il suo [F#m] posto c'è detto e quando
prende lei i suoi mondi, i suoi spondici, i [D] sogni nei bordi dei [F#m] fogli quando prende lei.
Lei lo cercava come fosse un vero [D] amore fra i mercanti dell [C]'estero nella big bowl di [F#m] piazza
maggiore, poi fu lui e cercava in [D] continuazione fra i mercati all'aperto il [A] bistrot della
riccoce [F#m] l'odore.
Quando gli disse i suoi fogli si era [D] lei la mia parte, le sue vecchie carte [B] bianche la
sua premesse da [F#] parte, lei era così dolce da non poterne fare [A] senza lui ne impingava
l'Elsa [C] ne coglieva tutta l [F#m]'essenza, poi da lì da girarsi [E] fra le persone della [D] stazione
di degli amici di poche [E] ore morire per il suo [F#m] amore di degli zombie senza chi può [E] esputare
dentro al flacone con una dose di metadone fare due dosi di [F#] metadone. _ _ _ _ _
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[C] fogli con scoglie di matite [F#] tempere.
Nessuno come lui rendeva bene i fiori delle [Am] orchidee aperte o le foglie delle ninfee
che accolgono il volo delle [F#m] libellule.
Maurizio non aveva una donna e [D] conosceva bene il modo [C] giù dei percorsi per [F#m] fuggire da lei.
Una matite ed un'onda di [D] forme e contorni che [G#] invadevano il foglio e [F#m] leggendo il re.
Ma per quello che fosse un [D] animo forte e fiuro anche il suo [C] peso giudente quando [F#m] vende
lei i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi [A] sogni via i bordi dei fogli.
E [C] quando prende [F#m] Maurizio la vive profonda, [D] un'orma lasciata dalla [Am] prova di fuga.
Forse [D] è per i sogni dei quest'onda fonda e da [F#] somma degli anni trascorsi tra i suoi
[C] fogli e i colori, e [F#m] sognare di seguire.
Il fan si è passato fino sui fogli del [D] tavolino, in marzo da [C] bambino prodigio e genio [F#m] creativo
traciava dentro un profilo di un rito coloro [D] chino ed un mondo si aveva [A] vivo fra fogli
di un bimbo [F#m] schivo.
Lucchera nato fra le industrie e le [D] sassaglie, sognava di [C] scappare fra i suoni di un [F#m] temporale.
Suo padre una testa calda, sua madre una spiena [A] stanca, tra grande lei lo [C] sognava elegante
in una [F#m] banca.
Quando lui disse a casa io voglio vivere e [D] darte il senso a madre, tappo e [E] pianze suo
padre lo prese da [F#m] parte e poi gli disse raccogli i tuoi [E] fogli [Bm] ricordi se parti non torni se
parti ti scordi i tuoi [F#m] sogni, i tuoi sogni.
Quando lui arrivò a Bologna tutto gli apparve come il [D] cielo in terra la conobbe che [E] passava
sotto i portici dell'accademia, [G#] lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e [D] diafani,
la prima volta che gli [F] baciò le braccia lui si perse [F#m] negli attimi.
Il mondo era più di una donna, [D] sapeva collarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di
sé, questa tua testa è una [F#m] bomba pensava all'artista mentre [F#] tutto scorreva e lui [F#m] viaggiava
da re, ma per quanto lui fosse un animo [D] forte chi usa anche il suo [F#m] posto c'è detto e quando
prende lei i suoi mondi, i suoi spondici, i [D] sogni nei bordi dei [F#m] fogli quando prende lei.
Lei lo cercava come fosse un vero [D] amore fra i mercanti dell [C]'estero nella big bowl di [F#m] piazza
maggiore, poi fu lui e cercava in [D] continuazione fra i mercati all'aperto il [A] bistrot della
riccoce [F#m] l'odore.
Quando gli disse i suoi fogli si era [D] lei la mia parte, le sue vecchie carte [B] bianche la
sua premesse da [F#] parte, lei era così dolce da non poterne fare [A] senza lui ne impingava
l'Elsa [C] ne coglieva tutta l [F#m]'essenza, poi da lì da girarsi [E] fra le persone della [D] stazione
di degli amici di poche [E] ore morire per il suo [F#m] amore di degli zombie senza chi può [E] esputare
dentro al flacone con una dose di metadone fare due dosi di [F#] metadone. _ _ _ _ _
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